~Your dress~

Piccolo segreto

George

Finito il matrimonio io e Wilbur ci dirigiamo verso casa, starà qua per 4 giorni, e devo sfruttare al meglio il tempo a disposizione, non lo vedo da 6 mesi, e ci rivedremo solo quest'estate.

Il primo giorno l'abbiamo passato molto tranquillamente, siamo andati in città a fare un giro e poi maratona di film tutta la notte.

Oggi ci siamo svegliati tardi, Hanna e Gerard sono partite ieri mattina presto, Drista è dal suo fidanzato e Clay è dalla troia.
"Allora che si fa di bello oggi" chiede Will sfregiandosi gli occhi.
"Boh, non ho molta voglia di uscire, c'è pure brutto tempo, che ne dici se parliamo un po', non lo facciamo da molto"
"Effettivamente una seduta dallo psicologo ti servirebbe" ridacchia andando in cucina a preparare il caffè.
Sospiro "già"

"In università non succede mai un cazzo, le cose interessanti le sai, con Niki tutto normale" beve un sorso del suo caffè, poi lo posa e si siede di fianco a me "qui quello che deve parlare sei tu"
"Lo so Will" dico un po' scocciato
"Hey, tranquillo, dimmi tutto con tranquillità, sono o no il tuo amato fratellone"
Ridiamo, e lui apre le braccia. Mi fiondo addosso a lui, "si lo sei"
"Bene allora rilassati e raccontami"

"Beh allora, te la faccio breve: quei due bastardi si sono sposati, io mi sono avvicinato a Clay, e anche lui più o meno. Passa un mese e tutto normale. La nostra scuola gioca la finale di football, e io insieme a Karl andiamo a vederla.
C'era un ragazzo molto carino, e beh ecco..." prendo un respiro profondo "questo ragazzo mi ha detto di raggiungerlo negli spogliatoi finita la partita e h-ha provato a stuprarmi" inizio a tremare "avevo paura Will" lui viene verso di me abbracciandomi "poi però è arrivato Clay, a cominciato a prendere a pugni Matthew. Mi ha portato a casa e mi ha fatto calmare" faccio un lunga pausa.
"Poi, visto il momento, ho provato a baciarlo e lui, mi ha tirato un pugno. In quel momento ero fuori di me... Will gli ho detto le peggiori cose, sono un-uno stronzo"
Piango ancora di più e Will mi stringe accarezzandomi la testa e provando a calmarmi.

"George sta tranquillo, va tutto bene, andrà tutto bene, stanne certo"
"E tu come fai a saperlo" gli urlo contro
"George, non sono così stupido, e lo sguardo che Clay ci lanciava l'altro giorno erano molto esplicito"
"Anche se fosse, lui sta con Sarah"
"E pensi veramente che a lui interessi Sarah"
"Beh, in realtà a portato me sulla sua moto" dico in un sibilo
"Ecco vedi, non devi aver paura, appena torna vi chiarite"
"Grazie veramente" non so come farei senza di lui.

I due passarono altri tre giorni pieni di divertimento, era da tempo che non si vedevano e non volevano sprecare nemmeno un secondo.

Intanto Clay stava soffrendo le pene dell'inferno, costretto a vivere per una settimana intera con quella rompi coglioni. Voleva George, voleva sapere cosa stavano facendo quei due, voleva uscire, ma quella non gli lasciava fare nemmeno quello, ma più di tutto, più di qualsiasi altra cosa, voleva risentire le morbide labbra di George sulle sue.

Passarono in fretta i giorni per George e Wilbur. La quinta mattina i due si svegliarono e andarono all'aeroporto, e per tutto il tragitto in taxi, George dovette reprimere le lacrime che minacciavano di uscire copiose dai suoi occhi.
Il volo di Wilbur stava per partire, quando però George si lascio andare stringendo la felpa dell'amico.
Appena si calmò un attimo, i due si salutarono per bene e Wilbur partì.

Dream

Pensavo che stare lontano da casa mi avrebbe aiutato, ma sta solo peggiorando la situazione, mannaggia a te Nick e alle tue due settimane al mare con Karl.
L'unico momento di pace è a scuola, dove quella gatta morta si scolla un po', ma in realtà neanche a scuola riesco a darmi pace.
George, il mio unico pensiero. Ha deciso di saltare una settimana per stare a casa con Wilbur, e questa cosa non mi va giù. So che non si vedono da tanto, e Wilbur è importante per lui, ma anche solo vederlo a scuola mi avrebbe migliorato la giornata.