Ore 21:00
Mattia e Simone erano in giro per la città di Roma. Simone non la smetteva di parlare, e Mattia era perennemente con la testa sulle nuvole. Non riusciva a smettere di pensare a Christian. A cosa fosse successo quel pomeriggio. Lui ci provava a non pensarci, ma era impossibile. Era come se la sua mente si rifiutasse di non pensare a Christian.
"Mattia mi stai ascoltando?!" la voce di Simone lo fece svegliare dai suoi pensieri.
Mattia lo guardò dispiaciuto. "Mi dispiace Simo. Sono un po' pensieroso."
"E riguarda Christian?" disse sprezzante il suo ragazzo.
"Eh? No, no. Lui non c'entra niente." e mentre parlava, Mattia era consapevole di non essere stato convincente.
"Pf, non fai altro che stare con la testa tra le nuvole. Dillo che ti sei innamorato di lui!" alzò leggermente la voce Simone.
Nel frattempo erano arrivati alla macchina di quest'ultimo. "Mi dispiace tantissimo." sussurrò Mattia guardando il pavimento.
"Fanculo Mattia." disse Simone entrando in macchina e lasciando Mattia da solo. Il biondino scoppiò a piangere e prese il telefono. Entrò nella rubrica e tra i contatti cliccò sul numero di Christian.
Chiamata tra Mattia e Christian
Christian: Pronto?
Mattia: C-chri.
Christian: Mattia? Sei tu?
Mattia: S-si.
Christian: Che hai? Stai piangendo?
Mattia: H-ho litigato con S-simone. Mi ha lasciato e se n'è andato, lasciandomi da solo. P-per favore vienimi a p-prendere.
Christian: Mandami la posizione su WhatsApp e aspettami dove sei. Sto arrivando piccolo.
Fine chiamataMattia mandò la posizione su WhatsApp a Christian e per passare il tempo fece avanti e indietro sul marciapiede. Iniziò a sentire freddo avendo una semplice maglietta a maniche lunghe bianca. Tremava e non riusciva a smettere di piangere. Ma dopo qualche minuto una macchina si fermò davanti a lui. Dallo sportello del guidatore uscì Christian. Mattia si buttò tra le sue braccia e si beò del calore del corpo del più grande. Il più piccolo non smise un secondo di piangere, stringeva tra i pugni la felpa rosa del più grande, che lo teneva stretto tra le sue braccia. "Ehi piccolo, smettila di piangere. Lui non merita né te né le tue lacrime. Ora ci sono qua io con te." disse Christian accarezzando delicatamente la schiena di Mattia.
Dopo qualche minuto Mattia riesce a calmarsi. Si stacca leggermente dal più grande e nota una chiazza bagnata sulle felpa rosa. "S-scusa, ti ho bagnato la felpa." disse arrossendo.
"Non importa. Dai saliamo in macchina." disse Christian lasciandogli un bacio sulla fronte.
Ore 21:30
Tornarono in Accademia e andarono nella stanza del più grande. Christian prese dall'armadio un pantalone di tuta nero e una felpa grigia. "Per questa sera rimani in camera con me. Puoi indossare i miei vestiti."
Mattia prese gli indumenti e lo ringraziò. Andò in bagno e si cambiò. Tornò in camera e quello che vide gli fece sgranare gli occhi. Il più grande stava a petto nudo, con indosso solamente un pantalone di tuta grigio steso sul letto. Il biondino arrossì a quella visione a dir poco paradisiaca, cercò di calmare i suoi ormoni e si stese accanto al moro.
"Mi vuoi raccontare cosa è successo con Simone?" chiese Christian spezzando il silenzio che si era creato. Si stese sul fianco, appoggiando il gomito sul letto per poi appoggiare la testa sulla mano.
"Ero sovrappensiero, e lui ha iniziato a dire che pensavo a te." iniziò a dire Mattia, e il rossore sulle guance non fece altro che accentuarsi un po' di più. Prese un respiro e continuò il suo racconto. "Io negai, ma lui non voleva sentire ragioni. E quindi decise di mollarmi e lasciarmi da solo." Gli occhi si fecero di nuovo lucidi e una lacrima scese sulla sua guancia, Christian se ne accorse e con il pollice raccolse quella lacrima.
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Come Nelle Favole- Os||Zenzonelli
FanfictionCOMPLETATA Raccolta di One Shot sugli Zenzonelli.