capitolo 5.

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bussai alla porta di casa mia e dopo solo 2 minuti spuntò mio fratello maggiore che tirandomi per la Manica mi trascinò dentro casa.
x: MA CHE COSA TI PASSA PER LA TESTA? HAI SALTATO SCUOLA PER ANDARE CHISSÀ DOVE E HAI ANCHE IL CORAGGIO DI NON RICHIAMARE?
M: guarda caso non hai nemmeno chiesto se sto bene
x: E PERCHÉ DOVREI CHIEDERMELO SCUSA?
M: Jacob, ho letteralmente la faccia sporca di sangue.
dal portico del salotto spuntò anche mia madre
Ma: ma si può sapere perché sei conciata come una barbona? e soprattutto perché hai fatto un'altra assenza a scuola? guarda che se continui così sarò costretta a chiuderti dentro casa.
M: per tua informazione mamma, ho conosciuto una ragazza fantastica. si chiama Vi e viene da Zaun.
J: tu cosa?????
Ma: MA LO SAI CHE LE PERSONE DI ZAUN SONO ORRIBILI E DISGUSTOSE VERO?
M: come puoi dire una cosa così quando eri sposata con uno di loro? Papà era di Zaun.. perciò stai dando del disgustoso a mio padre.
Ma: si ma lui non conta, lo sai che non intendevo lui-
M: lascia stare, la conversazione è conclusa.
ero talmente arrabbiata che corsi subito al piano di sopra, ignorando del tutto mia madre che sbraitava da sola.
mi tolsi i vestiti, chiusi la porta a chiave e mi feci un bagno caldo, non facevo altro che ripensare a Vi e a come l'avevo trattata.
Dopo che mi ha ospitata a casa sua nella maniera più gentile possibile ho avuto anche il coraggio di non ringraziarla e di andarmene come se nulla fosse.
Vi in fondo voleva solo essere amichevole, e non avevo fatto altro che una grandissima figura di merda.
appena finito di lavarmi fissai l'acqua, era diventata leggermente rossa a causa del sangue che era precedentemente uscito dal mio naso.
dopo essermi vestita mi stesi sul letto con l'intenzione di dormire, quando mio fratello bussò alla porta.
J: io e la mamma stiamo andando all'Università per finire degli studi insieme agli altri scienziati ok?
M: ok
J: non provare nemmeno ad uscire da questa porta, ci stanno le guarire fuori casa che hanno il compito di non farti evadere.
M: ok
J: mi fa ridere il tuo menefreghismo.
M: a me fai ridere tu.
se ne andò con la faccia scocciata, come sempre ovviamente, e mi addormentai immediatamente.

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