Certe persone entrano nella vita di qualcuno e la sconvolgono. Entrano senza permesso, si impossessano del tuo cuore e fanno di esso quello che vogliono. Sono capaci di dominare i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri, e non puoi farci nulla. Ti ribaltano la vita, cambiano la tua routine, a volte rendono la tua vita più bella, a volte la fanno sembrare una specie di incubo.
Io, per esempio, non ho mai dato il permesso a Louis di entrare nella mia vita.
E, non lo so, sta migliorando e peggiorando la mia vita nello stesso momento.
La situazione fra noi due è un po' strana: abbiamo litigato, ma Anne Marie con Twist ha risolto tutto. Non so come ha fatto. Credo che più che un fantasma, Anne Marie sia una fata, una cosa tipo Mary Poppins, o comunque cose simili. Ha sempre le idee giuste al momento giusto. Oltre a quella volta in cui si è praticamente suicidata: credo che solo in quello non avesse avuto ragione. Qualche giorno fa, mi aveva parlato della sua vita prima che cominciasse a soffrire di depressione e autolesionismo. Non aveva di che lamentarsi in realtà. Mi aveva raccontato che ad un certo punto della sua vita era diventata una delusione per tutti, non si sentiva più accettata... e ha fatto quello che ha fatto.
Louis invece non mi ha mai parlato della sua vita. Forse non gli piace parlarne. Non doveva essere bello vivere in un luogo dove se eri gay, ebreo, o in qualche modo fuori dagli standard di Hitler venivi ucciso. Ho sempre odiato quell'uomo. Ho sempre odiato quel periodo della storia. Gente che soffriva e... non voglio parlarne.
Forse non avrei dovuto fermarmi a pensare al passato. Avrei dovuto farmi qualche idea del futuro mentre Louis giocava con i miei riccioli e li attorcigliava al suo dito, e credo abbia fatto anche qualche treccina, ma non ne sono sicuro. Non so cosa ci fosse fra di noi in quel momento, era arrivato a casa di Zayn, anche se gli avevo proibito di farlo, ed aveva iniziato a giocare con i miei capelli. Avevo provato a chiedergli cosa ci facesse a casa "mia", ma mi aveva zittito. Così lo avevo lasciato giocare con i miei capelli. Stranamente non mi dava fastidio. Sono sicuro che se fosse stato qualcun altro a giocare con i miei capelli, probabilmente gli avrei urlato contro.
-Non hai mai pensato di fare il parrucchiere? - dissi a Louis, per spezzare quel silenzio.
Louis scosse la testa. -Non credo che a quei tempi ne avrei avuto il diritto. -
-Com'erano quei tempi? - azzardai. I pensieri di prima mi avevano messo una certa curiosità, volevo saperne di più. Ma non ero sicuro che Louis ne avrebbe parlato.
-Un incubo. - liquidò. -Sono felice che tu non abbia vissuto in quel periodo: non lo avresti meritato. -
Arrossii, e credo che se ne accorse visto che lo sentii sbuffare una risatina. -Ti prego, non ridere di me quando arrossisco. -
-Ma sei adorabile. - sorrise. -Impossibile non sorridere a te che arrossisci. -
A quel punto, non potei più trattenere la mia domanda. E spero di non essermi illuso. -Lou, ma tu provi qualcosa per me? -
Louis sospirò. -Sai Haz - esordì. -Non mi sento come mi fai sentire tu da quando avevo sedici anni. - disse, sentii le guance infuocarsi lentamente. -A quei tempi mi piaceva un ragazzo, ma lui non era gay. Figuriamoci se a quei tempi due ragazzi dello stesso sesso potessero stare insieme. Quel ragazzo mi piaceva tanto, davvero. Ma lo vedevo come qualcosa di irraggiungibile, da qualsiasi punto di vista. E ti lascio solo immaginare quanto io ci stessi male. - si fermò. Io non parlai, aspettavo che lui concludesse il suo discorso. -Con te mi succede lo stesso, la differenza è che sento qualcosa di più forte per te. Per lui era solo attrazione fisica, ma tu, Harry, - si fermò. -di te amo tutto. - arrossii violentemente a quel punto. -Sto giocando con i tuoi capelli, e ti sto parlando. Ma per me, Harry, rimani irraggiungibile. Parlo di spirito. Tu sei quella stella che brilla più di tutte, quella stella che vorresti regalare ad una persona a cui tieni in particolare. Non so come spiegarlo; tu vali di più, Harry. Io non riuscirò mai ad essere dolce come te, non ti merito. Ti ho fatto soffrire. E non ti merito. - prese un lungo respiro e smise di giocare con i miei capelli. -Sei quel sogno irrealizzabile, quello in cui continui a sperare anche se sai che non si realizzerà. Tu sei reale, io non lo sono più. Anche da questo punto di vista sei irraggiungibile. - sbuffò una risatina malinconica. -Questo discorso è terribilmente noioso, ma spero che abbia capito quello che intendo. -
Non avevo parole. Mi aveva totalmente spiazzato. Sorrisi. -No, Louis, ti sbagli. - riuscii a dire. -Io non sono migliore di te, anche io sbaglio, anche io commetto degli errori. Tutti sono migliori a modo proprio. Forse tu non sei il migliore in gentilezza, ma di sicuro sei il migliore nel farmi sentire speciale. Nessuno mi ha mai parlato in questo modo. E nessuno mi ha mai fatto sentire come fai tu. Non mi fai sentire sbagliato per quello che sono, è come se tutto ciò fosse incredibilmente giusto. Ma qui l'unica cosa giusta, è che tu non stai nascondendo quello che provi. E neanche io voglio nasconderlo. Voglio dirti che ti amo. Ti amo anche se tutto ciò è impossibile, anche se non potremmo mai presentarci alle nostre famiglie, che non abbiamo, anche se non potremmo mai sposarci. Non so come andrà a finire, ma ora io ti amo, troveremo un modo per stare insieme. Lo troveremo, un modo. -
Rimanemmo in silenzio. Mi sentivo incredibilmente bene. Avevo detto tutto a Louis, e Louis aveva detto tutto a me. Non potevo sentirmi meglio. Mi sentii come se mi fossi tolto un macigno dalla schiena, e sentii di stare bene con me stesso. Sembrava tutto così strano. Chi se lo sarebbe mai immaginato, che sarebbe finita così? Sembra assurdo. Se mi avessero raccontato questa storia e non la stessi vivendo, non ci avrei creduto. E' tutto così assurdo.
-Ora baciami, sciocco. - dissi e sorrisi, dopo che i nostri sguardi rimasero incastrati per molti secondi.
Lui fece come gli dissi di fare, e mi baciò. Le sue labbra erano sempre fredde, il suo tocco era freddo. Ma non mi importava. Stavo bene. E mi sentii anche meglio, quando a fior di labbra, mi disse "Troverò un modo per riuscire a realizzare i nostri sogni, è una promessa."
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Don't Be Scared || Larry, Ziam.
FanfictionQuesta è la storia di Harry Edward Styles, un ragazzo ventunenne gay con un dono "speciale" che lo distingue dagli altri. La storia parte da una sera in cui lui e i suoi amici, Zayn, Liam e Niall vanno a mangiare qualcosa fuori e decidono di andare...