5.

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Era una fredda notte di gennaio quando qualcuno all'interno della casetta si svegliò. Nella casetta regnava il silenzio, non si sentiva il minimo rumore, tutte le luci erano spente, tutti dormivano. Tranne Mattia. Ma ormai per il biondino era normale svegliarsi durante la notte dopo aver fatto un incubo. Lo stesso incubo che faceva da ormai una settimana.

Sognava sempre di dichiarare i suoi sentimenti a Christian, il suo migliore amico. Ma ogni volta il sogno finiva con Christian che lo respingeva in malo modo e che tagliava i rapporti con lui.

E Mattia si svegliava tutto sudato, con la maglietta appiccicata al corpo, e il respiro affannato. Proprio come in quel momento. Si mise a sedere sul letto e cercò di regolarizzare il respiro, e una volta che ci riuscì si alzò dal letto e senza fare rumore andò in bagno per sciacquarsi il viso. Si guardò allo specchio e poté vedere il suo viso pallido e le occhiaie enormi sotto gli occhi. Sospirò e si asciugò il viso, chiuse l'acqua e uscì dal bagno.

Prese una coperta e senza fare rumore andò fuori in giardino, sedendosi sul divanetto arancione. Si mise la coperta intorno alle spalle e iniziò a guardare il cielo, perdendosi nei suoi pensieri.

Mattia aveva capito di essere innamorato di Christian quando a novembre Raimondo gli sospese la maglia. Se lo ricordava ancora bene quel giorno: la paura che potesse essere successo qualcosa, la ramanzina di Raimondo, la maglia sospesa, le lacrime versate nel tragitto dallo studio alla casetta, il cuore distrutto, gli occhi rossi e gonfi, la paura di non riuscire più a rendere il professore fiero di lui, la paura di deluderlo ancora una volta, la paura di non riuscire più ad avere la maglia.

Quella stessa sera, sempre su quei divanetti arancioni, Mattia si stava sfogando con Christian. E fu quando Christian lo abbracciò che Mattia sentì il cuore battere a mille, le farfalle nello stomaco, il rossore sulle guance, il sentirsi a casa in quelle braccia. In quel momento realizzò di essere innamorato del più grande. Tutti in casetta si accorsero dei sentimenti del più piccolo verso il ballerino di hip hop, tranne il diretto interessato.

Mattia è sempre riuscito a tenere a bada i suoi sentimenti, ma adesso sta diventando troppo difficile. Vorrebbe dichiararsi, dire tutto al più grande e liberarsi da quel peso che si porta sulle spalle. Ma allo stesso tempo ha paura che tutto finisca come nel suo incubo. Ha paura di perdere Christian, l'unica persona che ha creduto in lui fin dal primo momento in cui sono entrati in casetta. Ormai Christian è diventato fondamentale per la sua vita, e perderlo lo farebbe stare solamente male.

"Oi fratè, che ci fai qua?"

Una voce fece risvegliare Mattia dai suoi pensieri. Si girò verso la voce e vide il suo migliore amico.

"Chri, mi hai spaventato. Comunque non riuscivo a dormire." rispose il più piccolo.

Christian si sedette accanto a Mattia e gli circondò le spalle con un braccio. Il biondino appoggiò la testa sulla spalla del più grande, beandosi del calore delle sue braccia.

"Come mai?" chiese il più grande, iniziando ad accarezzare i capelli ricci di Mattia.

"Ho fatto un incubo. Io e te litigavamo e tu hai voluto mettere fine alla nostra amicizia." Mattia decise di dire una mezza verità. Di certo non poteva dire a Christian cosa succedeva davvero nell'incubo.

"Matti tranquillo, non ti lascio da solo. Non potrei mai mettere fine alla nostra amicizia, per nessun motivo al mondo." disse Christian.

Il più piccolo alzò la testa dalla spalla del più grande e lo guardò negli occhi. Azzurro nel verde. Verde nell'azzurro. Entrambi sorrisero e Mattia si rifugiò di nuovo nelle braccia di Christian. Ma bastarono pochi secondi in cui Mattia non capì nulla e si ritrovò a cavalcioni su Christian.

"Chri ma che diavolo-" iniziò a dire Mattia ma venne interrotto dal più grande.

"Sh, non dire nulla. Stiamo così" sussurrò Christian. Mattia annuì e fece coincidere i loro petti, per poi mettere la testa nell'incavo del collo del moro.

Rimasero in silenzio a lungo, si potevano sentire solamente il leggero venticello, il frusciare delle foglie, i loro respiri e i battiti del loro cuore. Era un momento perfetto, uno di quei momenti che rimarranno impressi nella mente a vita, uno di quei momenti impossibili da dimenticare.

Ma quel momento divenne ancora più importante per i due ragazzi.

"Matti." sussurrò Christian.

"Mh?"

Il più grande prese il mento del più piccolo tra le dita e lo manovrò affinché si potessero guardare negli occhi. Ma ciò che contava di più in quel momento erano i visi dei due ragazzi che si trovavano a pochissimi centimetri di distanza, potevano sentire il respiro dell'altro sulla propria pelle, provocando così dei brividi nei loro corpi.

Fu questione di pochi attimi, quando il moro appoggiò le sue labbra su quelle del più piccolo. Era un bacio dolce e casto. In quel bacio si stavano dicendo tutto quello che non riuscivano a dire a parole. Si stavano amando, e lo avrebbero fatto per sempre.

Come Nelle Favole- Os||ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora