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"Questa è la terza notte che sta da me ed è la seconda volta che non fa un incubo e che non urla." Spiegò Jimin, sedendosi sul divano di casa sua, bevendo una tisana.

"Sarà solamente un caso. Onestamente non credo che la mia presenza possa fare la differenza." Sostenne Jungkook, finendo la sua di tisana.

Taehyung ancora non aveva accennato a voler ritornare nel mondo reale infatti, non parlava, non distoglieva mai il suo sguardo, non piangeva, non urlava se non di notte e a stento mangiava e beveva.
Jungkook aveva promesso di dare una mano a Jimin e quest'ultimo lo invitò a stare da lui per qualche giorno e da quando Jungkook iniziò a dormire abbracciato a Taehyung, questo aveva smesso di urlare la notte, aveva smesso di fare incubi e dormiva come un sasso.
Jimin aveva chiesto aiuto a Jungkook.
Perché?
Perché la prima notte che Taehyung si mise ad urlare, Jimin che dormiva accanto a lui, andò letteralmente nel pallone.
Non sapendo cosa fare, restò fermo a fissarlo piangendo mentre il suo cuore tentava di uscire dal petto e la sua mente continuava a ripetergli che doveva fare qualcosa, che doveva fargli aria e magari parlargli o altro, ma il suo corpo non si muoveva nemmeno di un millimetro.
Perciò chiese aiuto a Jungkook.
Lui sapeva gestire questo tipo di situazioni e inoltre, Jungkook stesso si era offerto di aiutarlo in qualche modo.

"Non so Jungkookie, ma puoi restare quanto vuoi. Ah, fra poco dovrebbero arrivare Yoongi e Eun-jung e dato che i miei non ci sono, dobbiamo cucinare noi." Affermò il maggiore sospirando e forzando un sorriso.

Jungkook sapeva che Jimin era forte, ma qualcosa in lui si era spezzato e immaginava che si stesse dando la colpa per non saper gestire quel tipo di situazione.

"Va bene, vado a vedere se Taehyung si è svegliato e poi mi cambio." Disse l'altro, prima di raggiungere la camera dove dormiva Taehyung.

"Hey Tae." Sussurrò, stendendosi di fianco a lui quando notò che fosse sveglio.

"Non sai quanto mi distrugge vederti in questo stato. Non so neppure se mi stai ascoltando, ma non fa nulla. Vorrei poter estrarre il dolore che provi e trasferirlo in me. Mi manca sentire la tua voce." Continuò, cercando di ricevere un riscontro positivo e così fu.

Taehyung che guardava il soffitto, pianse in silenzio da un solo occhio.
Voleva dirgli che apprezzava ciò che stava facendo, che era grazie a lui se per quelle due notti non aveva fatto alcun incubo, voleva guardare di nuovo quegli occhi che gli leggevano dentro senza aver bisogno delle parole, ma non ci riuscì.

"Perché piangi? Riesci a sentirmi quindi?" Domandò ad alta voce, posizionando il suo viso difronte a quello di Taehyung.

Il maggiore mise a fuoco gli occhi del ragazzo e riuscì a schiudere le labbra.
Si stava stupendo dei suoi stessi miglioramenti grazie a Jungkook e si lasciò andare, piangendo da entrambi gli occhi.
Jungkook gli asciugò le lacrime e quando le proprie mani toccarono il suo viso, chiuse gli occhi per godersi quel tocco.

"Ti prego parlami, concentrati su di me." Gli sussurrò all'orecchio e Taehyung aprì gli occhi, ma niente da fare, non riuscì a dar voce ai suoi pensieri.

Jungkook lo abbracciò per qualche secondo, lanciandogli un bacio alla tempia e si alzò per cambiarsi.
Si tolse la maglietta e restò a petto nudo, consapevole del fatto che Taehyung non riusciva ancora a direzionare lo sguardo altrove, se non nel vuoto.
Improvvisamente Jungkook sentì che il respiro del maggiore stava accelerando sempre di più.
Stava sudando e aveva l'espressione di uno che stava subendo del dolore fisico atroce, ma in realtà tutto quel dolore lo stava subendo dentro di sé e nella sua testa.

"Hey Taehyung! Che succede? Calmati e cerca di fare dei respiri profondi." Cercò di attirare l'attenzione su di lui e si sedette a fianco a lui, sventolando le mani in aria per fargli un po' d'aria.

𝑆𝐴𝑉𝐸 𝑌𝑂𝑈𝑅 𝑇𝐸𝐴𝑅𝑆 𝐹𝑂𝑅 𝐴𝑁𝑂𝑇𝐻𝐸𝑅 𝐷𝐴𝑌  || 𝑇𝐴𝐸𝐾𝑂𝑂𝐾 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora