Capitolo 16

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-Contento di vedermi Zay? - sorrise maliziosa spingendomi da un lato per entrare in casa.

-Non ti ho dato il permesso per entrare. - ribattei ignorandola.

-Oops, dovevo? - ribatté con quel suo tono stridulo che odio.

-Khristal, fuori da casa mia, evapora. - dissi prendendo un lungo respiro, sperai in ogni modo che se ne andasse.

-No dai, parliamo un po'. - disse sendendosi sul divano.

-Ascoltami Khristal, non voglio alcun contatto con te, okay?! Non voglio sentirti, non voglio vederti, non ti voglio e basta. - dissi cercando di mantenere la calma.

-Due anni fa non avresti detto così. - disse lei con un tono di disappunto.

-Due anni fa, appunto. Sai come cambiano le cose in due anni? - ribattei. Cominciavo ad avere voglia di strapparle i capelli uno ad uno ed infilarglieli su per il naso.

Rise rumorosamente. -Ma se pendevi dalle mie labbra? -

-Senti, Khristal. Stai cominciando a rompermi il cazzo, mi fai il piacere di muovere il culo e andare fuori da casa mia? - dissi indicando la porta ancora aperta.

-Camomilla? - rise.

-Okay Khris, questa volta sarò diretto. - borbottai. -Sono in una relazione con un ragazzo, non so se mi spiego: tu hai tutte le caratteristiche che mi piace, mentre il mio ragazzo, oh, lui sì che mi piace. - mi sentii sollevato da quello che dissi.

Lei fece una risatina un po' isterica. -Mi prendi in giro? -

-No, anzi, ho appena finito di parlare al telefono con lui; lo richiamo? - la sorpresi.

Lei si alzò dal divano ed uscì dalla porta, ed io la guardai uscire dalla porta soddisfatto. Chiusi la porta e non esitai a prendere il telefono e telefonare a Liam.

-Cazzo Lee, non puoi capire. - borbottai sedendomi sul divano. Dovrei dargli una pulita dopo la visita indesiderata.

-Cosa è successo? - farfugliò Liam preoccupato.

-Khristal, è venuta a casa mia e non voleva andarsene... - raccontai.

-Cazzo. - disse. -Cosa le hai detto? -

-Che mi piace qualcun altro. - divagai.

-Immagino che le hai mentito dicendole di una ragazza e bla bla. - farfugliò.

-Ti sbagli. - sorrisi. -Le ho detto chiaramente di essere fidanzato con te. -

-Dio. - rise. -Immagino come ci sarà rimasta. -

-Pff, non ha importanza. - dissi. -Voglio solo essere felice, e so che lo sarei solo con te. - sorrisi.

-Ma da quando questa dolcezza? - rise Liam.

-Eh, non lo so. - risi. -Ora vado a sistemare camera mia, è un po' in disordine... Ti amo. -

-Ti amo anch'io. -

Attaccai e lanciai il telefono sul divano. Salii su per le scale e camminai per il corridoio verso la mia stanza. Quando aprii la porta, la trovai più in disordine di quanto la ricordassi.

~Harry

-Oh andiamo Anne, non puoi negarlo!- dissi ridendo. Ormai eravamo in quella posizione da dieci minuti e lei non accennava a muoversi. Per quanto mi riguardava, amavo Twister.

-Harry non ti sto fissando il culo, é che non riesco a muovermi. Chi cazzo lo ha inventato questo gioco, me lo spieghi- risi un po' troppo, mi sbilanciai su un fianco. Chiusi gli occhi e aspettai di sentire un dolore lancinante al culo, che non arrivó.

-La prossima volta ridi un po' meno- sussurrò lui rimettendomi nella posizione precedente. Le sue mani provocavano sempre effetti positivi su di me...anche troppo positivi. Molte delle volte, creava problemi sotto.

-Cosí non é valido, tu hai un aiuto- strilló Anne arrivando finalmente alla posizione impostagli dal gioco.
Louis girò la rotellina per me. Piede sul blu. Nella posizione in cui ero in quel momento non aiutava. Ero a novanta. Perfetto. Cercai di non farci caso.

-Anne tocca a te- dissi ridacchiando.

-Oh mio dio- risi ancora vedendo Anne intrecciarsi da sola. Fece una mossa rapida e si mise nella posizione corretta. Non era possibile.

-Ora mi spieghi come hai fatto- dissi scioccato. Lei rise e mi liquidò con un 'tocca a te'.

-Mano sul giallo Harreh- disse Louis. Anne stava sotto di me, e quando toccai il giallo con la mano sembrava...

-Sembra proprio una posizione del Kamasutra- ecco, Anne mi aveva preceduto. Vidi Louis trattenere le risate. Avevo una mano libera, allora dato che era poggiato al muro con un piede, presi l'altro facendolo cadere a terra. Risi come un idiota, sbilanciandomi e cadendo su un qualcosa di soffice. O meglio su qualcuno.

-Hai perso! Questo significa che ho vinto...e soprattutto che posso levarmi da questa situazione scomoda- urlò Anne alzandosi in piedi, ma non feci caso a lei.

Mi trovavo nel grembo di Louis. Non so se chiamarla sfortuna o gran botta di culo. In tutto questo io stavo ancora ridendo.

-Lo trovi tanto divertente piccolo bastardo?- chiese Louis fingendosi serio.

-In verità sí- risi ancora di piú facendo uscire le fossette. Non so come facessero le altre persone ad amarle, io le odiavo.

-Okay...facciamo cosí. Giochiamo io e te a Twister o come diavolo si chiami questo coso. Se vinco io, paghi pegno, se vinci tu, pago pegno io. Ci stai?- disse ad un centimetro dalla mia bocca. Mi morsi il labbro

-Ookay io ora vado, a dopo ragazzi- disse Anne scomparendo. Dovevo ancora capire come facessero quei due ad allontanarsi dalle proprie stanze.

-Ci sto- sussurrai. Feci per alzarmi da lui, quando mi baciò. Chies subito l'accesso alla mia bocca, cosa che gli diedi con piacere. Dopo un minuto circa, si staccò da me.

-Forza, iniziamo- disse come se non fosse successo niente.

Mi fece l'occhiolino e iniziò a far girare la freccia.

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DAN DAN DAAAAAAN

Ciao, sono Cristina e si, Luisa mi ha assilato. Cosí, eccomi qui con il nuovo capitolo. Spero vi piaccia.
Ricordatevi, io vi osservo

*chiamano la polizia* no okay, alla prossima. Ve se ama
- Cry xx




Don't Be Scared || Larry, Ziam.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora