"È un soprannome carino, non trovi?" Ridacchiò nervosamente, carezzandogli con una mano la testa e con l'altra la schiena.
"Sì, effettivamente. Nessuno mi aveva mai chiamato Tete, perciò mi hai colto alla sprovvista." Rispose Taehyung, tirando su con il naso.
Jungkook non rispose e lo strinse più forte a sé.
Quel silenzio non lo imbarazzava anzi, gli piaceva perché era convinto che quel gesto dicesse molte cose.
Anche il fatto che Taehyung non lo allontanò, gli fece capire tante cose."Jungkook?" Chiese con voce flebile.
"Mmh?" Mormorò l'altro.
"Ti ricordi quella sera in cui ebbi il mio ultimo attacco di panico?" Domandò, alzando il capo per poterlo guardare senza però, staccarsi dall'abbraccio.
"Sì." Disse, incrociando lo sguardo di Taehyung.
Erano così vicini che Jungkook riusciva a percepire il respiro di Taehyung sulle proprie labbra.
"Bene. E ti ricordi anche le paure che mi hai confessato?" Taehyung lo guardò dritto negli occhi senza alcuna vergogna.
'Dove vuole arrivare?' Si ritrovò a pensare Jungkook, prima di rispondere.
"Certo che me le ricordo." Rispose con fermezza.
"Hai davvero paura di perdermi?" Chiese e Jungkook vide speranza negli occhi di Taehyung.
"Perché dovrei mentirti?" Borbottò.
"Non so, ma voglio sentirti dire la frase per intero." Lo stuzzicò come un bambino e Jungkook sorrise appena, roteando gli occhi al cielo per scherzo.
"Oh andiamo! È normale che io voglia sentirtelo dire!" Aggiunse Taehyung, dandogli una leggera pacca sulla spalla destra, con un piccolo sorriso in volto.
In quel momento entrambi si erano dimenticati di dove si trovavano e la ragione per la quale stessero lì.
In quel momento, c'erano loro come protagonisti di quel quadro e come sfondo, le loro paure."E va bene, okay. Ho davvero paura di perderti." Rispose ritornando serio, riprendendo a carezzargli il capo mentre lo guardava negli occhi.
"Contento ora?" Parlò Jungkook, con un tono di voce basso e grave.
"Sì, sono contento ora." Affermò Taehyung, sorridendo e poggiando prima la sua fronte sul mento di Jungkook, dove quest'ultimo gli lasciò un casto bacio, e poi spostò il capo per posizionarlo all'altezza del cuore, stringendosi ancora una volta tra le braccia muscolose e rassicuranti di Jungkook.
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Dal giorno del funerale passarono due settimane e Taehyung sembrò migliorare molto.
"Sei sicuro di voler restare qui?" Chiese Jimin, sedendosi sul divano di casa Kim.
"Sì, è la cosa giusta da fare. Non voglio essere un ulteriore peso per i tuoi genitori e la stessa cosa vale per Eunjung. Io infondo lavoro e ti ricordo che ho risparmiato dei soldi per più di un anno. Ce la caveremo." Rispose Taehyung, sedendosi a fianco all'amico.
"Ma non siete un peso anzi, erano contenti di avere più persone in casa e vi vogliono bene, lo sai." Mormorò, posando la testa sulla spalla del minore.
"E noi ne vogliamo a loro, ma capisci che la situazione mi metteva a disagio." Sostenne, inclinando la testa verso quella dell'amico.
"Capisco. Ma se avete bisogno di qualcosa e dico, qualunque cosa, non esitare a chiamarmi. Intesi?" Chiarì, alzando la testa e voltandosi verso Taehyung.
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𝑆𝐴𝑉𝐸 𝑌𝑂𝑈𝑅 𝑇𝐸𝐴𝑅𝑆 𝐹𝑂𝑅 𝐴𝑁𝑂𝑇𝐻𝐸𝑅 𝐷𝐴𝑌 || 𝑇𝐴𝐸𝐾𝑂𝑂𝐾 ||
FanfictionDove Taehyung fa difficoltà a nascondere un segreto. Dove Jungkook prova a farsi strada nel cuore di Taehyung in un modo alquanto strano. Taehyung riuscirà a mantenere il suo segreto? Jungkook riuscirà nel suo intento o verrà respinto? Taehyung...