Ikki×reader

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Il sole era rovente. Il terreno scosceso rendeva difficile Il cammino. Ma il terreno impervio non avrebbe arrestato il passo sicuro della ragazza. Era la prima volta che metteva piede su quel terreno aspro, eppure vi camminava come se fosse la sua terra natale. A farla andare avanti un misto di emozioni varie: rabbia, preoccupazione, curiosità. Non quella curiosità piena di meraviglia, che porta i bambini a chiedere perché gli uccelli volano. Quella curiosità che ti soffoca, che ti opprime l'anima. La curiosità di un investigatore che deve risolvere un caso, mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle. E nel puzzle di T/n mancavano molti pezzi.
Dopo imprecisati minuti di cammino arrivò dinanzi una specie di piccola caverna. Per un attimo pensò di lasciar perdere. Niente è nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea. Nemmeno lei. Ma valeva la pena tentare. Al massimo avrebbe ottenuto un no. Entrò decisa nella cavernetta.
:-Finalmente! Ce ne hai messo di tempo!
Come previsto, lui era lì,con l'armatura della fenice a proteggerlo.
Dall'elmo uscivano ciocche blu scuro, così come gli occhi, richiamavano un mare profondo.
:-Con me puoi togliertela  quella maschera, già ti sei innamorata di me.
:-Se ti rifai al mio obbligo di sacerdotessa, ti informo che potrei anche ucciderti ora.
Lui ride, prendendo questa tua frase come una battuta.
:-Non stavo scherzando. Replica fredda la ragazza
Il sorriso del ragazzo si spense, e il suo sguardo divenne serio.
:-Che cosa c'è che non va? Tu eri d'accordo col piano.
:-Ero d'accordo fin quando si trattava d'impossessarsi dell'armatura del sagittario.
:-Il piano è ancora questo.
:-Solo che ora prevede di uccidere i nostri amici e tuo fratello.
:-Sono i tuoi amici. E lui non è più mio fratello.
:-Sì! Sono i miei amici! E una volta erano i nostri amici e tuo fratello. E che tu ci creda o no loro ci tengono ancora a te. Tuo fratello specialmente.
Gli occhi del ragazzo vennero attraversati da un lampo di rabbia.
:-Farebbero meglio a smettere. Per me non significano più nulla. Non esiterò a calpestarli.
Dalle labbra della sacerdotessa uscì un flebile sospiro. Si levò la maschera che imprigionava il suo volto e guardò negli occhi il giovane davanti a lui. Il suo sguardo era sincero e sinceramente preoccupato.
:-Lo sai chi altro tiene a te? Io! E ci tengo così tanto che ho tradito i miei compagni, i miei amici, e la mia dea. Io sarei disposta a tutto per te, perfino a morire. Ma Crystal è vicino a sconfiggere Cigno Nero, e i suoi compagni non ci metteranno molto a sconfiggere gli altri. E ho paura che il cigno non avrà pietà. Io sarei disposta a farmi uccidere, ma non sono pronta a vederti morire.
Le lacrime rigavano le candide guance della giovane. Ikki la guardò premuroso.  Si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò dolcemente.
:-Troverò un modo T/n. Farò in modo che tu non debba assistere alla mia morte, né io alla tua.-la voce scossa da un tremolio leggero-Ma almeno tu mi resterai accanto?
:-Sì. Come sempre. Rispose convinta la sacerdotessa.
Il cavaliere di bronzo sorrise. Non con il suo solito sorriso beffardo, ma Co un sorriso vero, sincero, che lei ricambiò. Presto il giovane si porse in avanti, catturando le labbra dell'altra e dando il via ad un lungo e passionale bacio. Eppure in quel dolce bacio v'era una malinconia nascosta. Quello poteva essere il primo di una lunga serie di baci. E questo loro lo sapevano. Ma sarebbe potuto essere l'ultimo. E sapevano bene anche questo.
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Messaggio dell'autrice
Prima di tutto scusate per l'assenza, ma come ho già detto ho avuto gli esami, come credo anche alcuni di voi, inoltre ho aiutato a guardare i bambini di un campus dove sono stata, e questo lo faccio tutte le mattine; perciò c'era anche un po'di stanchezza. Ma eccomi di nuovo qua con questa nuova fanfiction.
Scusa Esmeralda, ma per ora questa è l'unica storia decente che sono riuscita a tirare fuori.
Buona estate gente.

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