14 - Ricordi parte 3

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La mamma stava riordinando le pozioni di zia Dahlia mentre lei era andata nel villaggio vicino a prendere qualcosa da mangiare e ci aveva confinate in casa

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La mamma stava riordinando le pozioni di zia Dahlia mentre lei era andata nel villaggio vicino a prendere qualcosa da mangiare e ci aveva confinate in casa.

Continuava a massaggiarsi la pancia, che negli ultimi tempi era diventata sempre più grossa. Avevo due ipotesi a riguardo. Primo, aveva mangiato troppo. Secondo, qualcuno stava piano piano crescendo dentro di lei.

Ma a parte quello, ero in fermento. Tra meno di una luna avrei compiuto sei anni, ero felicissima.

"Ti aiuto?" proposi alla mamma.

Mi ero stufata di giocare con i soldatini di legno che mi avevo regalato papà.

Lui era nella stanza accanto che dormiva, lo sentivo russare.

Sorrisi a quel pensiero. Mi piaceva poter sentire cose che altri non potevano, mi faceva sentire più forte, in qualche modo.

"A che pensi lupetta?" chiese la mamma sedendosi accanto a me e rigirandosi tra le mani una dei miei soldatini.

Io le fissai la pancia, e poi sentii una sensazione strana, alla mia pancia, e lei se la toccò sorridendo.

O mio Dio!

"Mamma!" esclamai abbracciandola di slancio.

"Hati, che succede piccola mia?" chiese stringendomi a lei.

Io nascosi il mio viso nei suoi capelli biondi.

Avevo sempre pensato che il sole l'avesse baciata quando era appena nata, e per questo aveva i capelli come il sole e gli occhi come il cielo.

"Avrò un fratellino!" esclamai piena di gioia.

Un fratellino!

Lei mi scostò i capelli dal viso, che ormai erano lunghi fino alle spalle.

"Come lo sai? Te lo ha detto papà?".

Un secondo, papà lo sapeva?

Scossi la testa. Non sapevo spiegarlo. Lo sentivo. Forse era per il legame che avevo con lei, ma io sentivo, percepivo che era incinta.

"No, lo so" risposi semplicemente.

"Ok" disse. "Vuoi sentire?" chiese mettendomi una mano sul suo ventre.

Lo sentii scalciare. Era una sensazione bellissima.

"Sentito? Ma non devi dirlo assolutamente a zia Dahlia, d'accordo? Voglio farle una sorpresa. Che ne dici?".

Una sorpresa! Che bella idea, la zia ne sarebbe stata entusiasta.

Annuii in risposta, più felice che mai.

Il bambino scalciò di nuovo.

"Ciao fratellino" sussurrai alla pancia, accarezzandola delicatamente.

"O sorellina" disse la mamma.

Sorellina? Ma lei non lo sentiva che era un maschio? Eppure era nella sua pancia.

"No, fratellino. È un maschio. Non lo senti?".

"Sentire?... Tu lo senti?" chiese stupita.

"Sì, come noi" dissi indicando me e lei.

Lo percepivo come percepivo il legame tra me e lei. Anche lui sarebbe stato legato a noi?

"Anche lui sarà baciato dal sole come me e te?" continuai.

Almeno quello lo sapeva, o no?

"Spero di sì" rispose sorridendomi.

"Lo possiamo chiamare Sole? Ti prego" implorai.

"Che ne dici di Skoll?" propose invece.

Annuii entusiasta.

Il lupo che rincorreva il sole. Proprio come nei racconti di mamma. Saremmo stati inseparabili. Io il lupo che rincorreva la luna, lui quello che rincorreva il sole. Avremmo giocato insieme ai soldatini, gli avrei insegnato a disegnare, a distinguere le erbe, s fare quella strana pozione che odorava di rosmarino.

"Hati e Skoll" dissi soprappensiero.

Mi piaceva.

Lei mi baciò la fronte e mi strinse in un abbraccio ancora più forte.

Adoravo quando lo faceva, mi faceva sentire protetta, al sicuro.

"Mamma, secondo te anche lui avrà una voglia a forma di serpente come me e papà?".

Chiedo scusa per il capitolo super corto, prometto che il prossimo sarà più decente.
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo e GRAZIE GRAZIE GRAZIE MILLE per le 1,02 mila visualizzazioni e tutte le stelline. Veramente non credevo sarebbe piaciuta come storia.
GRAZIE!!

Nari

L'altra Mikaelson - Niente rimane sepoltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora