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Dopo quel bacio rimasero a guardarsi con il sorriso stampato sui loro volti, proprio come due bambini che festeggiavano vittoria per aver ottenuto dai loro genitori il giocattolo che desideravano da tanto.
Si addormentarono abbracciati e tutto sembrava andare per il verso giusto, ma la loro vita non era una favola dove bastava poco per avere un lieto fine, no, loro dovevano lottare e resistere per averlo e forse non erano pronti a ciò che stava per accadere.

"Taehyung?" Chiamò Jungkook appena sveglio, cercando ad occhi chiusi il corpo del corvino, tastando però con disappunto, solo le lenzuola.

Jungkook pensò addirittura che il maggiore stesse al piano di sotto intento a preparare la colazione e quando si fece coraggio nel mettere piede a terra e di raggiungere l'altro in cucina, si accorse che non c'era traccia di Taehyung e nemmeno dell'odore lontano di pancake, che tanto gli piacevano e che desiderava.
Lo cercò per tutta la casa, ma riuscì a trovare solo Tannie ed Eunjung.

"Buongiorno Eunjungie, hai già fatto colazione?" Domandò alla piccola, appoggiandosi con una spalla sul pilastro della porta.

Camera di Eunjung stava venendo proprio bene e quei colori rendevano tutto più luminoso e radioso.

"Oh Kookie! Sii, Taetae mi ha preparato i pancake questa mattina e poi è uscito. Dovrebbe arrivare fra poco!" Disse la bambina, abbracciando Jungkook.

"Oh, bene. Ti lascio giocare, vado a farmi una doccia." Mormorò in sovrappensiero, ricambiando per pochi istanti l'abbraccio che gli riservò la bambina e uscì dalla sua stanza, rimanendo un po' deluso.

Cosa stava succedendo?
Perché Jungkook aveva un brutto presentimento che non ne voleva sapere nulla di andar via?
Il comportamento di Taehyung di quella mattina, lo rese molto confuso e si chiese se avesse sbagliato qualcosa ieri sera, ma non gli venne in mente nulla.
Eppure, ci sarà una motivazione valida per il comportamento di Taehyung o almeno, era questo che stava sperando Jungkook quando entrò in doccia e l'acqua gelida lo colpì in pieno, bagnandogli anche i capelli.
Adorava l'acqua gelida: era come una preparazione che faceva di prima mattina per abituarsi alla giornata che verrà, come se si facesse in primis del male da solo, in modo da accusare di meno le pugnalate che gli causavano gli altri, ma era solo una questione di preparazione mentale e spesso e volentieri non funzionava a dovere, sopratutto se a fargli del male non erano delle persone qualsiasi.
Voleva proteggere se stesso, ma metteva sempre in mostra il suo cuore alle persone sbagliate.
Eppure continuava a credere che Taehyung fosse diverso da tutti.

Riusciva a capire che c'era qualcosa che non andava in quella circostanza, come riusciva a percepire che il maggiore fosse davvero diverso dagli altri, ma stavolta non era una convinzione mentale, no, stavolta era una sensazione che veniva dal cuore, ma questo Jungkook ancora non lo sapeva.

Uscì dalla doccia avvolgendosi un asciugamano in vita e si diresse in camera per recuperare dei vestiti puliti di Taehyung per indossarli.
Una volta vestito, sentì la porta di casa chiudersi e corse al piano terra, ancora con i capelli bagnati che gocciolavano in giro per la casa.

"Ciao." Disse il minore, vedendo il maggiore seguito da Jimin e Jin.

Jungkook aveva notato gli sguardi dispiaciuti degli altri due ragazzi, ma non capiva e di certo non prevedeva il futuro.

"Sei ancora qui?" L'acidità che uscì dal tono di Taehyung, stupì il minore che intanto si passò una mano fra i capelli, dato che gli stavano bagnando il viso.

"Che intendi?" Rispose in un sussurro, cercando di incrociare lo sguardo del corvino senza riuscirci, poiché quest'ultimo evitava i suoi occhi come la peste.

𝑆𝐴𝑉𝐸 𝑌𝑂𝑈𝑅 𝑇𝐸𝐴𝑅𝑆 𝐹𝑂𝑅 𝐴𝑁𝑂𝑇𝐻𝐸𝑅 𝐷𝐴𝑌  || 𝑇𝐴𝐸𝐾𝑂𝑂𝐾 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora