CAPITOLO 6

1.3K 107 21
                                    

Non avrebbe saputo dire perché aveva tralasciato quell'informazione, se non per scoprire, osservando la sua prima reazione nel vederla, se fosse interessato a riaverla o se gli era del tutto indifferente.

"È quella lì..." disse lei, indicando il signorile edificio.

"Cosa? Hai ereditato la vecchia casa del colonnello Harland?" chiese Darion, chiaramente sbalordito. "Fino a quindici anni fa, apparteneva a mia madre."

La sua sorpresa era genuina e Gloriana era quasi sicura che Darion ignorasse che era stata acquistata da suo padre.

"Ho sempre pensato che è uno dei più bei palazzi della Battery," disse, sorridendo.

Lui fece spallucce mentre svoltava nel viale.

"Immagino che sia vero..."

"Non ti piacciono le case storiche?" chiese Gloriana.

"Be'... Ritengo che siano fantastiche, se qualcuno si impegna a conservarle," rispose lui, scendendo dall'auto.

Le apri la portiera.

"Ma quando le lasciano cadere in rovina, assomigliano a qualsiasi altra vecchia casa," aggiunse Darion.

"A giudicare dall'esterno, si direbbe che qualcuno ha avuto cura di questa," commentò Gloriana incrociando le dita e augurandosi che l'interno fosse altrettanto ben tenuto.

"Spero che sia così... per il tuo bene," ribatté lui, guidandola su per i gradini che conducevano al portico. "L'ultima volta che sono stato qui, il posto aveva urgente bisogno di massicci restauri e ho avuto l'impressione che potesse diventare un buco nero capace di far sparire tonnellate di soldi."

Gloriana prese le chiavi dalla borsetta.

"Spero che l'impianto elettrico sia in funzione, altrimenti dovrò tornare domani alla luce del giorno per vedere che cosa occorre fare."

Darion le tolse di mano le chiavi e, aprendo la porta, la precedette all'interno.

"Lascia che trovi l'interruttore per vedere se la luce funziona."

Quando il lampadario di cristallo dell'atrio si illuminò, Gloriana varcò la soglia con l'impressione di essere entrata davvero nel castello della principessa. A quanto sembrava, suo padre aveva provveduto a riportare il palazzo al suo splendore originale. "È tutto come pensavo che sarebbe stato... Perfino più bello..." commentò, guardandosi intorno con soggezione.

Le pareti erano rivestite in legno e gli stucchi del soffitto erano stati dipinti di un caldo color crema, in contrasto perfetto con il lucido pavimento di legno di pino. Una scala dall'elegante curva portava ai piani superiori.

"Wow!" esclamò Darion guardandosi in giro. "Sono colpito. Tuo padre ha speso una piccola fortuna per riportare in vita questo vecchio stabile. Non l'ho mai visto in condizioni così belle."

"Non riesco a credere che questo posto mi appartenga..." disse Gloriana, innamorandosene di nuovo.

"Controlliamo il resto» propose lui, prendendola per mano.

Mentre le faceva attraversare i vari locali, Gloriana rimase meravigliata dal modo in cui erano stati curati i particolari. Ogni stanza era arredata e, anche se i mobili erano nuovi, si armonizzavano con lo stile della casa creando al tempo stesso un'atmosfera accogliente.

Chiunque avesse disegnato la suite padronale aveva superato sé stesso facendone un luogo di un lusso raffinato, dal balcone del salotto che dava sul giardino sottostante, alle stanze da bagno per lei e per lui.

TUTTO L'AMORE CHE HO (1 LIBRO  - LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora