Capitolo 7

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«Niki, io direi di salire mentre loro finiscono di salutare questa Lisa» le sussurrai, sentendo la stanchezza sopraggiungere.

«Prendiamo l'ascensore allora» suggerì Niki.

Ci eravamo mosse di qualche passo, lasciando la privacy a Lisa e ai ragazzi, quando ce li ritrovammo alle calcagna. Quando la porta dell'ascensore si aprì ci stringemmo tutti per poter far entrare anche le nostre due valigie.

«Quindi anche voi alloggiate qui?» chiese la rossa. 

«Momentaneamente sì. La nostra casa è in ristrutturazione» ci spiegò Jay.

Non ci fu molto tempo per le domande perché le porte si aprirono e rimanemmo a bocca aperta. Se già la hall ci aveva colpita anche il piano non era da meno: i pavimenti erano arricchiti da tappeti rossi a tema floreale e, sul soffitto, lampadari di cristallo. Qui e lì vi erano sedie e divani su cui sedersi e tavolini con composizioni di fiori.

Le porte delle camere erano anch'esse una meraviglia fatte di legno intarsiato con disegni di foglie, palme e altri simboli particolari e, accanto,  i numeri delle varie stanze erano realizzati su  rettangolini di legno.

Lessi alcuni numeri lungo il percorso e per poco mi prese un infarto. 

«Chris è alla 125?» sussurrai a Niki che mi rispose affermativamente.

«E Richie alla 127?» e di nuovo una sua conferma.

Niki rallentò il passo e mi affiancò. «Quindi?»

«Io ho la 126. Sto in mezzo a quei due» le sussurrai.

«E non ne sei contenta?»

«Ehm...da morire!»

Salutai Niki ed entrai in quella che doveva essere la mia stanza ma che in realtà era una vera e propria suite. Non vidi subito la camera da letto ma un salottino con un tappeto persiano, un divanetto in stile roccocò con poltroncine coordinate e dei tavolini di mogano scuro. Due grandi finestre inoltre donavano all'ambiente quell'illuminazione naturale che adoravo e, per di più, mi resi conto che una di esse era anche una portafinestra.
Lasciai dunque nell'ingresso le valigie e uscii in terrazza beandomi della vista sulla città, sul giardinetto verde all'inglese dell'albergo e sulla piscina enorme.

«Ehi...» mi sorprese una voce alla mia destra. Chris stava affacciato alla sua terrazza. «Hai già disfatto le valigie?» 

«Vuoi mica darle una mano?» 

Questa voce proveniva dalla parte opposta e vidi Richie che ci osservava divertito con i capelli al vento.

 «Beh sarebbe un gesto gentile» risposi stando al gioco. Potevo già sentire l'ondata di calore salire dallo stomaco alle guance al pensiero di Chris nella mia camera.

«Il nostro Chris mira a ben altro» continuò il biondino spettinato con una strizzata d'occhio.

«Richie!» esclamò Chris, sconcertato.

La sua espressione era così buffa che sia io che Richie scoppiammo a ridere. «Ora devo veramente sistemarle altrimenti non saprei cosa indossare stasera».

«A dopo» disse Richie e, dopo avermi mandato un bacio, si ritirò all'interno della sua camera.

«Se hai bisogno sai dove trovarmi».

«Grazie Chris».

**Chris**

Tornai in camera e sorrisi alla vista di Jay ancora seduto sul letto matrimoniale.

«Così è lei» rifletté il moro, con tono compiaciuto.

«Come ti sembra?» 

Mi fidavo del parere di Jay che consideravo quasi un fratello maggiore.

«Una tipa apposto».

«E' carina, altruista e molto dolce» ammisi, elencando le principali caratteristiche che mi avevano colpito fin dal primo incontro.

«E con Lena?». Sapevo infatti che Jay e la sua ragazza stavano affrontando un periodo complicato e i bisticci erano ormai all'ordine del giorno.

Il ragazzo si adombrò. «Ci siamo lasciati. Di nuovo».

«Hai deciso allora? Non potete continuare così. Vi state facendo del male a vicenda».

Ma Jay negò con il capo, sconsolato.

«Jay, tu sei il ragazzo più responsabile e intelligente che abbia mai incontrato. Dacci un taglio. Lei non merita questo...e tu nemmeno!»

«La fai semplice!»

«Ti ricordo che io ho dovuto rinunciare a Jana per fare questo lavoro».

«Non rivanghiamo il passato. Ora viviti questa esperienza con Anne. Potrebbe essere lei quella giusta per te?»

«Ci sono troppe cose che ci dividono. Per iniziare due nazioni e due lingue diverse. Non so se funzionerà».

«Ricordati che se l'amore è forte nulla può dividerlo» profetizzò Jay.

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