19. Apologize

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Come immaginava Jungkook , Jimin non stava bene. A casa di Taehyung era caduto nel sonno , e ora invece continua a muoversi chiedendo qualcosa di incomprensibile al più piccolo. Le parole del biondo (Jimin) erano mangiucchiate. All'inizio Jungkook lo trovó divertente, ma dopo un piccolo lasso di tempo JImin cominciò ad agitarsi maggiormente ,e sudare.
"Jimin...sveglia" lo richiama Jungkook , notando il maggiore sempre più agitato , ma questo non risponde.
Jungkook non sapeva cosa fare, e non sa nemmeno lui il perché , ma gli tornarono in mente le parole di Taehyung:
"lui si che rimarrebbe ferito. Lui soffrirebbe veramente tanto".

Certo Jungkook era contento di aver risolto con l'azzurro, ma non si sentiva pienamente in pace con se stesso. Durante quella notte , difatti, aveva pensato tutto il tempo a Taehyung e Jimin. Aveva pensato a come si era comportato con Tae , e a come avrebbe dovuto comportarsi con Jimin. Come adesso.

Che cosa doveva fare? Cosa poteva fare per calmarlo? E se non riuscisse  a tranquillizzarlo? E se Jimin non provasse seriamente qualcosa per lui come Tae?

Jungkook aveva la testa piena di preliminari che non stavano aiutando ne lui ne Jimin, che aveva bisogno del suo aiuto.
Improvvisamente li tornarono in mente i momenti di carezze tra lui e Taehyung, che riuscivano sempre a tranquillizzarlo.
Si senti leggermente sporco a prendere come spunto la relazione passata tra lui e l'azzurro, per poter aiutare Jimin. Ma in quel momento doveva fare come aveva detto Tae.

Doveva aiutare e occuparsi di Jimin, e se per aiutarlo doveva prendere come spunto la relazione passata, allora lo avrebbe fatto.
Lo avrebbe fatto per Jimin.

Jungkook cominciò ad accarezzare i lineamenti facciali di Jimin , sentendo questo agitarsi inizialmente per il tocco.
Il corvino passo a accarezzare i capelli morbidi e leggermente sporchi di sudore del biondo. "come faccio a piacerti?" chiede sussurrando Jungkook, consapevole che Jimin non lo sentisse. "quando ero piccolo non avrei mai immaginato di arrivare ad essere idol, o per lo più essere attratto dai ragazzi, oltre alle ragazze.." continuò Jungkook , continuando anche ad accarezzare dolcemente  i capelli di costui. "ora eccomi qui, colpevole, perché tu ti fidi di me , ma io sono un bugiardo. Tu non sai che non sei il mio primo bacio; tu non sai che non sei la mia prima cotta ,tu non sai tante cose su di me , prima di noi...e mi dispiace. Anche adesso , da codardo , te le sto dicendo consapevole tu non senta nulla..-" si blocco un'attimo , vedendo Jimin cominciare a calmarsi.
Jungkook guardo quei lineamenti così perfetti accarezzandoli tutti , soffermandosi sulle labbra del biondo. "eppure tu meriti di sapere la verità. E grazie a te che ho capito tante cose. E grazie a te che le mie giornate migliorano." Jungkook continuava a guardare quelle labbra non riuscendo a staccarne gli occhi di dosso. "Il tuo carattere timido, ma quando vuoi, schietto mi fa impazzire. Il riuscire ad avere il controllo sui tuoi sentimenti facendoti arrossire, mi fa sentire orgoglioso. E mi piace riempirti di attenzioni e complimenti, per farti capire quanto tu sia divinamente perfetto." ridacchió per poi staccare, con difficoltà, gli occhi dalle labbra del biondo quando questo si girò dalla sua parte improvvisamente, e lo abbraccio.

Jungkook per un secondo temé fosse sveglio, e avesse sentito tutto. La verità era solo che Jimin stava dormendo , e si era calmato. Il suo respiro non era più affannato , e non sudava più freddo.
Quel comportamento da parte del maggiore , fece ridacchiare intenerito il minore che continuò ad accarezzare la chioma del biondo, finché invaso dai suoi pensieri si addormento assieme all'altro, sentendosi più tranquillo percependolo accanto a lui.

Jungkook tendeva a nascondere questa parte così docile di lui, ma aveva deciso che l'avrebbe fatta conoscere a Jimin.
Perché Jungkook voleva Jimin conoscesse il vero lui, con tutti i suoi difetti.
Non voleva più mentire.
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capitolo un po' corto.

friENDS (j.p × j.jk.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora