CAPITOLO 8

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Sorrise imboccando il viale che portava alla rimessa. Da quel vulcano di energia che era una volta, da quando era rimasta incinta doveva concedersi un breve riposo ogni pomeriggio.

Il dottore le aveva detto che la stanchezza era normale e che sarebbe scomparsa dopo il primo trimestre. Ma anche se non era nel suo carattere dormire durante il giorno, aveva tutte le intenzioni di godersi la sua gravidanza, anche se doveva farlo senza il padre del bambino.

Il pensiero di Darion le strappò un sospiro nostalgico. Era da una settimana che non lo vedeva e, che fosse saggio o no, le era mancato da morire. Lui l'aveva chiamata tutte le volte che aveva potuto e le aveva mandato fiori tutti i giorni, ma non era come stare insieme. E averne nostalgia era pericoloso per la sua pace mentale.

Avrebbe voluto che le cose fossero diverse, che quello che voleva lei coincidesse con quello che desiderava lui. Ma non era così e niente avrebbe mai potuto cambiare quella realtà. Avrebbe dovuto informarlo del bambino, ed era quello che intendeva fare appena si fosse sistemata a Palazzo Sanders.

Quando girò intorno alla casa dei suoi genitori, davanti alla rimessa trovò Darion che l'aspettava.

"Quando si parla del diavolo..." mormorò, parcheggiando la Mini accanto alla sua Mercedes. "Oggi non devi lavorare?" gli chiese, aprendo il baule della Mini per prendere il rotolo di plastica a bolle. "Credevo che avessi un'altra riunione con i portuali."

"È stata annullata," spiegò Darion, togliendole il rotolo dalle mani. "Siamo riusciti ad arrivare ad un accordo ieri pomeriggio sul tardi."

"Sarà stato un sollievo esserti tolto il pensiero. Ma non hai altri impegni come amministratore delegato delle 'Rogers Industries'?" chiese Gloriana, contrariata con sé stessa perché era felice di vederlo.

La visita all'acquario e il bacio che si erano scambiati al Palazzo Sanders erano stati una favola, ma non avevano cambiato niente. Lui era sempre refrattario ai legami duraturi e all'avere figli. Mentre lei voleva il lieto fine... un marito innamorato, un matrimonio da sogno e una famiglia numerosa.

Tuttavia, sarebbe stata una seria prova per la sua forza di volontà non innamorarsi di nuovo di quell'uomo. Era bello da mozzare il fiato... Darion Rogers in giacca e cravatta era sensazionale, ma in jeans, T-shirt nera e giubbotto di pelle era di un fascino devastante.

Gloriana dovette compiere uno sforzo per non cedere alla tentazione di gettarsi tra le sue braccia.

"È il bello di essere il capo, piccola," rispose lui, ignaro della sua lotta interiore.

Tenendo il rotolo di plastica con un braccio, le mostrò il sacchetto di un ristorante cinese poco lontano.

"Quando voglio, posso anticipare o prolungare il weekend."

Lei aprì la porta e lo precedette nell'appartamento.

"Come puoi vedere," disse, prendendogli il rotolo di plastica e appoggiandolo contro una parete, "qui regna il caos."

"Vedo che hai già imballato parecchia roba. Quando pensi di traslocare?"

"Direi... Nei prossimi tre giorni."

Gloriana andò in cucina a prendere due piatti usa e getta e posate di plastica.

"Pensavo di portare gli scatoloni più leggeri tra domani e domenica. Poi, quando lunedì la ditta di traslochi porterà quelli più pesanti, non dovrò fare altro che decidere dove sistemare tutta questa roba."

"Ho un'idea," disse Darion, estraendo il cibo dal sacchetto. "Perché non trasferiamo una parte di questi scatoloni già oggi pomeriggio? Ho il resto della giornata libero e sarò totalmente a tua disposizione..."

TUTTO L'AMORE CHE HO (1 LIBRO  - LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora