Unspoken || Sirius Black (Da Revisionare)

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Non sono una persona mattiniera. Non lo sono mai stata e non ho intenzione di esserlo. Ci sono solo due ragioni per cui mi sveglio presto e una di queste è la scuola, l'altra era il Natale. I ragazzi però non erano come me. Non si svegliavano presto indipendentemente dai festeggiamenti in corso. Il che era comprensibile, ma fastidioso.

"Sveglia Sveglia!" dissi ad alta voce mentre aprivo la porta della stanza.

Remus era già sveglio e sembrava di ottimo umore, mi sorrise mentre entravo. Lo facevo ogni anno, ma sembravano non imparare mai. Portavo con me un cucchiaio di legno e una pentola. Fortunatamente tutti i loro letti erano vicini l'uno all'altro, quindi non dovevo andare su ogni letto individualmente e disturbare il loro sonno. Fortunata me!

clang! il cucchiaio di legno colpì la pentola e James strinse il cuscino e si coprì le orecchie, mormorandomi maledizioni. James era il più facile da svegliare perché aveva il sonno leggero. Peter e Sirius, tuttavia, dormivano intensamente. In che modo dormivano intensamente?

"Vergognati James Potter! Quel linguaggio volgare non è tollerato oggi!" Ho detto, dentro falsa rabbia mentre mi sedevo sul bordo del suo letto.

James si è seduto e si è messo a cercare i suoi occhiali, oggi i suoi capelli erano più disordinati del solito, il che era strano perché non pensavo fosse nemmeno possibile. Si passò una mano tra i capelli, con aria frustrata e infastidita.

"Devi farlo ogni anno, Josie?" Disse, sospirando.

Ho riso e ho afferrato rapidamente la sua maglietta che era sul pavimento, "Dovresti ormai sapere che mi attengo alla tradizione, Ramoso." Lanciai un'occhiata a Remus, "Ora io e Remus ci aspettiamo di vedervi svegli tra dieci minuti." dissi e poi presi Remus così potessimo andare ad aspettare nella sala comune.

Decidendo che era il momento perfetto per inviare lettere di Natale alla mia famiglia, ho detto addio a Remus così da poter andare alla Gufetteria. Vorrei non averlo fatto, nel momento in cui sono entrata - tutti gli occhi erano puntati su di me, ero io. La traditrice, la cagna, ecc. Negli ultimi giorni ho vissuto i giorni peggiori della mia vita, non solo quelli in cui le persone mi trattavano male. Non stavano nemmeno cercando di nasconderlo, le persone che un tempo consideravo amiche - ora spettegolavano su di me e mi fissavano storto a me in ogni occasione.

"Povero Sirius, non aveva idea che la sua amica fosse in realtà l'equivalente di una banshee." Uno disse alla sua amica, ridacchiando mentre mi guardava. Alzai gli occhi al cielo per i suoi modi infantili e diedi rapidamente le lettere al mio gufo. Uscendo ho sentito una frase che mi ha fatto quasi venire voglia di esplodere.

"Comunque non mi è mai piaciuta." disse Agnes Jeffleberg. Una Tassorosso con cui mi ero seduta a Divinazione per due anni, ho sempre pensato che fosse una ragazza dolce. Non credo.

Ma non avrei permesso che mi rovinassero l'umore. Oggi è stata una buona giornata e non l'avrebbero rovinato. Il Natale è stata una delle feste più speciali per noi. Io e i Malandrini avevamo una tradizione natalizia molto speciale. Durante il Natale, gli studenti normali si scambiavano regali, cibo e altri oggetti carini. Ma non eravamo studenti normali.

La nostra tradizione era di scambiarci regali che non avremmo mai usato. Fondamentalmente avevamo un anno per comprarci la cosa più inutile e inutile che potessimo trovare. Non doveva essere qualcosa di costoso, doveva essere divertente e non doveva avere alcuno scopo. lo faresti supponiamo dopo cinque anni che almeno una volta ci fossimo fatti lo stesso regalo. E invece no, ogni anno riuscivamo in qualche modo a regalarci a vicenda i regali più inutili che potessimo trovare.

Ho sentito un forte gemito mentre aprivo la porta della sala comune, facendo entrare la luce. "Perché le luci sono ancora accese? Qualcuno spenga le luci e anche, perché diavolo sono sveglio a quest'ora?" Sirius disse che scese le scale e crollò sul divano.