Capitolo 2

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Varcammo la soglia di quella scricchiolante porta d'ingresso e le mie gambe presero a tremare peggio di un tick nervoso.

I ragazzi iniziarono a guardarsi intorno con un sorriso eccitato, e io invece ero in preda ad un attacco di panico.

Iniziai a sentirmi osservato e capii subito che non eravamo soli.

La prima stanza era il salotto, buio, oscuro, con una finestra che dava sul cimitero. Anticamente qui il cimitero non c'era, la vista era di un'immensa distesa di alberi. Quando fu costruito il cimitero le presenze costrinsero gli abitanti della casa a scappare. Erano come perseguitate. E non avevano tutti i torti.

C'era un divano al centro della stanza. I ragazzi si guardarono intorno e io notai qualcuno sul divano. Caz... . Un fantasma. Respirai affannosamente. Mi guardai intorno a disagio, cercando di non incrociare lo sguardo di ghiaccio dello spettro. Era un uomo, ben vestito, e mi fissava. Capiva che potevo vederlo?

Cercai di non farci caso e placare la mia paura, allora mi focalizzai su una fotografia sul comò. Chissà perché avevano lasciato la casa intatta. Era stato così urgenfe scappare?
La fotografia rappresentava un ragazzo dagli occhi color ghiaccio e i capelli castani tutti scompigliati. Doveva essere uno degli ultimi abitanti di quella casa.

Più cercavo di distrarmi più mi sentivo osservato: quel fantasma sul divano era abbastanza invadente. Forse voleva comunicarmi qualcosa, ma io non riuscivo a voltarmi verso di lui. Avevo paura.

-Andiamo a cercare la cucina! - sbottò Niall quasi urlando, e allora tutti lo seguirono a ruota.

Entrando in cucina notammo subito i fornelli e tutto ciò che può stare in una cucina, il tavolo e le sedie in legno dove c'era... un altro fantasma. Avevo visto soltanto i fantasmi al cimitero e quello nel salotto finora. Mi ricordavo i visi di alcuni, ma lui. Era il più bello che avessi mai visto. Non solo il fantasma, ma anche il ragazzo più bello che avessi mai visto. Era lo stesso della foto del salotto. I suoi occhi erano di ghiaccio come quello del salotto. La sua espressione sembrava divertita. E aveva lo sguardo fisso su di me. Mi chiesi se non gli piacesse fissare Zayn. Insomma, era un così bel ragazzo.

Questo si alzò dalla sedia e lo vidi avvicinarsi a me. Lo indicai corrugando le sopracciglia e lui mi fece segno di stare zitto. Volevo scappare, velocemente, senza guardarmi indietro. Ma qualcosa mi diceva di rimanere.

-Non avere paura. - disse sorridendo, con tono rassicurante ma con un velo di ironia.

-Chi sei? - chiesi timidamente e a bassa voce, sperando che gli altri non mi sentissero. Mi avrebbero preso per pazzo.

-Louis Tomlinson. - rispose senza distogliere lo sguardo da me.

-Io sono Harry...emh...Styles... - risposi guardandomi intorno agitato. Ci mancava solo un fantasma con tanta voglia di fare amicizia!

-Hai un bel nome, e anche dei bei riccioli. - sorrise.

-Grazie emh... e tu emh... hai dei bei....emh... occhi. -

-Harry la smetti di parlare da solo?! - farfugliò Niall aprendo lo sportello di un ripiano. Gli altri due risero.

Anche il fantasma rise. Aveva un sorriso e una risata meravigliosi.

Neanche da Nando's c'erano ragazzi così belli.

-Ma io non sto parlando da s.... -

-Shhhhh. Loro non mi vedono. - disse portandosi un dito davanti alla bocca.

-Ah... emh.... ho capito. - mentii. Perché i fantasmi si facevano vedere solamente da me? O ero io che potevo vedere loro e basta?

-Vienimi a trovare quando vuoi. - mi invitò e sorrise. - Sai, non ho molti amici. Con gli altri della casa parliamo solo di tanto in tanto, non ci sono molti argomenti. Puoi immaginarlo. -

Don't Be Scared || Larry, Ziam.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora