4 Capitolo - Tate

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Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato trovare qualcuno con la quale condividere qualsiasi cosa come ad esempio, una brutta figura fatta in pubblico , o un genere musicale. Non lo sapevo finché non ho conosciuto lei.

Non amavo la scuola ma non perché non mi piacesse studiare , ma perché dovevo sopportare ogni giorno tanti insulti da parte dei miei compagni di classe . La mia situazione economica non mi era per niente d'aiuto , così iniziai a lavorare ancor prima di terminare la scuola.

<<Tate , Piccola mia , non puoi lavorare , se ti scoprono sono guai>> .

La nonna si preoccupava continuamente per me , mentre io ero preoccupata per lei e per la sua salute . Le medicine erano costose e a volte non riuscivamo neanche a comprarle.

Sono stata affidata a lei all'età di un anno, i miei ebbero un incidente e quando arrivarono i soccorsi era già troppo tardi . Sinceramente non li ricordo , ero troppo piccola e per me la nonna è sempre stata la mia unica famiglia .

<<Nonna , ti prometto che non mi farò beccare>> .

La vita era stata dura con me , mi aveva fatto perdere i genitori , non avevo soldi , e non avevo amici perché tutti si prendevano gioco di me e mi usavano solo per i loro tornaconti.

I ragazzi non si avvicinavano a me solo perché avevano paura di essere presi di mira. Ricordo che, al liceo, stavo conoscendo un ragazzo e dopo qualche giorno da quando ci eravamo incontrati mi disse che non ero il suo tipo. Era stato preso in giro dai suoi "amici" perché stava uscendo con una ragazza come me.

All'inizio lavorare non era un problema, riuscivo ad organizzarmi bene con gli orari lavorativi e quelli scolastici e facevo tanti lavori part time. Prima come cameriera in un bar , poi lavapiatti al ristorante , poi come cassiera ai market .

Oltre a rendere felice la nonna , avevo anche un'altra passione , quella per il disegno e la pittura.

Amavo dipingere , mi faceva sentire libera ma purtroppo non avevo fondi necessari per intraprendere questo tipo di studi e dovetti abbandonare il mio sogno.

Avevo finalmente finito quell'incubo chiamato scuola , così iniziai a cercare un posto fisso che mi avrebbe aiutata economicamente .

Purtroppo non tutti erano disposti a prendermi , non ero brava con le lingue straniere e questo mi penalizzava moltissimo ma non potevo nemmeno prendere lezioni private .

"Forza Tate , sei forte" .

Mi ripetevo queste parole ogni giorno , mi guardavo allo specchio e fingendo un mega sorriso , andavo avanti.

Non volevo mostrare a nessuno quel mio lato, volevo essere quel tipo di persona che porta il sole dove c'è pioggia , quella che porta luce dove c'è buio , quella che porta il sorriso a chi magari non è più capace di sorridere.

<<Nonna, oggi farò un po' tardi perché vorrei dare un'occhiata a qualche annuncio in cui cercano personale, mi raccomando non ti preoccupare e cerca di rispettare i pasti>> le diedi un bacio sulla guancia e uscii di casa .

Ero pronta a trovare un buon lavoro, volevo ricominciare con il disegno e volevo anche comprare dei vestiti nuovi , a causa dello stress avevo perso peso e i vestiti che avevo ormai da anni , non entravano più.

Feci partire la playlist di musica che avevo salvato sul mio cellulare e mi infilai le cuffie.

Da qualche mese i BDS, un gruppo di sette ragazzi , avevano pubblicato diversi album. Li reputo dei ragazzi molto talentuosi e dei veri artisti. E uno in particolare catturò la mia attenzione .

It's never too late to start over. { Min Yoongi , Jin }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora