Il giorno in cui ho smesso di pregare

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Il giorno in cui ho smesso di pregare

è quando ho aperto il mio cuore

per farmelo straziare.

Il giorno in cui ho smesso di pregare

volevo aprire la tua mente,

ma tu non mi volevi ascoltare;

mi hai fatto allontanare

facendo finta di niente.

Il giorno in cui ho smesso di pregare

credevo che dentro e fuori di me

qualcosa potesse cambiare.

Avevo bisogno di più energia

per essere l'ultimo baluardo

in un mondo bugiardo:

invece, l'ennesima patologia.

Il giorno in cui ho smesso di pregare

avevo la risposta pronta,

ma me l'avete fatta pagare;

allora me la sono tenuta dentro,

ma mi ha fatto impazzire.

Il giorno in cui ho smesso di pregare

volevo farti salire le scale

fino all'immenso panorama,

per distinguere il bene dal male

seguendo un'intricata trama:

ma tu ti lamentavi che entrambe

ti dolevano le fragili gambe,

contestando con spirito altero

che quell'intero fosse il vero.

Il giorno in cui ho smesso di pregare

ho visto l'ingiustizia prevalere

ed ero stufo di farmi deludere.

Mi sentivo senza via di scampo,

ormai stanco di fallire

sentendo la speranza morire,

sprecando del prezioso tempo.

Il giorno in cui ho smesso di pregare

sembrava una colpa esser buoni

e profondamente sensibili

in questa società di cloni

ove accadono fatti indicibili.

Un giorno smisi di pregare:

ma prima di dormire,

cercando un Cielo in cui fuggire,

quel Libro, io lo continuo a guardare.

La Brutta StagioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora