Saga/Gemini × Reader

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È una pessima idea, davvero una pessima idea. Ma come mi è venuto in mente?!
Questi erano i pensieri del cavaliere dei gemelli mentre camminava nervosamente su e giù per la sua casa.
Ok gliel'ho chiesto...ma non pensavo accettasse sul serio! O Athena sono fregato.
Continuava a ripetersi Saga mentre l'ansia s'impadroniva sempre di più della sua mente. Ironico per uno che la mente la manipola. Ma questo sentimento non poteva controllarlo. Non veniva dalla mente, ma dal cuore. Esatto. Si era innamorato. E perdutamente. E l'altro giorno aveva chiesto a colei che l'aveva stregato di uscire. E lei aveva detto sì. Lì per lì la felicità lo pervase ma dopo non molto si rese conto di non sapere minimamente cosa fare. Aveva chiesto aiuto a Milo che non si è rivelato granché d'aiuto, come d'altronde Kanon l'aveva aiutato granché. Ed ecco che si è ritrovato a girovagare per la sua casa in preda all'ansia, quando sentì dei passi. Subito si girò dalla parte dell'entrata da dove vide sbucare una figura leggiadra vestita con un abito azzurro che le arrivava poco sotto le ginocchia. Ai piedi portava dei sandali del colore dell'argento e i capelli c/c erano ordinati e adornati con un frontino del medesimo colore. Il cavaliere d'oro rimase incantato da quella visione.
:-Sei incantevole T/n. Disse il Saint quasi senza pensarci.
:-Grazie Saga, anche a te l'armatura dona molto. Rispose la ragazza arrossendo leggermente e spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
:-Allora...restiamo qui o mi porti in un posto particolare? chiese curiosa la giovane. Saga si avvicinò a lei e le afferrò dolcemente la mano, gesto che fece arrossire entrambi.
:-Vieni con me. E detto questo il cavaliere si avvia con la ragazza al seguito, sempre tenendola per mano. I due camminano fino a ritrovarsi in un immenso prato costellato da fiori bianchi, candidi come  fiocchi di neve. Sopra alla distesa erbosa volano centinaia di lucciole, rischiando la notte.
:-T-ti piace? Chiese ansioso il cavaliere d'oro.
:-È...È...semplicemente...stupendo! Risponde la ragazza con gli occhi pieni di meraviglia persi in quello spettacolo che sembra essere il ritratto di un pittore, anche se nessuna tela farebbe onore a questa meraviglia. Sposta lo sguardo verso Saga notando che i suoi occhi la stanno guardando come se il vero spettacolo fosse lei, e non quel paesaggio fiabesco.
:-Perché guardi me? Non t'interessa la meraviglia che hai intorno? Chiese lei imbarazzata. Il Saint si avvicinò cautamente alla sua figura e la guardò intensamente in quegli occhi c/o che tante emozioni avevano scatenato in lui. Gli posò appena una mano sulla guancia.
:-L'unica meraviglia che vedo...sei tu mia dolce T/n. Pronunciò quelle parole come un sussurro, come una mamma che canta una ninna al figlio. I loro occhi sono ormai incatenati, nessuno dei due riesce a staccarsi dallo sguardo dell'altro. Lentamente si avvicinano, con cautela, come un leone in agguato. I loro volti sono poco distanti fino a quando Saga non attira più a sè il volto della giovane facendo scontrare le loro labbra. Lei ricambia subito quel dolce gesto facendosi più vicina all'uomo che intanto ha posato le mani sui suoi fianchi. Quel bacio si fa subito più passionale quando le loro lingue si scontrano iniziando una tenera danza. Nessuno dei due vorrebbe staccarsi ma l'assenza di ossigeno ve lo impone. Ciò non impedisce alla giovane di buttarsi tra le braccia del cavaliere che subito la stringe a sè.
:-Ti amo Saga. Dice lei poggiando la testa sulla spalla del suo amore.
:-Ti amo Anche io T/n. Risponde l'uomo accarezzando i capelli della fanciulla. E così i due passarono la notte. Si coccolarono sull'erba sussurrandosi dolci parole d'amore che nel silenzio della notte, parevano la più bella melodia mai composta.

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