3 - Una nuova vita

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Appena aprii gli occhi capii subito che qualcosa era cambiato

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Appena aprii gli occhi capii subito che qualcosa era cambiato.

Non ero più infilzata al ramo, ma ero circondata da fiori bianchi. Avevano un profumo forte e delicato allo stesso.

Mi misi lentamente a sedere e cercai di fare il punto della situazione.

Qualcosa non andava. Non sentivo più la magia dell'incantesimo del sonno, e nemmeno la mamma. Non era questa la sensazione che provavo quando mi risvegliavo dal sonno.

Mi alzai in piedi e qualcosa cadde a terra.

Mi chinai per raccoglierlo.

Era un ciondolo, il suo ciondolo.

Non era niente di che, una pietra trasparente legata con un cordino di cuoio per formare una collana. Diceva sempre che era per quello che mi aveva chiamata Hati.

Per quelli che non lo sanno, Hati è un lupo della mitologia nordica che rincorre la luna. Quelle pietre erano chiamate volgarmente pietra di luna, e diceva che quando era incinta e io facevo i salti mortali nella sua pancia, ogni volta che la indossavo io mio calmavo.

Ma perché era lì?

La risposta arrivò subito, guardando i fiori bianchi intorno a me.

Erano gigli, i miei preferiti, ed erano zuppi di magia.

Era una tomba, la mia tomba.

Con il tempo capii che credeva fossi morta. Quello doveva essere il mio giaciglio.

L'ipotesi che acquisì più senso fu quella che la mia morte e la magia nera che avevo rilasciato avevano in qualche modo influito sull'incantesimo del sonno, e mi ero svegliata nel ventunesimo secolo.

I primi due anni li passai ad adattarmi in questo strano mondo, ma co la luna piena diventavo incontrollabile e facevo una strage dopo l'altra.

Questo cominciò ad attirare l'attenzione di molte persone, così decisi di farmi aiutare.

Mi imbattei per caso in un branco, la Luna Crescente, e il loro Alpha, Andrea, mi aiutò molto a gestire la rabbia, e dopo un anno passato con loro imparai anche a nutrirmi prevalentemente di animali.

Certo, avevo ancora bisogno del sangue umano nei periodi di luna piena, ma imparai a non uccidere nessuno e ad usare la magia per cancellare la memoria delle vittime, in alternativa alla compulsione.

Ma ovviamente non imparai solo quello.

Un anno a New Orleans e mi rimisi in pari con tutto.

Dahlia che aveva provato ad uccidere Hope, la mamma che l'aveva uccisa spezzando definitivamente l'incantesimo del sonno. Klaus che aveva avuto una figlia come me, un Triibrido. Il Vuoto. La conferma che mia madre mi riteneva morta, e che si era rifatta una vita, con una lupa, Keelin.

Perciò lei era felice anche senza di me, ormai aveva voltato pagina, ed era tempo che anch'io facessi lo stesso.

Cominciai quindi a vagare per il mondo soprannaturale, visitando branchi e congreghe, e piano piano passò un altro anno.

Durante i miei vagabondaggi però mi fu chiara una cosa. Quando sei una ragazzina di quattordici anni di origini sconosciute, con un potere straordinario e un nome fuori dal comune, attiri su di te attenzioni indesiderate.

Capii allora che Hati doveva sparire per sempre.

Mi trovai un nuovo nome, un cognome, una storia familiare che spiegasse l'assenza dei miei genitori, e decisi di assumere l'identità di strega, creando un braccialetto che occultasse la mia parte di lupo e quella di vampiro.

Ero Jane Brooks, mio padre era uno sciamano e mia madre una strega. Una notte furono massacrati da un vampiro, io mi salvai per miracolo perché ero a dormire da un'amica. Da allora vagavo alla ricerca degli assassini dei miei genitori.

Così iniziò la mia vita di vagabondaggio da una congrega all'altra, finché non acquisii il pieno controllo di tutte le mie capacità da Triibrido, e uno sciamano della congrega dove ero ospite, Oscar Tyler, mi offrì di farmi entrare nel liceo in cui lui era professore di scienze, il Liceo di Mystic Falls.

All'inizio non volevo, ma che altro potevo fare? Andrea e i miei zii Klaus ed Elijah erano morti, la mamma aveva una nuova vita ormai. A me non rimaneva più niente.

Così decisi di accettare la proposta. Ed eccomi qua.

Mi chiamo Jane Brooks, ho quindici anni e oggi è il mio primo giorno di scuola.

Il primo giorno della mia nuova vita.

L'altra Mikaelson - Niente rimane sepoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora