-Contento di vedermi Zay? - sorrise maliziosa spingendomi da un lato per entrare in casa.
-Non ti ho dato il permesso per entrare. - ribattei ignorandola.
-Oops, dovevo? - ribatté con quel suo tono stridulo che odio.
-Khristal, fuori da casa mia, evapora. - dissi prendendo un lungo respiro, sperai in ogni modo che se ne andasse.
-No dai, parliamo un po'. - disse sendendosi sul divano.
-Ascoltami Khristal, non voglio alcun contatto con te, okay?! Non voglio sentirti, non voglio vederti, non ti voglio e basta. - dissi cercando di mantenere la calma.
-Due anni fa non avresti detto così. - disse lei con un tono di disappunto.
-Due anni fa, appunto. Sai come cambiano le cose in due anni? - ribattei. Cominciavo ad avere voglia di strapparle i capelli uno ad uno ed infilarglieli su per il naso.
Rise rumorosamente. -Ma se pendevi dalle mie labbra? -
-Senti, Khristal. Stai cominciando a rompermi il cazzo, mi fai il piacere di muovere il culo e andare fuori da casa mia? - dissi indicando la porta ancora aperta.
-Camomilla? - rise.
-Okay Khris, questa volta sarò diretto. - borbottai. -Sono in una relazione con un ragazzo, non so se mi spiego: tu hai tutte le caratteristiche che mi piace, mentre il mio ragazzo, oh, lui sì che mi piace. - mi sentii sollevato da quello che dissi.
Lei fece una risatina un po' isterica. -Mi prendi in giro? -
-No, anzi, ho appena finito di parlare al telefono con lui; lo richiamo? - la sorpresi.
Lei si alzò dal divano ed uscì dalla porta, ed io la guardai uscire dalla porta soddisfatto. Chiusi la porta e non esitai a prendere il telefono e telefonare a Liam.
-Cazzo Lee, non puoi capire. - borbottai sedendomi sul divano. Dovrei dargli una pulita dopo la visita indesiderata.
-Cosa è successo? - farfugliò Liam preoccupato.
-Khristal, è venuta a casa mia e non voleva andarsene... - raccontai.
-Cazzo. - disse. -Cosa le hai detto? -
-Che mi piace qualcun altro. - divagai.
-Immagino che le hai mentito dicendole di una ragazza e bla bla. - farfugliò.
-Ti sbagli. - sorrisi. -Le ho detto chiaramente di essere fidanzato con te. -
-Dio. - rise. -Immagino come ci sarà rimasta. -
-Pff, non ha importanza. - dissi. -Voglio solo essere felice, e so che lo sarei solo con te. - sorrisi.
-Ma da quando questa dolcezza? - rise Liam.
-Eh, non lo so. - risi. -Ora vado a sistemare camera mia, è un po' in disordine... Ti amo. -
-Ti amo anch'io. -
Attaccai e lanciai il telefono sul divano. Salii su per le scale e camminai per il corridoio verso la mia stanza. Quando aprii la porta, la trovai più in disordine di quanto la ricordassi.
~Harry
-Oh andiamo Anne, non puoi negarlo!- dissi ridendo. Ormai eravamo in quella posizione da dieci minuti e lei non accennava a muoversi. Per quanto mi riguardava, amavo Twister.
-Harry non ti sto fissando il culo, é che non riesco a muovermi. Chi cazzo lo ha inventato questo gioco, me lo spieghi- risi un po' troppo, mi sbilanciai su un fianco. Chiusi gli occhi e aspettai di sentire un dolore lancinante al culo, che non arrivó.
-La prossima volta ridi un po' meno- sussurrò lui rimettendomi nella posizione precedente. Le sue mani provocavano sempre effetti positivi su di me...anche troppo positivi. Molte delle volte, creava problemi lí sotto.
-Cosí non é valido, tu hai un aiuto- strilló Anne arrivando finalmente alla posizione impostagli dal gioco.
Louis girò la rotellina per me. Piede sul blu. Nella posizione in cui ero in quel momento non aiutava. Ero a novanta. Perfetto. Cercai di non farci caso.-Anne tocca a te- dissi ridacchiando.
-Oh mio dio- risi ancora vedendo Anne intrecciarsi da sola. Fece una mossa rapida e si mise nella posizione corretta. Non era possibile.
-Ora mi spieghi come hai fatto- dissi scioccato. Lei rise e mi liquidò con un 'tocca a te'.
-Mano sul giallo Harreh- disse Louis. Anne stava sotto di me, e quando toccai il giallo con la mano sembrava...
-Sembra proprio una posizione del Kamasutra- ecco, Anne mi aveva preceduto. Vidi Louis trattenere le risate. Avevo una mano libera, allora dato che era poggiato al muro con un piede, presi l'altro facendolo cadere a terra. Risi come un idiota, sbilanciandomi e cadendo su un qualcosa di soffice. O meglio su qualcuno.
-Hai perso! Questo significa che ho vinto...e soprattutto che posso levarmi da questa situazione scomoda- urlò Anne alzandosi in piedi, ma non feci caso a lei.
Mi trovavo nel grembo di Louis. Non so se chiamarla sfortuna o gran botta di culo. In tutto questo io stavo ancora ridendo.
-Lo trovi tanto divertente piccolo bastardo?- chiese Louis fingendosi serio.
-In verità sí- risi ancora di piú facendo uscire le fossette. Non so come facessero le altre persone ad amarle, io le odiavo.
-Okay...facciamo cosí. Giochiamo io e te a Twister o come diavolo si chiami questo coso. Se vinco io, paghi pegno, se vinci tu, pago pegno io. Ci stai?- disse ad un centimetro dalla mia bocca. Mi morsi il labbro
-Ookay io ora vado, a dopo ragazzi- disse Anne scomparendo. Dovevo ancora capire come facessero quei due ad allontanarsi dalle proprie stanze.
-Ci sto- sussurrai. Feci per alzarmi da lui, quando mi baciò. Chies subito l'accesso alla mia bocca, cosa che gli diedi con piacere. Dopo un minuto circa, si staccò da me.
-Forza, iniziamo- disse come se non fosse successo niente.
Mi fece l'occhiolino e iniziò a far girare la freccia.
********************************
DAN DAN DAAAAAAN
Ciao, sono Cristina e si, Luisa mi ha assilato. Cosí, eccomi qui con il nuovo capitolo. Spero vi piaccia.
Ricordatevi, io vi osservo*chiamano la polizia* no okay, alla prossima. Ve se ama
- Cry xx
STAI LEGGENDO
Don't Be Scared || Larry, Ziam.
FanfictionQuesta è la storia di Harry Edward Styles, un ragazzo ventunenne gay con un dono "speciale" che lo distingue dagli altri. La storia parte da una sera in cui lui e i suoi amici, Zayn, Liam e Niall vanno a mangiare qualcosa fuori e decidono di andare...