Hades×reader

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Negli Inferi regnava un gran fermento. Le stelle malefiche si erano risvegliate e ciò poteva significare una sola cosa: la guerra santa era in procinto di iniziare.
Tutti gli spettri si stavano preparando per lo scontro imminente, perfino gli dei gemelli, Thanatos e Hypnos, erano in gran fermento, certi che questa volta la vittoria sarebbe stata loro.
Ma gli abitanti dell'oltretomba non erano gli unici ad essere agitati. Anche sulla terra l'anima di una giovane mortale era in agitazione. Non tanto per la guerra santa in sè, ma per il rischio che correva la persona amata. Temeva per la sua vita , benché egli gli avesse ripetuto più volte di non preoccuparsi, lei non ci riusciva. Sentiva dentro di sè che qualcosa sarebbe andato storto. Non riusciva proprio a stare tranquilla. Aveva bisogno di andare da lui. Sapeva che non sarebbe riuscita a dissuaderlo, ma doveva provarci.
Prese la collana col ciondolo rappresentante un melograno, e poi afferrò un ago. Con esso si punse il dito. Dal polpastrello uscì una piccola goccia di sangue. La giovane lasciò cadere la goccia sul ciondolo.
In un attimo la stanza iniziò a girare. Non riusciva più a distinguere i nitidi contorni del letto, del muro o del comodino. Tutto pareva fondersi insieme. I colori si fondevano insieme, dandole un senso di nausea.
Poi vide grigio, solo grigio. O meglio: vide una tinta argentata, lievemente opacizzata.
La ragazza indietreggiò di qualche passo. Davanti a lei si stagliava una specie di cripta, l'entrata semichiusa.
Si avvicinò piano ad essa, ma una voce arrestò i suoi movimenti.
:-Ti diedi quella collana dicendoti di usarla solo in caso di estrema necessità, specialmente in un periodo così complicato.
La ragazza sospirò. Non c'era motivo di avere paura: conosceva quella voce.
:-C'è una guerra in procinto di scoppiare. A me sembra un motivo più che valido. Rispose lei entrando.
Fece qualche passo trovandosi davanti una tomba. Stava per avvicinarsi quando un' aura nera l'avvolse. Chiuse gli occhi.
:-Certo che è un valido motivo...-continuò la voce poggiando una mano sulla guancia della giovane-
Un valido motivo per non venire T/n.
La ragazza aprì gli occhi. Davanti a sè una figura con indisso un'armatura color argento ,con dietro le quattro ali e un mantello rosso, la stava guardando premurosamente con quei suoi due occhi color ghiaccio.
T/n sorrise amaramente, poggiando la mano sopra a quella della figura.
:-Sai perché sono qui Hades. Incalzò la ragazza.
Il dio sospirò amareggiato.
:-Mi sembrava di avertelo detto: non c'è niente di cui preoccuparsi. Il mio corpo è al sicuro in questa cripta. Nessuno può-
:-Ma se ci riuscissero? Se quel cavaliere di pegaso riuscisse a  colpirti di nuovo?
Lo interruppe la ragazza.
:-Se la storia si ripetesse? E se...se ti colpisse...fatalmente? Non posso perderti Hades. Non resisterei al dolore.
Le lacrime rigavano ormai le guance della giovane. Il pollice del dio degli Inferi percorreva delicatamente il contorno degli occhi per asciugarle.
Poi la tirò dolcemente a sè, facendo adagiare il suo viso delicato sul proprio petto, accarezzandole i morbidi capelli c/c.
T/n in tutta risposta avvolse le braccia intorno al busto del dio, permettendosi di far uscire qualche lacrima.
:-Andrà tutto bene. I cavalieri di Athena non valgono nulla confronto ai miei spettri, tanto meno possono reggere il confronto con un dio quale io sono. La rassicurò Hades alzandole dolcemente il viso, lasciando che i loro sguardi si incontrassero.
La ragazza si avvicinò lentamente al volto del dio, poggiando delicatamente le labbra sopra le sue, baciandolo dolcemente.
Il re dell'oltretomba non esitò a catturare le labbra della giovane, schiudendole, rendendo il tutto molto più passionale, facendo unire le loro lingue in una danza sfrenata.
Quando si staccarono sorridevano entrambi, seppur quei sorrisi celassero la più profonda tristezza.
:-Posso restare un po' con te? Chiese timidamente T/n.
Hades annuì, stringendola ancora più vicino a sè.
Se quella fosse stata la sua ultima guerra non lo sapeva, e non gli importava. Grazie a T/n aveva riscoperto l'amore vero, puro. L'amore che dà tutto senza chiedere nulla in cambio. L'amore che ti fa battere il cuore. L'amore che  inebria la mente e inibisce i senzi. L'amore che ti strazia il cuore se se ne va.
L'amore che renderebbe lieta anche la morte.
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Messaggio dell'autrice
Allora: mi sento ancora una volta in dovere di scusarmi per la lunga assenza, ma all'inizio il capitolo doveva essere incentrato su un'altro personaggio. Purtroppo non riuscivo a sviluppare la storia quindi eccoci qui con questa storia che già avevo in mente ma, non so perché, non mi sentivo di pubblicarla.
E mi sento di chiedere scusa anche a Persephone. Per essere giusti nel confronto del mito.
Detto questo: buon proseguimento.

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