Spiegazioni

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Dream

George si siede sul letto di fianco a me.
"Te la senti?"
"Si...       in realtà no, ma meglio se dico tutto ora è poi smetto di pensarci"
"Hey prenditi il tuo tempo, tranquillo."

George

Cazzo, e ora che faccio, non posso dirgli che è stato suo padre a "vendermi".
"Ecco beh, Mathew mi ispirava, volevo conoscerlo solamente, ma lui si è rivelato ciò che è."
"E non ti ha dato nessun tipo di motivazione o roba del genere?"
Comincio a sudar freddo, e Clay sembra accorgersene perché mi guarda storto.
"George" il suo sguardo si è congelato
Cazzo
"C-Clay, potresti portarmi un bicchier d'acqua?"
Non risponde, si alza immediatamente e va in cucina.
Devo ordinare le idee e mettere giù un discorso, prima o poi lo scoprirà, meglio che glielo dica io.

Clay torna, sospiro.

"Ecco, ti ricordi quando mi ha minacciato: anche se scappavo lui sapeva chi chiamare e bla bla bla" annuisce " ecco, Matthew non era lì per caso, e non ha scelto me di sua spontanea volontà"
Clay ha una faccia confusa, molto confusa e lo capisco.
"Diciamo che è stato ingaggiato per stuprarmi se vogliamo metterla così" abbasso la testa e faccio una risatina nervosa.
"Chi?"

"Chi-chi c-che cosa?"
"Chi l'avrebbe ingaggiato?"
"Ecco..." cerco di prendere tempo, più tempo possibile.

"CHI CAZZO L'HA INGAGGIATO"
Odio, puro odio riflesso nei suoi occhi.
"Tuo, tuo p-padre"

Silenzio... solo quello è rimasto, e pian piano la rabbia negli occhi di Clay si amplifica.
Esce dalla stanza sbattendo la porta.

Dream

Oh ora mi sente, ora mi sente quel brutto bastardo, ha seriamente superato il limite.

Vado in salotto, prendo il telefono e digito il contatto.
"Pronto"
"Come hai potuto"
"Clay, complimenti per la partita, ma ora devo andare"
"Col cazzo, ora tu mi spieghi tutto"
"Ovvero?"
"Matthew"
Silenzio, si è zittito
Una risata sadica emessa dal mio telefono, mi fa gelare il sangue.
"Oh allora hai salvato il tuo prezioso George, quanto mi dispiace per Matthew, si sarebbe potuto divertire"
"Ora mi ascolti bene, non osare toccare di nuovo George, tre anni fa non sono riuscito a fermarti, ma ora sono cambiato, e non ti lascio portar via anche lui."
"Oh davvero, tu cambiato, eppure mi sembri sempre il Clay di una volta. Sempre con pensieri surreali, con progetti più grandi di lui, con la speranza di salvare le persone che ama, però forse è vero, su una cosa sei cambiato, forse ora hai la consapevolezza di non riuscire a salvare proprio nessuno"
"Ti sbagli, ho fatto un errore, non si ripeterà più"
"Oh certo, l'avevi detto pure per tua madre, ma guarda guarda, ora è bella che schiattata"
Senza rendermene conto, delle lacrime iniziano a rigarmi le guance.
"Sai una cosa, hai ragione, neanche lontanamente avrei potuto salvare la mamma, ma con George è diverso. So che con lui sarà diverso"
"E chi ti dice che lui vuole te come principe azzurro"
"Infatti magari non mi vuole, ma non mi interessa, io in qualche modo lo terrò con me, costi quel che costi"
"Voglio ricordarti solo una cosa, se mai voi dovreste mettervi assieme, preparati a rivederlo solo nella foto sulla lapide."
Attacco. Sono nei casini

...

Passa un'oretta circa e decido di tornare da George. Entro in stanza e appena mi vede abbassa la testa.
"Tutto ok?"
"Beh.... ora ti faccio schifo non è vero?"
Spalanco gli occhi, seriamente mi sta chiedendo una cosa del genere.
Inizio a ridere, ma poco a poco vedendo delle lacrime scorrere sul suo viso mi pietrifico.
"H-hey hey non, non piangere, tu non mi fai per niente schifo anzi"
"E allora, per-perché stai ridendo" si strofina gli occhi rossi
"Perché, ecco, mi faceva ridere il fatto che tu mi chiedessi una cosa del genere, dopo ciò che è successo voglio più che mai tenerti al sicuro, non riusciresti mai a disgustarmi"

~Your dress~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora