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Non riusciva più a respirare e il volto del padre e la sua voce, continuavano ad essere vivi nella mente di Taehyung, tormentandolo costantemente.
Riusciva a vederlo lì davanti a sé, riusciva a sentire le sue ultime parole, riuscì a sentire anche il tonfo del corpo del padre che cadeva nel vuoto, schiantandosi con solo Dio sa che cosa e riuscì a sentire per la milionesima volta, il proprio cuore rompersi in mille frantumi come un bicchiere di vetro che si schianta al suolo, rompendosi in mille pezzi.

"Kook." Disse in un sussurro, con l'ultima manciata di ossigeno che aveva in corpo.

Chiamò Jungkook perché si ricordò che soltanto lui fu capace di salvarlo dai suoi mostri che lo rapivano ogni qualvolta che qualcosa o qualcuno gli ricordasse quell'evento che gli cambiò la vita.
Chiedere aiuto a Jungkook fu un'azione nettamente spontanea e non ebbe nemmeno la capacità di pensare prima di parlare.
Infatti, era come se il suo corpo avesse agito da solo per la sopravvivenza.

La sua vista era peggiorata e sentiva il battito del cuore decelerare sempre di più mentre provava ad uscire dalla sala del suo cinema personale, ma senza riuscirci.

Sentendo il suo nome sussurrato in quel modo, il cuore di Jungkook perse di un battito.

"Jin porta sopra Eunjung e di agli altri di non scendere, per favore." Disse velocemente, andando verso Taehyung che in quel momento stava sudando freddo.

Jin annuì e fece come gli era stato ordinato.

"Taehyung, ascolta la mia voce." Mormorò, scuotendolo appena per le spalle.

Taehyung si portò una mano al petto ed era come se l'ossigeno non riuscisse a raggiungere i polmoni.

"Taehyung!! Cazzo, ascoltami! Respira!" Questa volta alzò la voce per sovrastare quella dei suoi mostri.

"Non lasciarmi, cazzo. Non farlo!" Urlò quasi, sentendo gli occhi farsi sempre più lucidi, ma trattenne le lacrime.

Gli sfiorò il viso sudato e gli alzò il viso, cosicché poteva guardare solo ed esclusivamente lui.

"Respira, Taehyung! Aggrappati alla mia voce, non pensare a nessun'altro se non me." Parlò con più calma, ma con più disperazione.

Taehyung incrociò il suo sguardo e fece dei forti colpi di tosse.

Jungkook gli prese la mano che aveva al petto e se la portò sul petto, dove si trovava il suo cuore.

"Concentrati su questo, concentrati sulla mia voce. Lascia perdere il resto, non è importante." Continuò, guardandolo negli occhi.

Voleva che tutto quello finisse, voleva che Taehyung smettesse di soffrire una volta per tutte e voleva averlo accanto.

"K-Kookie." Sussurrò Taehyung, annaspando in cerca di aria.

"Sì, Tae, sono io. Concentrati su ciò che senti e chiudi gli occhi." Rispose, stringendo leggermente la presa sulla mano al petto.

"Va' via! Via dalla mia testa!!" Urlò fin troppo forte, Taehyung, che con la mano libera si diede dei colpi forti in testa.

Finalmente riusciva a respirare, ma quelle immagini persistevano ancora e lasciò che le lacrime gli rigassero le guance.

A quell'urlo Jungkook sobbalzò, non aspettandosi quel tipo di reazione da parte sua.

"Tae chiudi gli occhi e ascoltami!" Impose, allontanando la mano dalla testa per stringerla alla sua.

Taehyung chiuse gli occhi strizzandoli appena.

"Calmati. Ciò che vedi non è reale, ma ciò che senti lo è. Devi concentrarti su di me. Lo senti questo? Batte così forte perché ho paura." Mormorò, schiacciando di più la mano di Taehyung sul proprio petto.

𝑆𝐴𝑉𝐸 𝑌𝑂𝑈𝑅 𝑇𝐸𝐴𝑅𝑆 𝐹𝑂𝑅 𝐴𝑁𝑂𝑇𝐻𝐸𝑅 𝐷𝐴𝑌  || 𝑇𝐴𝐸𝐾𝑂𝑂𝐾 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora