Cinghiale Verrucoso (sono traumatizzata)

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me🤝postare a ore indecenti

«Ragazzi» disse una Lucy ormai ventenne ai suoi fratelli. «Stavo pensando... Potremmo aprire Narnia a tutti. O comunque portare Narnia fuori dall'armadio».
Susan corrucciò la fronte «In che senso?».
«Voglio dire, Narnia ci ha praticamente salvati dalla guerra. É stata il nostro rifugio. Potremmo creare un luogo come Narnia per accogliere i giovani».

Edmund sbuffò «“Luogo per accogliere i giovani” può significare casa-famiglia o scuola. Vuoi seriamente aprire una casa-famiglia?».
«Una scuola?» propose la ragazza. Peter si passò una mano tra i capelli «E cosa vorresti insegnare?».

«La magia» rispose ovvia. «Poco ma sicuro».
I tre si guardarono. Potevano entrare a Narnia solo in rarissime occasioni perché ormai erano troppo grandi e maturi. Tutti, nessuno escluso, ne sentivano la mancanza costantemente. Portare fuori Narnia...

«Be'» disse Peter «forse, se parliamo con Aslan...».
«Aprire una scuola? Sul serio? E come vuoi chiamarla? “Cinghiale verrucoso” in onore degli studenti?» disse ironico Edmund.

Susan ci pensò «Se ci rifletti “Hogwarts ” non suona poi così male».
Lui sgranò gli occhi «Ero sarcastico!».
«Io no».
«Vuoi chiamare una scuola “cinghiale verrucoso”? Sul serio?».

«Ricordate come ci hanno incoronati?» chiese Peter interrompendoli. «Re Peter il Magnifico, Primo Cavaliere Del Grande Ordine Del Leone. Potremmo fare che diventerà la mia "sezione". I coraggiosi, come i leoni, andranno in questa casa».

Lucy annuì, amando l'idea. «E io cosa sarei? Anche a me hanno dato “la valorosa”».
«Tu sei la più dolce e innocente tra noi» ragionò Peter. «Magari é così é tua casa: i ragazzi creativi e leali».
«Però il mio appellativo é “la dolce”» fece notare Susan.
«Sei intelligente, Susan» sbuffò, stranamente, Edmund. «E sei anche Susan del Corno. Se cambi una lettera é Susan del Corvo, un animale intelligentissimo».

«Sei creativa anche tu. Una creatività singolare» aggiunse Lucy.
«Del Corvo» Susan assaporò quella parola. «Sarà il mio simbolo!».

Tutti guardarono Edmund. Lui sbuffò nuovamente «Lo faccio solo se poi cambiamo i nostri nomi. Non voglio essere ricordato come un fallito!».
«Va bene...» ridacchiò Lucy lasciando in sospeso la frase.

Edmund ci pensò a lungo. «Salazar. Salazar... Qualcosa con i serpenti».
«Serpeverde?» chiese Peter scettico.
«Be' la scuola si chiamerà Cinghiale Verrucoso, vuoi vedere che il problema é un tizio che si chiama Salazar Serpeverde?» ribatté. «Da me andranno gli astuti, quelli che sanno cosa vogliono e faranno di tutto per ottenerlo. Il mio simbolo saranno i serpenti».

I tre si guardarono poi annuirono. «Anch'io voglio cambiare nome! E avere un simbolo!» esclamò la più piccola. Ci pensò poi disse: «Un tasso (sono carini state zitti). E mi chiamerò Tosca! Tosca Tassorosso!».

«Nessuno potrà dire che sei Lucy Pevensie» commentò Salazar. Lei sorrise.
«Priscilla?» chiese Susan. «Magari Corvonero essendo il corvo il mio simbolo».

I tre fratelli fissarono Peter. «Grifondoro» disse con un piccolo sorriso «Godric Grifondoro. Il simbolo sarà il grifone».

Tutti e quattro si guardarono. «Se lo chiediamo ad Aslan non si torna indietro» disse Susan. «Non possiamo rimangiarci le parole».

E parlarono col leone. Seriamente, da veri adulti. Titubante (soprattutto sul nome) Aslan acconsentì donandogli come augurio un cappello che avrebbe scelto le case per gli studenti e quattro bacchette magiche.
Loro cominciarono a lavorare in Scozia e, dopo anni e anni, finalmente il lavoro riuscì a concludersi. Nel frattempo una certa dea Ecate si era data da fare con i mortali quindi i loro clienti non mancarono.

Già al primo terzo anno esistente, le case di Grifondoro e Serpeverde erano rivali. Edmund e Peter litigavano di continuo e con loro i loro studenti. La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts (che ricordava casa quasi quanto Narnia) ebbe successo e continuò a prosperare anche alla loro morte.

Nessuno fu più orgoglioso di Luna Lovegood quanto Priscilla Corvonero, anche chiamata Susan.
Peter, Godric Grifondoro, prese spesso in giro sua sorella perché Hermione Granger era finita nella sua casa.
Niphadora Tonks e Cedric Diggory rimasero per sempre nel cuore di Tosca Tassorosso.
E infine, nessuno comprese Draco Malfoy più di Edmund Pevensie, ormai diventato Salazar Serpeverde.

I quattro fondatori di Hogwarts non potevano essere più fieri della loro scuola. Quasi non ci credevano di averlo fatto sul serio.
Edmund continuava a non credere di averla chiamata seriamente “Cinghiale Verrucoso”. E soprattutto non credeva che “Non disturbare il drago che dorme” fosse il loro motto!
Certo che, anche se era la sua scuola, Hogwarts era proprio strana...

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