Oggi sono cinque mesi esatti dal giorno in cui i miei genitori mi hanno sbattuto fuori casa. E mi chiedo ancora come facciano dei genitori a disprezzare i propri figli per quello che sono, pur essendo le persone che devono amare di più. Non è colpa mia se sono così, ci sono nato. Sono anche io un umano, merito anche io di vivere. E il fatto che sia gay non condiziona questo diritto. Il fatto che non mi accettino in casa mi porta a pensare che i miei genitori non mi amino veramente. Perché sono del parere che se ami veramente tuo figlio, lo accetti per qualsiasi sua decisione, per qualsiasi suo essere, e non lo disprezzi solo perché ha qualcosa di diverso. Sento storie di genitori che abbandonano i propri figli già da bambini solo perché hanno qualche malattia che non gli permette di essere come gli altri bambini, e mi chiedo perché. Perché abbandonarli? Perché non stargli più vicini? Che colpa ne hanno?
E ora, sto sdraiato sul divano del salotto della casa del mio migliore amico, che ora è anche casa mia, a pensare a quanto sia triste io, e disonesto il mondo.
Ammetto che per un anno al liceo, Zayn mi è piaciuto, ma aveva troppe ragazze attorno e ho deciso di dimenticarlo. In più si è messo con una bionda ossigenata odiata da mezza scuola che lo usava solo per dire "sto con il ragazzo più figo della scuola"...in pratica, una troia. Odio questo tipo di gente. E Zayn ci stava male perché sapeva che lo usava a questo scopo, ma lui la amava veramente, per questo continuava a starci. E mi dispiaceva vederlo così, è il mio migliore amico, e non vorrei mai che soffrisse. Lo stesso vale per Niall e Liam, ovviamente.
A distrarmi dai miei pensieri anche un po' filosofici, fu un tonfo proveniente dalla cucina. Chissà che ha combinato quell'imbranato....
Mi alzai velocemente dal divano e corsi in cucina, trovando lo sportello del ripiano aperto e Zayn che si massaggiava la testa con una mano, con tanti barattoli e contenitori di plastica sparsi per terra.
-Che cazzo hai fatto?! - Sbottai ridacchiando.
-Niente, ho aperto lo sportello e sono caduti questi fottuti contenitori - spiegò massaggiandosi i capelli per poi risistemarseli. Avendo un migliore amico come Zayn ho imparato che se gli tocchi i capelli sei morto.
-Mi hai illuminato, ti ringrazio. - dissi ironico.
-Mi hai chiesto cosa è successo ed è abbastanza evidente! - alzò il tono di voce gesticolando.
-Si ma.... -
-Ho ragione Styles. E poi potevi stare con me invece di poltrire sul divano. - disse prendendo un contenitore.
-Si ma i contenitori sarebbero caduti comunque. - dissi ovvio.
-Aiutami a raccogliere prima che arrivino i miei genitori e inizino a strillare:"Sei un buono a nulla" - disse e fece una voce stridula all'ultima frase per imitare i suoi.
Ridacchiai e raccolsi i vari contenitori insieme a Zayn. Pensavo che non fosse possibile finire vista l'immensa quantità. La frase "Sei un buono a nulla" detta dai genitori di Zayn l'ho sentita dire più spesso della frase "È pronta la cena", in cinque mesi. Ma dettagli.
Sentii il telefono della mia tasca vibrare, lo presi quasi al volo (inutile dire che stava per fare la stessa fine dei barattoli) e aprii il messaggio che Liam mi aveva inviato.
"Stasera siamo da Nando's. Alle 8 siamo sotto casa vostra, riferisci a Zayn. Liam.xx"
Come non detto, riferii a Zayn l'idea di Liam. Lui fu d'accordo, come al solito.
Io, Zayn, Liam e Niall ci conoscevamo dal liceo. Io e Liam venivamo dalla stessa scuola, così come Niall e Zayn. Un giorno Zayn conobbe Liam, ci fece amicizia e cominciai a uscire con lui e Niall. Rimanemmo noi quattro da allora.
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Don't Be Scared || Larry, Ziam.
FanfictionQuesta è la storia di Harry Edward Styles, un ragazzo ventunenne gay con un dono "speciale" che lo distingue dagli altri. La storia parte da una sera in cui lui e i suoi amici, Zayn, Liam e Niall vanno a mangiare qualcosa fuori e decidono di andare...