Capitolo 9

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Quella mattina feci colazione sul terrazzino, con una tazza di caffè bollente e qualche biscotto, ma non ne sentii il sapore. Ero nervosa all'idea di dover incontrare il manager dei ragazzi e avevo paura di fare la figura della sciocca nel loro video.

Ebbi appena il tempo di mandare un messaggio a mia madre per informarla di ciò che avrei fatto quando bussarono alla porta. Era l'ora.

«Buongiorno dormigliona!» mi salutò Niki, entrando nella mia camera.

«'Giorno. Vedo che hai riposato bene.»

«Al contrario di te. Hai due occhiaie viola.»

«Sono preoccupata» ammisi, sedendomi sul divanetto. «E se non riuscissi?»

«Non devi aver di questi pensieri. In fin dei conti è stato Chris stesso a volerti.»

"Anne...sta parlando del video, stai calma" mi dissi, cercando di rilassare il nodo allo stomaco che mi si era formato poc'anzi.

«Ma non l'ho mai fatto.»

«Lo sa. Credo lo sappiano tutti quindi non dovrebbe essere poi così complicato. Fidati di lui» mi consigliò e incredibilmente aveva ragione.

Dovevo fidarmi. 

«Dove sono i ragazzi?»

«Sono già in studio a provare.»

La osservai per qualche minuto. «E tu come fai a saperlo?»

«Ehm...me lo ha detto Jay.»

«Hai qualcosa da confessarmi, Niki?»

Lei, per tutta risposta, cercò di sviare il discorso. «Oh che peccato. È molto tardi e sei ancora in pigiama. Vestiti che ti aspetto nella hall.»

Così alle dieci scendemmo dal taxi ed entrammo nello studio di registrazione. La segretaria ci fece accomodare nella sala accanto a dove i ragazzi stavano provando. Di fatto era una piccola sala riunioni cappeggiata da un lungo tavolo ovale con le rispettive sedute, un divano nero all'angolo e sulla parete opposta un largo specchio dal quale potemmo osservarli all'opera. Con cuffia e microfono stavano registrando la nuova canzone.

La porta si aprì di nuovo ed entrò un uomo dai capelli brizzolati vestito elegantemente. Appena notò la nostra presenza ci venne incontro sorridendo. 

«Buongiorno, voi dovete essere Anne e Niki. Io sono Paul, il manager dei ragazzi. Lascio sul tavolo il copione per questo video. Dateci un'occhiata.»

Presi il copione e mi accomodai sulla prima sedia disponibile mentre Niki prese posto sul divano. Paul invece, dopo aver osservato per un po' i ragazzi in silenzio, uscì.

Le mie paure si sciolsero come neve al sole mentre leggevo le prime righe.

"Posso farcela" mi dissi mentre immaginavo già le azioni da fare. Almeno lo pensai fino a che i miei occhi non giunsero alla pagina successiva ed ebbi un singulto.

«Anne?» chiese la mia amica, alzando gli occhi dal suo telefono.

«Non riesco a dirlo. Leggi!» e le consegnai il copione.

«Beh non vedo dove sia questo problema.»

«Guarda più giù...la parte in corsivo.»

«Qui leggo che tu e Chris dovreste essere vestiti in modo succinto e...baciarvi appassionatamente. Oh...ora capisco.»

"Io...no. No. No!"

Niki mi prese per le spalle. «Anne, non fare la stupida. Sei qui con il tuo idolo e, per di più, ti vuole nel suo video. Dovrai baciarlo? Amen. Lo fai. E non negare che la cosa ti piacerà anche.»

La osservai. Aveva ragione. Ero in Germania per Chris e con Chris. Quante fan avrebbero voluto essere al mio posto?

"Devi darti una calmata. Ora. Non sei una bambina. Goditi tutto questo e prendi quello che il destino ti riserva."

Feci un respiro e attesi che i ragazzi finissero la registrazione e si unissero a noi.

Izzy fu il primo a chiedere con curiosità: «Che ne dici del copione?»

«È interessante» ammisi, sentendo le guance imporporarsi.

«Sei arrossita o sbaglio?» mi prese in giro Richie.

«Lo saresti anche tu. Voi lo avete letto?» chiesi ed ebbi un colpo al cuore quando li vidi scuotere la testa.

"E se Chris non volesse baciarmi?" mi ritrovai a pensare.

Prendendo il coraggio su due mani consegnai i fogli al biondino di fronte a me che scoppiò a ridere. «Ma guarda te. Tutte le fortune a Chris.»

Ora sentivo veramente caldo, come se l'aria condizionata avesse smesso di funzionare all'improvviso. «Ma cosa dici!»

«Volete informare anche noi?» chiese Jay con curiosità.

«Anne e Chris avranno una scena tutta per loro.»

Chris, che stava bevendo dalla bottiglia di acqua, quasi si strozzò. Mi guardò cercando una conferma e quando annuii vidi la sua mano tremare.

"È un buon segno oppure no?"

Mikel corse in mio aiuto: «Spero nulla di così indecente.»

Richie non perse l'occasione e lo punzecchiò: «No. Per quelle cose possiamo chiamare la tua ragazza, vero Mikel??» per poi prendersi un cuscino in pieno viso. «Ehi! Di Harry Potter ce n'è uno solo. Non servo anch'io!»

In mezzo alle risate e ai battibecchi che vi uscirono, scappai in bagno per tranquillizzarmi. Appoggiai le mani sul lavandino e feci dei respiri profondi.

Il cellulare squillò proprio in quel momento e sorrisi quando lessi il nome sul display.

«Ehi» mi sussurrò dall'altra parte dell'apparecchio.

«Ciao.»

«Mi dispiace.»

«Per che cosa?»

«Per la nostra scena. Non voglio metterti in imbarazzo perciò se non vuoi farla la cambiamo.»

«Non è così, Chris. Io non sono brava in queste cose. Per me sarà strano starti così vicino e...fingere.»

Lui mi sorprese. «Non fingere allora. Io non lo farò.»

Se può essere quella frase mi mise ancora più in crisi. Cosa voleva dire? Che non l'avrebbe fatta perché non voleva fingere che gli piacessi?

"Scemenze. Lui ti ha voluto. Ricordi quel bacio sulle labbra in aeroporto?" mi rassicurò la mia coscienza. "Allora forse è il contrario. Se gli piaccio, lui non fingerà."

«Anne...»

«Dimmi...»

«Hai intenzione di rimarrai chiusa in bagno per tutto il pomeriggio o vuoi uscire e parlare?»

«Arrivo.»

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