Aldebaran×Reader

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La battaglia era ormai finita. Sentiva i passi dei cavalieri di bronzo farsi man mano più lontani. Presto sarebbero arrivati alla terza casa. Pur essendo di rango inferiore ci sapevano fare, soprattutto il ragazzino con l'armatura di pegasus. Poteva stare tranquillo, se la sarebbero cavata.
Si sedette sul pavimento della sua casa con la schiena appoggiata a una delle colonne.
:-Il ragazzino ti ha dato filo da torcere, eh Aldebaran? Chiese una voce beffarda.
L'uomo si voltò sorridendo verso la figura: una scintillante armatura argentea le ricopriva il corpo; il volto coperto da una maschera.
:-Bhe un contentino a questi ragazzi bisogna pur darlo, no?
Rispose Aldebaran continuando a sorridere.
:-Non mentire. Il ragazzo ti ha stracciato. Continuò la voce.
:-Mi ha solo spezzato un corno.
:-Perché ti sei arreso in tempo.
Il toro d'oro si alzò avvicinandosi alla figura, che rimase immobile a fissarlo.
:-Parole forti per una sacerdotessa guerriera che si sta rifiutando di combattere.
Benché il tono dell'uomo fosse scherzoso, la ragazza non accennò la minima risata. Incrociò le braccia al petto, assumendo una posizione scocciata.
:-Lo sai cosa penso di questa guerra, Aldebaran.
Il cavaliere d'oro sospirò, accennando un sorriso.
:-Sì lo so. Pensi sia inutile che due fazioni della stessa schiera si scontrino. Ma vedi sono gli ordini di Arles-
:-E non ti pare strano? Il grande sacerdote che ci ordina di ammazzarci a vicenda.
:-T/n sai che non sei l'unica ad avere dei sospetti.
:-Ma sono l'unica che sta facendo qualcosa!
Lo sguardo del toro si indurì un poco.
:-Evitare lo scontro per te è "fare qualcosa?"Perché a me sembra più una chiara dimostrazione di diserzione.
:-Adesso mi dai della disertrice?!
T/n pestò il piede a terra, sebbene il tono irritato con cui aveva precedentemente formulato la frase era già un chiaro indizio della sua alterazione. Tuttavia Aldebaran non si scompose, e poggiò una mano sulla sua spalla.
:-Per me non sei una disertrice, T/n; per me tu sei una dei guerrieri più coraggiosi che il Grande Tempio abbia mai visto. Ma sfortunatamente il tuo coraggio non ti basterà contro Arles.
Egli è più crudele di quanto pensi. Al minimo cenno di disobbedienza...non so neanche io cosa potrebbe farti.
La sacerdotessa guerriera sospirò malinconicamente.
:-So i rischi che corro Aldebaran...ma non ce la faccio a starmene qui con le mani in mano mentre i miei compagni si ammazzano a vicenda! È una cosa che non posso tollerare!
La giovane si tolse la maschera, passando velocemente il polso sugli occhi. Il cavaliere d'oro ne approfittò per posare la mano sulla sua guancia.
:-So bene quanto tutta questa situazione ti faccia soffrire T/n, perciò non ti chiederò di star buona a non far nulla. Ma ti chiedo solo di essere prudente. Se Arles ti considerasse una minaccia ti eliminerebbe seduta stante. E io non riesco a immaginarmi una vita senza di te.
Pronunciò l'ultima frase guardandola negli occhi.
La ragazza allora si buttò tra le braccia dell'uomo stringendolo forte, mentre lui ricambiava la stretta.
:-Scusami Aldebaran. Non volevo farti preoccupare. Neanche io so cosa farei se ti perdessi.
Il custode della seconda casa ridacchiò stringendola di più a sè.
Poi le alzò dolcemente il volto, per assicurarsi che ogni minimo accenno di pianto fosse svanito. Fu sollevato quando sul viso di lei vide solo un raggiante sorriso, e così non resistette alla tentazione di baciare quelle labbra rosse, con la promessa che mai le avrebbe abbandonate.
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Messaggio dell'autrice.
SCUSATE. So che in questi mesi sono stata molto assente ma le idee scarseggiavano o comunque non mi convincevano del tutto.
Questa storia è stata richiesta da The_Melody_Red
Scusa ancora i tempi molto lunghi e spero ti sia piaciuta anche se un po' corta.
Buona serata a tutti.

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