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La verità su Peter Pettigrew - Seconda parte

Peter osservava il suo braccio cercando di reprimere le lacrime. Non voleva farlo, non voleva. Ma Silente era il capo e se Silente la trovava una buona idea avrebbe trovato ogni modo possibile per far sentire Peter in dovere di obbedire. Solo Frank sapeva la verità e gli fu ordinato categoricamente di non aprire bocca — due giorni dopo non aveva più importanza, gli era toccata una fine peggiore della morte.

«Non voglio rischiare» aveva dovuto dire, come un codardo. «Ha fatto male. Non voglio rischiare di nuovo».
«Tranquillo, Peter. Qui nessuno ti farà del male, hai scelto la parte giusta.» aveva risposto Tom Riddle. Lo credeva così codardo da precipitarsi da lui che non gli aveva neanche perquisito la mente — non che avrebbe trovato granché: Silente gli aveva cancellato il ricordo della spiegazione del piano, Peter aveva solo l'istinto di inviargli un patronus con i suoi ricordi ogni giorno, come resoconto.

Voldemort gli aveva dato del tempo per parlare di James e l'avrebbe impiegato a dimostrargli la sua fedeltà. Le facce dei suoi amici che l'avevano visto agli attacchi in quelle due settimane l'avevano distrutto giorno dopo giorno. Una volta Mary lo sottopose al Veritaserum con il suo consenso e alla semplice domanda "Sei dalla loro parte?" rispose un semplice "No".
Perché no, non sarebbe mai stato dalla parte di Voldemort di sua spontanea volontà. Quel test tolse tutti i sospetti da lui e l'attenzione si concentrò nuovamente su Remus.

Remus che non sapeva perché tutti gli chiedessero costantemente dove fosse stato, rispondendo sempre che era in missione per conto di Silente. Per proteggere Peter il vecchio non smentiva né confermava ciò che diceva e Remus era sempre più confuso e isolato. Perfino Sirius si era allontanato da lui. La peggiore paura di Remus era sempre stata quella, fin dal primo anno.

Peter riferiva a Voldemort ciò che Silente gli permetteva di riferire, poi riferiva a Silente ciò che riusciva a scoprire.
Lui non voleva fare il doppio gioco e tradire l'Ordine, ma Silente continuava a ripetergli che era essenziale ciò che stava facendo.

Quel giorno, il pomeriggio del 30 ottobre, era nascosto in un corridoio buio del rifugio di Tom Riddle e, semplicemente, piangeva. Il Signore Oscuro era stanco di aspettare e aveva passato le ultime quarantott'ore ad alternare la legilimanzia e la maledizione Cruciatus. Snivellus era un Mangiamorte — per la sorpresa di nessuno — e aveva inventato nuovi incantesimi e pozioni che venivano puntualmente testate su di lui.

A Snape piaceva particolarmente Sectunsempra e si divertiva a sfogare sette anni di scherzi da parte dei Malandrini sul piccolo Peter Pettigrew, colui che aveva avuto l'idea di farlo svegliare una mattina senza capelli al quarto anno — con tutti gli incantesimi di protezione applicati sull'incantesimo base ci volle l'intervento della McGonagall e del professor Flitwick per farglieli ricrescere. A quanto pareva due settimane di punizione non erano state sufficienti come vendetta.

«Peter?» chiese una voce. Si affrettò ad asciugare le lacrime mentre una bacchetta illuminava il corridoio e si avvicinava a lui. «Peter, ti ho sentito, so che stavi piangendo».
«Ti prego vattene.» sussurrò con voce spezzata. «Per favore».
«So quello che stai facendo, Peter.» Regulus si sedette accanto a lui e gli offrì una Cioccorana. Il ragazzo biondo rabbrividì, ma Regulus gli offrì un debole sorriso rassicurante. «Mangia, ti sentirai meglio. E non preoccuparti, lo so da una vita e non l'ho mai detto a nessuno.»

Al ché, Peter accettò diffidente il cioccolato e lo offrì al più piccolo che lo accettò allegramente. «Come l'hai scoperto?» domandò sussurrando.
«Oh, andiamo! Ho passato sei anni a Hogwarts e non c'è nessuno che odi quello che facciamo più di voi quattro idioti.» rispose ovvio, dandogli un pugno sul braccio. Peter non aveva mai creduto a Sirius quando diceva che suo fratello era una persona dolce, costretta a crescere in un ambiente tossico, ma in quel momento vide Regulus per quello che era: un ragazzino di diciannove anni terrorizzato e desideroso di fare una cosa giusta nella sua vita.