Un mese dopo

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George

Era passato un mese da quella notte. Ora io ed Hanna viviamo nella casa di Gerald.
Viviamo insieme per modo di dire, quei due non ci sono mai, Clay mi evita e l'unica con cui parlo è Drista.
Più il tempo va avanti, più capisco di amare Clay, ma lui sembra non fregarsene, è sempre in giro, e se sta a casa, si chiude in camera.
Lui non mi ama, me ne dovrò fare una ragione.

Dream

Questo mese è stato uno dei più duri di tutta la mia vita. Tra qualche giorno ho la finale e non ho fatto altro che allenarmi, con Sapnap è stata una tortura. Ha fottutamente ragione, ma non voglio incasinare le cose.
"Hey Dream, ti voglio carico per dopo domani mi raccomando"
"Sisi Nick stai tranquillo"

Tornato a casa, mi ritrovo tutti seduti intorno al tavolo. Che sia successo qualcosa...
"Clay siediti"
Poggio il borsone da football e mi siedo.
"Allora io e Gerald volevamo informarvi che settimana prossima ci sposiamo"
Sgranò gli occhi, non ci posso credere, quella non la conosce neanche da 6 mesi e già se la vuole sposare.
"E finito il matrimonio c'è ne andremo un mese in luna di miele, quindi tu e George baderete alla casa e a Drista."
"E in più voglio che da settimana prossima capiate ufficialmente che noi siamo una famiglia, quindi George chiamami pure papà e voi due iniziate a chiamare mamma questa favolosa donna"
"Mi dispiace ma per ora non credo di riuscire a darti questo appellativo, e credo che non ci riuscirò mai, dato che per me non sei nessuno"
"Come prego" cazzo, George lo sta facendo irritare.
"Dici che siamo una famiglia, ma questa è la prima volta che noi due abbiamo una conversazione, quindi non credere che solo perché sposerai mia madre io inizierò a chiamarti papà"
"George cazzo stai zitto!" Perché non chiude quella bocca
"Nono Clay, voglio sentire cos'ha da dire"
"Niente, ho finito, tutto qui." "Bene allora..."

Slap
Uno schiaffo

Bang
Un pugno

Mio padre vorrebbe continuare, ma io riesco a bloccarlo.
Faccio segno a Drista di andare via con George.
"Cosa cazzo ti è preso?"
"Ti ricordo, che a me non si manca di rispetto"
"Questo non ti da il diritto di alzare le mani"
"Come se un ragazzino potesse dirmi cosa fare"
Si libera della mia presa e comincia con la solita rottura.
Mi porta nel suo ufficio.
Parte con le minacce... e faccio questo a quello è questo a quest'altro.
Non presto molta attenzione, ormai le so a memoria le cose che dice ma ad un certo punto, sentendo quelle due parole, sbianco.
George e...
Sesso

"COSA VUOI FARE A GEORGE?!"
"Oh beh sai, l'avrai notato anche tu, è molto effeminato, anche se non fosse gay, sarebbe un ottimo giochino per certi miei amici"
Fa una risatina, nei suoi occhi, il gelo più totale.
"Provaci e vedi che-"
"Che cosa Clay, cosa credi di fare, contro di me sei impotente, e tu sai il mio rapporto con quella feccia di persone, ci metto un secondo a farle sparire."
"Discussione finita, vedi di rimetterti in riga, migliora a scuola, vinci la partita di football, e quella ragazza, Emil-" "Sarah" "Sisi lei, non provare a lasciarla, io e sua madre c'è ne abbiamo messo di impegno per farvi stare assieme, e lei ti ama, quindi vedi di fare il carino con lei. Quella famiglia ci frutterà un bel gruzzoletto"

Esco dal suo ufficio e mi dirigo verso camera di Drista, la vedo in ginocchio che cerca di dare una mano a George.
Mi ricorda nostra madre, lei era sempre così premurosa con noi, c'era sempre quando cadevamo, e ci aiutava a rialzarci, ogni volta sempre più forti. Ha proprio preso tanto da lei, gli occhi, i modi delicati ma affettuosi, la gentilezza, e il suo coraggio.
"Hey Clay, secondo te basta solo un po' di ghiaccio o serve qualcos'altro?"
"Col ghiaccio passerà"
"Io vado a cucinare, aiuti tu George?"
Una parte di me mi dice di scappare, ma l'altra vorrebbe solo confortarlo tra le mie braccia.
Vado in cucina e torno con una borsa del ghiaccio, mi inginocchio davanti a George e delicatamente gli appoggio il ghiaccio sul naso.
"Wow Clay non, non pensavo fossi così delicato"
"Beh sai, quando hai un amico che fa a botte ogni due minuti col ragazzo della tipa che si è appena portato a letto, impari a essere il più delicato possibile per non provocargli ulteriori dolori, e poi anche con Drista. Con lei sono meglio di un chirurgo, neanche il mio tocco sente"
George emette una risatina tenera e calda, mi si scalda il cuore. Sono quelle risatine così materne, piene d'amore, quelle che la mamma ti rivolge ogni volta che ti vede festeggiare solo perché lei ha detto di essere fiera di te.
Sento una lacrima scorrere sulla mia guancia.
"Clay tut- tutto bene, ti fa male qualcosa?"
"No, non preoccuparti, non è niente."

~Your dress~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora