Capitolo 17

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Capitolo spicy!
Niente minorenni, se siete sensibili non leggete!
🌶️🔞🔞

Una volta nella camera da letto nemmeno il tempo di girarmi verso di lui che sentivo il suo petto premersi contro il mio corpo.
"Questa vestaglia non è tua, vero?"
"No..."
"È sua?"
Annuì, mentre mi faceva queste domande le sue mani accarezzavano tutto il mio corpo. Il suo tocco era delicato, seguiva meticolosamente ogni curva ed ogni forma, sembrava prendere le cose con più calma. Era difficile concentrarmi nelle risposte, o prendere le domande sul serio.
Si avvicinò al mio collo, potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle e dei baci che la accarezzavano. Era tenero e avvolgente, ma proprio quando iniziai a rilassarmi sotto le sue cure ecco il tocco della sua mano strisciare tra le mie gambe e accarezzarmi l'interno coscia. Sapevo dove sarebbe andata.
Cosa era successo al Kakashi risoluto, pacato e quieto?
Intanto mi lasciò dei segni sul collo che sarebbero stati una firma al suo capolavoro prossimo, iniziai a vacillare, la sua mano tra le mie gambe era sempre più vicina a ciò che cercava e l'altra mano mi afferrò il collo ma scivolò verso la bocca. Accarezzò le labbra con il pollice e poi due dita mi suggerirono di aprire la bocca, così feci, continuò ad accompagnare il gesto con armonia, ed ecco che prosegui stuzzicando la mia lingua.
Si allontanò sussurando al mio orecchio, comunque accarezzando la mia schiena.
"Perchè non ci siamo baciati?"
Sorrisi e guardai le sue labbra e i suoi occhi.
Mi concentrai sul neo che aveva vicino la bocca e sui suoi occhi che tanto adoravo guardare.
"Lo abbiamo fatto adesso"
"Non è lo stesso."
Restai in silenzio, come immaginavo sembrava rattristato da quello che era successo. Impassibile eppure aveva sempre notato tutto.
Prese una sedia e la mise davanti al letto, quindi davanti a me. Si sedette e con calma si tolse la fascetta da ninja.
"Questo è desiderio, quel bacio sarebbe stato amore"
Feci qualche passo verso di lui, ero infreddolita ma sicura di quello che stavo per dire.
"E te quel bacio lo volevi?"
Non rispose, le sue iridi erano fisse nelle mie. Il mio viso non esprimeva nessuna emozione particolare, d'altronde nemmeno io avrei saputo rispondere ad una domande del genere. Entrambi decidemmo di ignorare la domanda e proseguire verso la strada proibita che avremmo dovuto evitare.
Ognuno cercava conforto nell'altro per qualcosa che non era successo.
"Hai detto che quella non è tua"
Il discorso era chiuso, continuammo a stuzzicarci cercando di non pensare più a quello che era uscito fuori.
Risposi in modo affermativo aspettando impaziente. Io ero davanti a lui, con i capelli ancora umidi, dei segni rossi sul collo ma un grande peso sul petto che cercavo di ignorare. Kakashi invece mi osservava, il suo sguardo era quello di chi sapeva benissimo dove voleva andare a parare.
"Allora toglila."
Sgranai gli occhi, una parte di me sapeva benissimo che me lo avrebbe chiesto, ma la parte di me che ancora vedeva in Kakashi una figura gentile e riservata. In quel momento realizzai che una persona non ha mai una faccia sola.
Davanti non avevo un'adolescente, ne un bambino, bensì un uomo sicuro di quello che voleva e pronto a prenderselo.
Sorrisi alla sua richiesta, occhi lussuriosi e fissi su di lui. E allontanai ogni altro pensiero. Vedevo che gli piaceva quello che aveva davanti, e ciò mi faceva sentire affascinante e sicura di me.
"Sensei, per lei questo ed altro"
Sapevo non si sarebbe aspettato un appellativo simile da me, ma sapevo anche che non gli sarebbe dispiaciuto.
Feci scivolare il tessuto morbido e leggero lungo il mio corpo snello accarezzando le mie forme più attraenti.
La sua eccitazione era tanto evidente quanto la mia, aveva davanti una donna sicura del suo aspetto, audace e più affascinante di quello che avrebbe mai potuto desiderare.

"... Per lei questo ed altro"
Il suo sorriso seguito dal gesto a malapena visibile ma che la scopriva totalmente mi aveva lasciato senza fiato. Era difficile contenermi e continuare a fare la parte senza saltarle addosso. Fortunatamente i miei pensieri si focalizzano su ciò che vedevo e non più su cosa sentivo.
Guardai ogni angolo del suo corpo, ogni cicatrice ed ogni neo, una donna talmente bella che stentavo a crede che si fosse realmente spogliata per me.
Si mosse silenziosamente avvicinandosi come una pantera, si sedette proprio sopra alle mie gambe mentre mosse leggermente il bacino sulla mia erezione che stava diventando dolorosa.
Un gemito rauco a denti stretti uscì dalla mia bocca alla sua piccola tentazione, sapeva quello che stava facendo. Mi prese la felpa alzandola leggermente cercando di toglierla, continuai a guardarla mentre toglievo l'indumento.
"Sei bellissima"
Affondai il viso nel suo petto, era morbido e caldo. Era piacevole sentire il battito del suo cuore che andava a tempo con il mio. Avvolgerla tra le mie braccia non era nemmeno troppo difficile.
Morsi la pelle sopra la clavicola sentono come cercava di trattenere il tono della sua voce. Era terribilmente provocante il suo tentativo di autocontrollo. Volevo vedere di più, altre espressioni, volevo sentirla gridare il mio nome, volevo vederla sotto di me mentre mi prega di darle ciò che vuole.

The Copy And The Otom NinjaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora