Auguri Leo (+28) +17

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Il figlio di Efesto (a detta sua) più figo e forte del mondo stava insieme a Percy Jackson nella fucina del Campo Mezzosangue. Se ne stavano tranquilli tranquilli senza fare casini.

...

Okay, nessuno c'ha creduto, io c'ho provato...

«JACKSON TORNA QUI!» la voce di Leo Valdez risuonò per tutto il campo.
«NON L'HO FATTO APPOSTA!» urlò Percy scappando dalla fucina. Leo ne uscì con i vestiti bruciacchiati e fumanti, andava a fuoco qua e là ma non sembrava preoccuparsene.

«Che cos'ha combinato stavolta?» chiese Annabeth a Piper che guardava lo spettacolo da prima di lei. La figlia di Afrodite mangiò un paio di pop corn, poi le rispose: «Percy ha dato fuoco all'estintore».
Annabeth si spiaccicò la mano in faccia.

Leo partì alla rincorsa di Percy, il quale desiderò essere al cospetto di Crono e Gea armato soltanto di una busta di carta. Gli andava bene anche tornare un porcellino d'india!

Quando stava per raggiungere il figlio di Poseidone aka l'idiota che era stato capace di dar fuoco a un estintore, Leo fu sepolto da un gruppo di semidei e trascinato verso il bunker 9.
«NO! DEVO UCCIDERLO!» cercò di divincolarsi, ma Jason gli bloccò le mani mentre Frank le gambe. Le tre ragazze dell'Argo II, Hedge, la Solangelo e Reyna coprirono il rapimento agli occhi di tutti.

«IO VI DENUNCIO! QUESTO É INTRALCIO ALLA GIUSTIZIA!» urlò Leo. «ED É ANCHE SEQUESTRO DI PERSONA!».

«Zitto, Valdez!» ordinò Reyna. Funzionò addirittura meglio della lingua ammaliatrice.

Leo fu praticamente lanciato all'interno del Bunker. Si guardò intorno: c'erano dei palloncini giganteschi che scrivevano "17", uno striscione che diceva “Auguir Loe!”, cibo spazzatura sparso e una gigantesca torta al cioccolato.

Era stato così preso dal lavoro in fucina che si era anche dimenticato il suo compleanno... Era già il 7 luglio? Be' in effetti aveva fatto la festa a Jason il primo luglio... Eppure non sembravano essere passati sei giorni...

«Ti piace?» gli chiese Piper. Lui guardò tutti i suoi amici e sorrise «C'è solo una cosa da fare».
Tagliò un pezzo della torta e, senza che nessuno se l'aspettasse, lo spiaccicò in faccia Percy.

Guardò gli altri con una faccia angelica «Ora possiamo festeggiare».
Inutile dire che Percy si vendicò buttandogli la testa nel suo piattino di torta dando inizio a una battaglia di cibo.

Nessuno si stupí più di tanto...

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