One Shot Random :)

One Shot Percy Jackson

Tutti parlano dell'amicizia tra Annabeth e Luke, Grover e Chirone. Ma ricordiamo che c'era un ragazzo che era al campo da molto prima di Annabeth e Luke: William Solace.

Quando arrivò al campo, Annabeth, Luke e Grover erano pieni di ferite, soprattutto i due semidei. Così il guaritore migliore delle casa di Apollo, li medicò. Aveva un anno in meno alla bambina, cioè sei anni, ed era già considerato un medico a tutti gli effetti.

- Ciao- la salutò timidamente il bambino mentre disinfettava le ferite.
Annabeth era in lacrime dato che Talia era appena stata trasformata in albero sotto i suoi occhi, così non rispose. - Questa farà un po' male- la avvisò Will prima di poggiare l'ovatta bagnata di disinfettante sulla ferita sul ginocchio.

Annabeth lo ritirò subito sentendo il dolore, ma Will le sorrise porgendole la mano. La bimba la prese titubante e il bimbo pulí la ferita. Annabeth non ritirò il ginocchio, ma strinse con forza la mano del biondino.

- Le voglio anch'io- disse la bimba rompendo il silenzio - Le perline. Le voglio anch'io-. Will aveva sei perline colorate al collo, segno dei suoi anni al campo. La madre l'aveva abbandonato lì sotto consiglio di Apollo, ma spesso qualche semidio lo aiutava ad andarla a trovare. - Resta qui, e le avrai- le promise il medico.

Continuarono a parlare fino a diventare amici. - Luke!- appena uscita dall'infermeria, Annabeth saltò addosso al biondo che la fece volare e ridere. - Ehi Annie. Allora? Tutto bene?- si rivolse a Will, che annuí rassicurandolo

Con il tempo Annabeth e Will divennero sempre più amici

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- Ammettilo. Ammettilo!-
- Noaahahahahhahahahah!- Will le fece il solletico facendola rotolare per tutto il pavimento della sua stanza.
- Andiamo Beth, ammettilo! Lui ti piace!- le disse ridendo anche lui.
- MAI! AHAHAHAHAH-
- Sono disposto a continuare per tutta la vita- l'avvisò l'undicenne facendola ridere ancora di più.

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- NON LO SOPPORTO!- urlò la ragazza entrando nella stanza del quattordicenne spalancando la porta. Trovò il ragazzino a leggere un libro di anatomia, ma lo chiuse subito e invitò l'amica sul suo letto.

- Rachel di qua, Rachel di là- borbottò Annabeth mentre Will lo abbracciava. Lei non riusciva ad ammetterlo, ma era innamorata di Percy Jackson da quando avevano dodici anni. - L'ho baciato nel labirinto, ma niente!- il medico strinse più forte l'amica. - É un idiota. Lo sanno tutti, Beth.- iniziò ad accarezzarle la schiena mentre lei piangeva.

- Siamo in guerra- sussurrò la figlia di Atena - Non ha tempo per queste cose-
- No, non é vero. É solo un idiota che non capisce di avere la più bella e forte ragazza al suo fianco-
Si separarono. Annabeth aveva gli occhi gonfi e arrossati e le guance leggermente rosee per il complimento.

Will le asciugò una lacrima col pollice. - Ti prometto, Beth, ti giuro sullo Stige, che entro la fine della guerra starete insieme.-
- Will...- un tuono la interruppe: il patto era sigillato.
- Se non ci riesci...- le parole le morirono in gola, ma Will sorrise.

- Ci riuscirò-

Tutti hanno visto Clarisse che comandava la folla di fan della Perchabet alla fine della guerra. Pochi notarono che era Will quello che teneva Annabeth in aria. E pochi notarono l'abbraccio pieno di sentimenti che si diedero dopo.

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Annabeth pianse sulla spalla di Will. - Andrà tutto bene. Lo troveremo- cercò di rassicurarla lui. - Lo cerchiamo da mesi, Will. Mesi.-
- Annabeth guardami- la costrinse a incrociare i suoi occhi blu - Troveremo Percy. Sono disposto ad andare nel Tartaro pur di trovarlo.- lasciò in sospeso la frase di dopo.

"Un'anima per un'anima. La mia per la sua"

Solo Leo notò gli sguardi di preoccupazione che Will mandava ad Annabeth quando gli mostrò il campo. E solo lui si rese contò di quanto Will tenesse a lei.

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Will piangeva nel sonno nella sua stanza da un pezzo ormai. Aveva di nuovo l'incubo che lo distruggeva.

Annabeth nel Tartaro

- BASTA!- urlò nella notte. Annabeth e Percy stavano combattendo contro le arai. - BASTAAA!- urlò di nuovo Will nel sonno facendo spaventare i suoi fratelli, che corsero nella sua stanza.

Le arai se ne andarono. Mentre Percy le guardava confuso, Annabeth infranse la quarta parete del sogno e sorrise stanca.
- Grazie Willy- sussurrò la ragazza facendo rilassare il biondo.

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- Ehi? Posso?- gli chiese Annabeth fuori dalla sua porta. Will la fece entrare e sedere sul suo letto. - Tutto okay?-
- No... Tu hai vissuto questo... É normale che faccia così male?-
La figlia di Atena non sapeva se rispondere. - Si- disse infine.

Will seppellí il viso tra le braccia poggiate sulle ginocchia. Annabeth chiuse la porta e lo abbracciò mentre il ragazzo singhiozzava.

- Sta sempre peggio- disse - Ha fatto troppi sforzi e se non migliora si scioglierà nelle ombre. É sempre più trasparente. Dice di sentirsi bene, fin troppo bene. Sta morendo-. La diciottenne lo strinse ancora più forte.

- Will, conosco Nico, okay? E so che starà meglio-
- Lo spero. Io... Io lo amo, Beth... Non voglio perderlo-
- Lo so, lo so. Sai che ti dico? Ti prometto, Willy, ti giuro sullo Stige, che starete insieme-

Will riconobbe subito quelle parole e alzò la testa di scatto, ma, come tre anni prima, era troppo tardi. Un tuono rimbombò nel cielo. - Beth... Le figlie di Atena possono fare stupidaggini?-

- Non é una stupidaggine- sorrise lei - So che succederà. Avrò Jason ad aiutarmi. E poi ti dovevo il favore.-

Tutti i Sette appoggiavano Nico per la sua sessualità, ma quella più felice di tutti fu Annabeth. E non lo fu solo per Nico.

Durante tutti gli anniversari, Will andava prima alla cabina sei e passavano la mattinata insieme a ripercorrere la loro storia.

- Le voglio anch'io- diceva sempre Will e la prendeva in giro perché ne aveva più di lei.

Percy e Nico rimanevano sempre perplessi quando i compagni dicevano "sto con Will/Annabeth", ma non sapevano la storia di quell'amicizia.

Come disse una volta Chirone:

Non da Sempre. Ma per sempre.

Ecco cosa esce quando ho la febbre per la seconda dose di vaccino :D