Capitolo 1-Raccontami una storia:

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Ancora con lo stomaco mezzo brontolante per la cena povera, Peggy rientrò nella sua camera e afferrò il telefono, lasciandosi cadere sul letto.

Mandò un messaggio a sua madre e poi scorse con il dito sulla lista dei contatti, pigiando, titubante, il nome di Bucky.

-Ehilà, ma guarda chi si risente.- esordì lui.

Peggy ridacchiò tra se e se.- Buona sera sergente Barnes, la disturbo?-

-Certo che no, lei non disturba mai, sono appena uscito dalla doccia.-

Si ritrovò a mordersi un labbro senza accorgersene.- Wow, deve essere uno bello spettacolo.-

-Beh, diciamo che continuo ad allenarmi giornalmente per rimanere in forma.-

-Spero per me.- sussurrò.

Peggy lo sentì distendersi sul divano.- Signorina Rogers, sta cercando di fare sesso telefonico con me?-

L'altra sgranò gli occhi e scoppiò a ridere.- Non credevo che sapessi cosa vuol dire!-

-Mi sto informando su un po' di cose: ho visto qualche film, scoperto internet, non voglio rimanere indietro quando sono con te.-

La trovò una cosa molto dolce.- Allora potrai mostrarmi cosa sai di nuovo dato che domani sera ho una specie di missione e Strange mi ha dato il giorno libero.-

-Oh bene, potremo vederci e andare a pranzare.-

-Sì, mi piacerebbe molto.-

Ci fu un attimo di silenzio in cui entrambi fissarono il soffitto timidamente.

-Mi sei mancata, ragazzina.- continuò Bucky.

Peggy sorrise a 32 denti.- Anche tu.-

-Adesso devi dirmelo per bene.- affermò con voce suadente.

Lei sapeva a cosa si stesse riferendo e arrossì.- Mi sei mancato, James.-

-Molto meglio.- mormorò James.- Ci vediamo domani, buonanotte.-

-Non vedo l'ora, buonanotte.-

***

Peggy non era riuscita a dormire completamente per via dell'eccitazione.

Verso l'ora di pranzo indossò il miglior vestito che si era portata ed uscì dal tempio.

Le fece strano vedere altre persone e respirare l'aria della città.

Si fece spazio tra la folla fin che non sentì il rombo di una moto.

Un uomo con la giacca di pelle chiusa fino al collo scese dalla moto e si tolse il casco, aggiustandosi il ciuffo nero di capelli.

Peggy cercò di non diventare tutta rossa e con un grande sorriso gli corse in contro, saltandogli letteralmente addosso.

-Ciao ragazzina!- esclamò James, ridacchiando.

Lei non riuscì a dire altro e gli afferrò la mano, trascinandolo verso il ristorante in cui avrebbero pranzato.

Non appena Bucky vide di che posto si trattasse, si fece serio e le lasciò la mano.- Oh no, Peggy, no.-

Dopo quello che era successo con Yori, James non era mai più entrato dentro il ristorante cinese, se ne vergognava troppo.

-Perché no?- gli chiese lei.

-Peggy io non posso più entrare lì dentro, con quale coraggio posso presentarmi dopo quello che ho fatto al figlio?-

-James, Yori è tuo amico. Sono sicura che l'ultima volta ha reagito in quel modo perché era scioccato: non credo che non ti lascerà mai più entrare.- spiegò Peggy.

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