Su costumi sgargianti
piovono
coriandoli e stelle filanti.
Sorridono
ammaliati gli abitanti
da maschere e ciclopici
pupazzi
dai movimenti meccanici ,
mentre nelle piazze
truccatissime ragazze
ammiccano
ad eccitatissimi ragazzi
che abbracciati danzano
come pazzi.
Essere carnevalanti
attorno al carro,
all'ombra dei giganti
di fil di ferro,
molto impegna:
in un capannone freddo
solo una stufa a legna
e una bottiglia
di San Simone* o limoncello,
con la voglia
di far festa.
Struttura di metallo,
di polistirolo la testa,
poi iuta, cartapesta,
colla a caldo.
E' il giorno
della trasgressione,
'l Carlevé**,
che viene a scaldar l'inverno
come il vin brûlé***.
Non solo celebrazione,
ma dissacrante competizione
e vera passione
in cui la norma è la follia.
E' realtà nella fantasia
la magica atmosfera
ove regnano gli eccessi:
oltre la sangria,
indossare nuova maschera
per ritrovare sé stessi,
levando la solita dal viso.
Trionfo di Dioniso,
tripudio di ritmici suoni
e accesi colori
in cui nascono nuovi amori:
ai bordi della via,
baci improvvisati
tra perfetti sconosciuti
senza alcuna gelosia.
NOTE
* Amaro o liquore di erbe di Torino
** Carnevale in dialetto piemontese
*** Vino rosso caldo, dolce e speziato
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La Brutta Stagione
PoesiaRaccolta di esperimenti poetici autunnali ed invernali, i quali avrebbero l'ardire di proiettarvi nell'affascinante mistero dell'esistenza attraverso i colori delle suddette stagioni. 🥇🥇🥇🥈🥉🏅