4 - Gli studenti del Collegio Salvatore

568 17 1
                                    

La campanella suonò e varcai la porta d'ingresso

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

La campanella suonò e varcai la porta d'ingresso.

C'era già troppa confusione per i miei gusti. Tutti quegli adolescenti che si abbracciavano, si baciavano, si salutavano. Ma dove ero finita? Che diavolo mi era saltato in mente? Andai subito verso la porta, ma qualcuno mi afferrò per un braccio e mi fece voltare.

Mi ritrovai davanti ad Oscar. Grandioso.

"Già ti dilegui?".

"Sai," gli dissi liberando il braccio "non me ne intendo molto, ma credo che farsi vedere con un professore il primo giorno di scuola non sia esattamente il massimo".

"Adesso eludi le mie domande?" chiese alzando un sopracciglio.

Mi guardai intorno e appena fui sicura che nessuno ci stesse prestando attenzione, sussurrai: "Sai, non è esattamente il mio posto. Insomma... che cavolo ci faccio io qui?".

Non era una vera e propria domanda, ma lui rispose ugualmente: "Fai quello che fanno i normali adolescenti: vai a scuola".

"Sì, beh, io non sono una normale adolescente" puntualizzai.

"Nessun adolescente è normale. E ora fila in classe. Non vorrai fare tardi il tuo primo giorno, vero?".

Non potei fare altro che essere d'accordo con lui, così sbuffai e mi incamminai verso l'aula di storia.

Ci misi un po' a trovarla, e quando entrai i corridoi erano praticamente deserti.

"Scusi il ritardo" dissi chiudendomi la porta alle spalle.

"Oh, nessun problema" mi rispose il professore.

Sembrava gentile. Avrà avuto non più di trentacinque anni, la barba rasata e la mascella squadrata. Era vestito in maniera semplice: una camicia verdolina e un paio di jeans.

"Tu devi essere la ragazza nuova" disse.

Io annuii.

Mi fece cenno di sedere e andai in un banco vuoto in ultima fila.

"Bene" disse "come tutti sapete, oggi e per una settimana, saranno ospiti qui da noi alcuni alunni di rappresentanza del Collegio Salvatore" subito si diffusero mormorii in tutta la classe.

Oscar aveva ragione, tra le due scuole non correva affatto buon sangue.

"Ragazzi, vi prego" li richiamò il professore. "Saranno qui a breve, e perciò vorrei sfruttare questo tempo per far presentare la vostra nuova compagna di classe".

Tutti gli occhi si puntarono subito su di me. Fantastico, al centro dell'attenzione, proprio come piaceva a me.

Mi alzai in piedi.

"Ciao a tutti, io sono Jane".

Mi rimisi a sedere.

Alcuni fecero un cenno di assenso, altri mi salutarono, altri ancora se ne fregarono.

L'altra Mikaelson - Niente rimane sepoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora