capitolo 17.

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Mi svegliai a causa di qualche rumore nella casa, ancora stordita andai a vedere chi era.
Ekko, Vander e i ragazzi erano tornati.
M: siete tornati, grazie mille per aver preso le mie difese.
E:figurati, per la ragazza della mia migliore amica questo ed altro
Va: come sta Vi?
M: bene... ancora non si è svegliata, però la ferita ora è pulita.
J: L'hai sistemata tu?
M:si, hemm ho fatto la prima cosa che mi è passata in mente
E: mi dispiace che voi non riusciate a vivere tranquille nemmeno per un momento.
In quel preciso istante sentimmo cigolare la porta, era Violet che si muoveva a fatica.
Con un sorriso sulle labbra allargò le braccia e tutti andarono ad abbracciarla nonostante fosse ancora un po dolorante.
Vander raccontò brevemente cosa era successo, avevano sconfitto tutte le guardie e Silco, pregato da Jinx, pagò a mia madre un piccolo tributo in denaro per lasciar perdere tutti i cittadini di Zaun, me compresa.
Si staccarono dall'abbraccio quando Vi disse:
V: Mey... posso parlarti un attimo?
Annuì senza guardarla in faccia e ci chiudemmo in stanza a parlare.
Avevo un nodo che mi stringeva forte la gola, gli occhi che si riempivano piano piano di lacrime e il viso che si contorceva in una smorfia di dolore.
V: hey vieni qua
Ci abbracciammo, un po per paura, un po per malinconia.
M: credevo che non ti avrei più rivista, che ti avessi persa. Ho fatto un casino e vi ho messi tutti nei guai, hai fatto bene a dirmi di andarmene.
V: no no no, non hai nemmeno un briciolo di colpa in questa faccenda, la tua famiglia è controversa e tu non hai la responsabilità sulle loro azioni. Mey io ti amo, non me ne frega un cazzo se siamo di due regioni diverse, e poi nelle storie più belle ci stanno sempre dei piccoli litigi, no?
M: già
V: ti chiedo ancora scusa per quel momento di rabbia, non mi riesco mai a controllare. Riguardo la ferita, non ricordo gran che ma, sei stata davvero brava a ricucirmi
M: ho imparato dalla migliore.
V: adesso... asciugati le lacrime che sei più bella quando ridi
Mi passò il palmo della sua mano sulla mia guancia per asciugare le goccia che si erano depositate sul mio viso e mi baciò a lungo.
M: e ora.. che si fa?
V: prendiamoci due giorni per mettere in ordine i pensieri, ci rilassiamo e poi si vede. Hey stai tranquilla, perché il destino ci ha riservato sicuro un futuro meraviglioso.
M: comunque... avevo preparato questo regalo da darti alla mezzanotte del tuo compleanno, anche se è passata da un pò, volevo ugualmente dartelo.
Violet sorrise dolcemente e aprì delicatamente la scatola rossa ornata di un nastrino oro che le avevo passato.
Appena vide il regalo spalancò la bocca stupita, le avevo regalato una collana con la medaglietta argentata la quale era incisa la frase "your lips, my lips... apocalypse" con sotto le nostre iniziali.
Pensandoci bene la frase rispecchiava esattamente quello che stavamo passando in quel momento.
Mi ringraziò ripetutamente una cinquantina di volte mentre mi baciava.
Vennimmo interrotte da Ekko che seguito da Jinx disse :
E: Vi, il locale si è riempito.
J: già, FESTA A SORPRESA!!
E: Vander offre gli alcolici
A quelle parole, Gli occhi di Vi si illuminarono.

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