Capitolo 7- Spirito Natalizio:

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-Tu non vai da nessuna parte.-

Clint aveva la sua vecchia arma a qualche centimetro dagli occhi e Peggy aveva appena trasformato la propria mano in una stalattite appuntita per difenderlo, quando giunse una donna da un'altra stanza.

-Che sta succedendo?!-

-Mamma!- intervenne Kate.

Doveva trattarsi di Eleonor, la madre di Kate e Jack, il suo nuovo fidanzato, quello sospetto.

-Sono amici tuoi?- chiese Jack alla ragazza.

-Certo, metti via quella cosa!-

-Non ci posso credere: un Avenger e la figlia di un Avenger in casa mia nello stesso giorno.- commentò la donna.

Come se niente fosse successo, si ritrovarono tutti e 5 seduti sui due divani del soggiorno a bere qualcosa.

Fortunatamente sembrava che Kate non avesse trovato nulla riguardo Ronin.

Jack consegnò una tazza a Peggy un po' confuso.- Ecco una coca cola con molto molto...molto ghiaccio.-

Peggy gli fece un sorrisetto.- Grazie.-

-Allora signor Barton, mi dica la verità...Mia figlia è coinvolta in una missione di livello Avengers?- domandò Eleonor.

-Sì.- affermò Kate, entusiasta.

-Più o meno.- le andò dietro Peggy.

-No.- rispose contemporaneamente Clint.

Jack ridacchiò leggermente.- Che bella squadra che siete.-

-Beh, io sto cercando di risolvere delle cose e queste due ragazze molto gentili mi stanno aiutando.- puntualizzò Clint.

-Mi capisca, signor Barton, io voglio solo proteggere mia figlia.- continuò Eleonor.

Clint assunse uno sguardo serio.- Non si preoccupi, non permetterò che le succeda niente.-

Per la prima volta, Peggy percepì che Clint si stesse davvero preoccupando per Kate.

Inoltre, osservò che continuasse a guardare l'arma di Ronin riposta nella teca.

-E, nel frattempo, io e Kate stiamo diventando amiche.- disse Peggy, dandole una pacca sulla coscia.

-Oh ma è fantastico! Kate non ha molti amici.-

-Nemmeno io, non della mia età almeno.-

-Ah no? E quanti anni hanno?- domandò Jack divertito.

-100 anni o poco più.-

Né Eleonor nè Jack la presero sul serio e scoppiarono a ridere.

-Ragazza, tu devi restare a pranzo! La adoro!- esclamò Jack.

Allora Clint si alzò in fretta, imbarazzato dalla situazione.- Bene, vi lascio soli, è stato un piacere.-

***

Quando il piatto fu vuoto e il bicchiere di ghiaccio mezzo svuotato, Jack si alzò per mettere un vinile nel giradischi che partì con una canzone di Natale.

Senza dire niente, Eleonor gli si avvicinò per dare via ad un ballo lento.

-Come è bello passare il Natale in famiglia: non immagino cosa migliore.- commentò Eleonor.

Questo fece ricordare a Peggy che Clint rischiava di non tornare a casa per Natale.

Doveva affrettare i tempi, facendo il possibile per non spegnere l'entusiasmo in lui.

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