Percy si sentiva inutile. Tutti al campo stavano passando un brutto momento ed era Jason quello che li consolava.
Percy voleva aiutare i suoi amici ma l'altro ragazzo lo faceva al posto suo, lasciandolo a rigirarsi i pollici.Sbuffò, si alzò dal letto e si diresse verso i bagni del campo, continuando a chiedersi perché le cabine di Zeus e Poseidone non avessero il bagno. Si avvicinò a una porta, ma sentì qualcuno piangere. «Leo perché?» singhiozzò una voce. Percy guardò il cielo: Valdez aveva ucciso la Madre Terra solo due giorni prima, neanche il figlio di Poseidone l'aveva ancora accettato. Stava per bussare poi sentì: «Va tutto bene. É tutto apposto, lui sta bene». Jason. Quel ragazzo era ovunque! «Ora esci... c'è chi ha bisogno di te».
Il ragazzo si nascose mentre il figlio di Giove usciva e si girava verso di lui. Percy fece finta di non starsi nascondendo.
«Percy?».
«Si?».
«Cosa Ade stai facendo esattamente?».
Il moro stava blaterando qualcosa sull'andare in bagno quando aprì la porta della cabina appena liberata dal biondo trovandolo vuoto. Si ammutolì, guardò Jason negli occhi e si rese conto che erano rossi. Era Jason quello che aveva sentito... Si diede dell'idiota: ce l'aveva avuta con lui quando non stava facendo altro che cercare di non pensare alla morte del suo migliore amico.«Come stai?» si chiese se qualcuno gliel'avesse mai chiesto. Jason mise su un sorriso ma dallo sguardo dell'amico capì di dover smettere di fingere. Fece una faccia così triste che fu quasi come se un velo di foschia l'avesse abbandonato all'improvviso: gli occhi erano circondati da delle profonde occchiaie, il viso era più pallido e più magro.
«Uno schifo. Un vero schifo, bro. Leo é morto. E la cosa che fa più male é che il mondo va avanti, non si ferma. Perché io non ci riesco? Perché non riesco ad andare avanti?». Percy non disse niente: non c'era niente da dire. Semplicemente abbracciò il suo Bro che cominciò a piangere nell'incavo del suo collo.
Alcuni semidei li guardarono confusi, ma il moro rimase impassibile. «Che avete da guardare?» chiese. «Anche gli eroi piangono».Dovete sapere che io durante la mensa e le lezioni non ascoltavo una beata minchia ma scrivevo one shots sia su fogli volanti che sul quaderno degli appunti (un professore mi scoprì mi chiamò alla cattedra e ci mettemmo a leggerne una per vedere come fosse scritta mentre la classe cazzeggiava. L'ho adorato anche se ero un peperone per l'imbarazzo)
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One Shot Random :)
MizahTutti hanno una storia di un capitolo in cui ci sono cose a caso quindi l'avrò anch'io :) Ci metto riflessioni su alcuni personaggi Cose a caso Semplici scleri Altre cose a caso One Shots Ancora cose a caso Oc Ah e anche cose a caso