Non aveva nemmeno fatto caso, in realtà, a che tipo di musical sarebbe andata: al centro della sala principale c'era un grosso cartone che raffigurava gli Avengers come dei ragazzi di 25 anni, compresi di stupidi costumi e armi finte.
In grande la scritta: Rogers.
Era un musical su suo padre e di quando avevano salvato New York nel 2012.
Chiedendosi perché mai Strange l'avesse mandata lì, pagò il biglietto e si mise seduta al proprio posto, fortunatamente laterale, così da non dare nell'occhio.
Rimase quasi scioccata nel vedere un ragazzo che somigliava a suo padre cantare e sgambettare per il palco con un finto scudo.
Alzò un sopracciglio, strisciando lungo la sedia.- Ma che diamine sto vedendo...-
Le sembrava di stare in classe al liceo, durante una video lezione di storia e che magari al suo ritorno al tempio, avrebbe dovuto fare un riassunto al dottore.
-No, non ce la posso fare.- sbuffò, tirando fuori il telefono: Strange le aveva detto di andarci, non di seguire lo spettacolo dall'inizio alla fine.
Scorse il dito sulle notizie del giorno, trovando il video di una ragazza incappucciata che con solo una freccia aveva colpito la campana di un campanile, facendo cadere in pezzi l'intera struttura.
Scoppiò a ridere silenziosamente.- Questa sì che è forte!-
In quel momento, una donna seduta alla fila davanti si voltò con sguardo accigliato e le fece cenno di stare zitta.
Peggy fece lo stesso.- Sssh a me?! Questa cosa è ridicola! Una vera umiliazione! Meno male che mio padre non è venuto a vederlo!- esclamò drizzandosi in piedi per uscire da lì.
Aprì il portone principale e dopo aver osservato che nel frattempo aveva anche nevicato, Peggy iniziò a pensare cosa in realtà le desse fastidio.
Per tutta la vita aveva sognato di essere come suo padre, eppure non era ancora arrivata nessuna missione importante, niente per cui la gente le chiedesse l'autografo per strada.
Ma soprattutto, vedendo delle ragazze della sua età camminare e spettegolare fra loro, si accorse di non avere nemmeno un'amica della sua età.
Questo perché probabilmente si sarebbero spaventate della sua vera natura.
Si mise le mani in tasca e fece per tornare al tempio, quando vide sul marciapiede un cane che la stava fissando.
Era un labrador color nocciola, senza un occhio.
-Ciao e tu chi sei?- gli chiese, osservando che non avesse la medaglietta.- Assomigli un sacco a Nick Fury.- commentò ridacchiando.
Nello stesso momento, il cane fuggì via.
-S-Scusa! Non volevo offenderti!-
Per timore che gli succedesse qualcosa, Peggy lo inseguì fino ad un vicoletto, dove il cane scomparve del tutto.
Ad attenderla, invece, c'erano 5 uomini in tuta rossa che ne avevano circondato uno, pronti a far scoppiare una rissa.
Le sembrò che avesse bisogno di aiuto: che fosse stata una coincidenza che il cane l'avesse condotta proprio lì?
Peggy scosse la testa, deducendo altro.- Strange.-
Così spinse l'orecchino per far apparire la tuta e decise di intervenire.
-Ehi! Sleale 5 contro 1, non credete?!- gridò.
Gli altri si voltarono a guardarla a brutto muso, prima di attaccarla.
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Ti sarebbe piaciuto. (Hawkeye Fanfiction.)
FanfictionCONTINUO STORIA "THE BLONDE GIRL"