7 capitolo - Soomin

18 3 0
                                    

La telefonata di Tate mi aveva preoccupata abbastanza da dimenticare pure la giacca , ma poco importava , lei aveva bisogno di me. Scesi di corsa le scale e quando la vidi era in lacrime, in preda al panico .

<<Hey , Hey , che succede? >> non rispose , continuava a tremare e quando arrivò il taxi mi afferrò la mano e salimmo di corsa .

<<Ci porti all'ospedale!!>> anche la sua voce tramava .

<<Cosa ? Ospedale ? Perché ? >>.

Non mi diede retta , era troppo preoccupata . Mi stava tenendo ancora la mano , forse cercava sicurezza o forse aveva paura .

Rimasi per un po' a fissarla , tremava , nei suoi occhi non c'era più nessuna luce se non preoccupazione . Pensai che sarebbe stato meglio avvisare Chris dell'accaduto , così le suggerii di chiamarlo.

<<Pronto .. Chris ?? >> provò a contattarlo ma cadeva continuamente la linea. Forse la sua rete non funzionava bene , così provai con il mio.

Infilai la mano sul taschino della camicia e presi il telefono .

<<Pronto Chris , Chris mi senti ? Sono Soomin , io e Tate stiamo andando in ospedale ! Ti richiamo dopo !>> non spiegai nulla , prima perché non conoscevo il motivo e poi perché sapevo dell'importante appuntamento e non volevo farlo preoccupare più di tanto.

L'ospedale non era lontano ma il traffico era infernale. Bus scolastici, altri taxi , macchine che continuavano a suonare per la fretta. Più stavamo fermi e più l'ansia di Tate cresceva .

<<Hey , cos'è successo ? Ti va di parlarne?>> dovevo distrarla in qualche modo e dovevo capire.

Continuava a singhiozzare nonostante avesse smesso di piangere e la cosa mi spezzò il cuore, non volevo che perdesse il suo splendido sorriso. Rimasi in attesa finché non si sentì pronta a parlare.

Non volevo interferire nella vita degli altri e manche chiedere , perché poi avrebbero chiesto della mia vita e quella era abbastanza incasinata . Non volevo raccontare a nessuno di mio padre , delle sue regole , del fatto che mi avesse sbattuta fuori casa solo perché stavo andando ad una puntamento con un ragazzo che non era Kim Namjoon.

In quel preciso istante Tate interruppe il silenzio e inizio a parlare.

<< Io .. vivo con mia nonna. Vivo con lei da 22 anni, i miei sono morti quando avevo un anno. La nonna non sta molto bene ma non è mai finita in ospedale, per questo sono così preoccupata.>> non avevo idea che Tate abitasse con la nonna, pensavo avesse una famiglia felice dato che era sempre così sorridente, ma avevo capito una cosa , che a volte l'apparenza inganna.

Sicuramente,  nonostante avesse solo lei, aveva ricevuto dell'amore sincero . Amore che io non avevo mai ricevuto da parte dei miei e che venivo praticamente usata per realizzare i loro sogni .

Ripensai i miei in quel momento , quelli che mi avevano messa al mondo ma non mi avevano più contattata nemmeno per sapere se fossi ancora viva o meno. Mi avevano esclusa dalla loro vita , come se non fossi mai esistita .

<<Tate, mi dispiace per i tuoi genitori ma vuoi sapere una cosa , io ne avevo due ma non ricordo nemmeno un'uscita con loro , perché non c'è mai stata . Uscivamo solo per il mio compleanno e andava a finire che se ne stavano tutto il tempo al telefono per lavoro. I miei mi hanno fatto vivere nel lusso, mi hanno fatto frequentare scuole prestigiose e io ero una studentessa modello , e guarda dove sono finita ? A fare la cameriera , e sai perché? Perché mio padre non voleva una figlia da amare, da coccolare , da crescere , da portare all'altare. Voleva una macchina per fare soldi >> mi stavo finalmente sfogando con qualcuno , anche se in parte , mi stavo aprendo di nuovo con qualcuno.

Lei mi guardò stupita , come se anche lei si aspettasse che la mia vita era sempre stata tutta rose e fiori.

Rimanemmo in silenzio per l'intero tragitto , un silenzio pieno di preoccupazioni ed ansie.

Dopo una trentina di minuti arrivammo finalmente a destinazione . Tate aprii lo sportello ancora prima che il taxi si fermasse e corse dentro l'ospedale.

Non avevo contanti con me , così pagai con la carta . Per fortuna avevo salvato tutto sul cellulare .

"La Mia salvezza" .

Scesi dalla macchina e mi avvicinai alla panchina più vicina , non volevo entrare . Non volevo essere invadente , Tate era già stata abbastanza sincera e si era aperta con me , piano piano ci saremmo avvicinate forse ma non mi sembrava il caso di andare dentro e sapere i fatti suoi e della nonna.

Tutta quella corsa mi aveva messo sete , mi avvicinai al distributore e presi un The ghiacciato .

<<Hey Soomin ! >> Chris era finalmente arrivato e mi sentii sollevata nel vederlo , finalmente un volto familiare e soprattutto qualcuno che mi avrebbe fatto compagnia . Odiavo gli ospedali , mi mettevano paura .

<<Allora ? Che succede ? >> mi chiese .

Spiegai la situazione della nonna di Tate a Chris e quando finii , fummo interrotti dalla sua chiamata .

<<Pronto Soomin ! Hai visto uscire la nonna ? >> come facevo a riconoscere la nonna se non l'avevo mai vista?

<<Non so che che aspetto abbia tua nonna , ma non ho visto passare nessuna signora , quindi credo che sia ancore dentro ! >> mi guardai in giro , ma di lei nessuna traccia .

<<Hai una foto ? Mandamela>> mi inviò la sua foto e rimasi davanti l'ingresso con Chris nel caso sarebbe uscita prima della nipote.

Tate era disperata , continuavo a sentire il suo respiro affannato , probabilmente correva di qua e di là per chiedere in giro della nonna .

<<Scusi la signora che è arrivata poco fa , dov'e ? Ma l'ha vista uscire ? >> chiedeva un po' a tutti in giro , continuando a tenermi in linea nel caso l'avesse trovata o se si sarebbe presenta all'ingresso.

Riprese fiato più , era sfinita e stavo per raggiungerla ma fui bloccata quando sentii un urlo assurdo che mi fece allontanare il cellulare dall' orecchio.

<<Nonna ???>

Chiuse la chiamata e mi inviò un messaggio veloce.

"L'ho trovata".

Guardo Chris ancora stordita dall'urlo e mi avvinai ancora di più a lui.

<<Fa davvero freddo oggi ! >> dissi mentre mi abbracciavo per riscaldarmi un po' .

Era quel tipo di ragazzo che si prendeva cura delle persone al quale voleva un mondo di bene e con me era lo stesso . Prese la sua giacca e l'appoggiò sulle mie spalle .

<<Non dovresti uscire così , ti ammalerai >> sembrava arrabbiato ma poi il suo sguardo si ammorbidì.

<<Sono uscita di fretta , dovevi sentire Tate , era in preda al panico. Comunque grazie mille >> gli rivolsi un sorriso .

Ero davvero grata a quel ragazzo, mi aveva aiutato moltissime volte .

Tate stava perdendo un bel po di tempo, forse stava firmando dei documenti o stava prendono delle medicine. Io e Chris ci avvicinammo alla macchina e aspettammo il suo ritorno insieme.

It's never too late to start over. { Min Yoongi , Jin }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora