Capitolo 10- Vendette personali:

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A Pershing Square, uno dei luoghi più famosi in cui gli Avengers avevano combattuto, ergeva proprio una placca di metallo in cui i cittadini ringraziavano Mia, Steve, Tony, Natasha, Clint e Bruce per aver salvato la città nel 2012.

La loro prima avventura tutti insieme.

Peggy trovò Clint a guardare quel monumento, la mattina dopo, come se silenziosamente stesse parlando a tutti loro.

Probabilmente, soprattutto a Natasha.

-Sapevo di trovarti qui. Quando avevo 4 anni venivo sempre in questo posto.- esordì Peggy, avvicinandosi lentamente a lui con le mani in tasca.- Dopo che mia madre mi aveva detto chi fosse mio padre: lo lodavo con tutta me stessa e desideravo che un giorno la gente mi avrebbe ringraziato e applaudito come ha fatto con voi.-

Clint fece un piccolo sorriso.- Sapevi di trovarmi qui o hai rintracciato il mio telefono?-

Peggy si grattò il mento.- Ho rintracciato il tuo telefono: idea di James.-

L'arciere si guardò intorno e indicò una piccola lavanderia all'angolo della strada.- Mi pare fu lì che tua madre cedette, quel giorno. Non conosceva altro che la cattiveria e non si sentiva un'eroina.-

-E tu le dissi che non ti interessava se fosse un'eroina o no. Ma che fin che fosse stata lì, fin che avesse combattuto le tue stesse battaglie, lei era un Avenger.- esclamò Peggy, piena di orgoglio.

Lesse poi negli occhi di Clint che ciò che era successo il giorno prima ormai non aveva più significato, che potevano ricominciare da capo.

-Devo fermare Maya: dietro c'è qualcosa di più grosso che lei non sa e che potrebbe mettere in pericolo la mia famiglia.- spiegò Clint, incamminandosi.- E' molto pericoloso.-

Peggy lo affiancò senza pensare al pericolo.- Lo sai che tu sei molto più esposto di me: non puoi andare da solo.-

Clint strinse i pugni.- Va bene: ma prima dobbiamo fare tappa da un'altra parte.-

***

Clint aveva mandato un messaggio a Maya attraverso i suoi russi, dicendole di raggiungerlo da sola nel vecchio luogo in cui lavorava il suo defunto padre.

Luogo che solo Maya e Ronin conoscevano, ovvero un concessionario di auto vintage in periferia.

Clint aveva indossato il vecchio costume, coprendosi la bocca con una maschera e la testa con un cappuccio, afferrando la spada come faceva un tempo.

Né lui né Peggy immaginavano che Maya sarebbe venuta davvero da sola e così la ragazza decise di guardargli le spalle.

Di fatti, quando Clint si presentò sul posto, Peggy notò subito Kazi che si era appollaiato sopra il tetto del negozio con un binocolo.

Con uno sbuffo lo sorprese alle spalle e gli diede una pacca.

Con il naso tutto rosso, Kazi si voltò e sgranò gli occhi.- Cazzo.-

-Ti avevo detto di starne alla larga.- affermò Peggy, alzando gli occhi al cielo.

Prima che potesse muoversi, gli ghiacciò metà del corpo così da bloccarlo.

-Freddo! Freddo! Freddo!-

Successivamente, gli strappò un pezzo di stoffa della maglia per tappargli la bocca.- Zitto.-

Prese il suo binocolo per guardare lontano e vide Clint che aveva già iniziato a combattere con Maya.

Più in là, notò altri due uomini di Echo che stavano per coglierlo di sorpresa, così sarebbe stato in inferiorità numerica.

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