capitolo 10.

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Qualche ora dopo Violet ed Ekko mi portarono in giro per Zaun a fare una passeggiata.
Erano entrambi molto contenti e orgogliosi di farmi conoscere la loro città.
Nonostante il luogo fosse particolarmente cupo, ogni tanto le strade venivano illuminate dalla luce solare là dove mancava il "soffitto" della città sotterranea.
Zaun era piena di locali, negozi e mercati, la gente nonostante sembrasse poco rassicurante aveva dei comportamenti molto pacati e tranquilli.
Non capivo perché mia madre avesse sempre tenuto a ribadire che i cittadini di Zaun erano tutti dei criminali malfamati.

I due ragazzi mi fecero vedere tutte le cose belle della loro città, il loro ristorante preferito e i bellissimi graffiti colorati sui muri.
V: ti piace?
M: è... molto diverso da piltover, è fantastico
E: sul serio?
M: si, non ci sono ricchi snob narcisisti, fratelli psicopatici o....
sul nostro cammino intravisi le guardie di mia madre che stavano cercando qualcuno, me
M: vi
V: dimmi
M: le guardie
V: le guardie...? OH SONO LE STESSE GUARDIE CHE STAVANO FUORI CASA TUA.
M: esatto.
svoltammo in un vicolo buio mentre alle nostre spalle sentimmo i due uomini che gridavano e ci rincorrevano.
Era un vicolo cieco e per un momento pensai davvero che fosse la fine, mia madre mi avrebbe mandato in un campo pieno di omofobia a vita senza poter vedere il mio amore.
Violet mi stringeva forte la mano ma a differenza mia non sembrava affatto preoccupata.
X: signorina Kirramann, abbiamo l'ordine di riportarla a casa.Sua madre ci ha dato il permesso di uccidere coloro che sarebbero stati d'intralcio, perciò collabori e nessuno si farà male.
senza pensarci due volte feci un passo avanti, non volevo mettere in mezzo anche Vi. Quest'ultima però mi tirò indietro stringendo la mia mano ancora più forte.
V: peccato che qua gli unici a finire male sarete voi.
Detto questo Ekko e Violet fecero uno scatto avanti e iniziò una cruenta battaglia tra tutti e quattro.
Volevo aiutare ma non sapevo come, volavano calci, pugni e coltellate da tutte le parti, non sapevo che fossero così bravi a combattere.
Ekko era riuscito a stendere uno dei due soldati e lo stava colpendo sul viso per stordirlo, Violet ad un certo punto cadde e il suo rivale le salì sopra per bloccarla.
E: MEY, IL COLTELLINO, PASSAMELO.
presi l'arma che era precedentemente scivolata vicino al mio piede e la porsi al ragazzo che a sua volta colpì il soldato che stava bloccando Vi.
La ragazza si alzò a fatica ma sfoggiò subito un sorriso soddisfatto.
la stavo per abbracciare quando sentii un dolore lacerante alla gamba destra.
Il soldato che aveva combattuto contro Ekko aveva recuperato il coltello e mi aveva colpita di striscio sulla gamba
Gridai per il dolore e non appena Violet si accorse dell'uomo lo finì di picchiare una volta per tutte.
V: MEY, Hey hey piano
M: ...
Guardai il sangue che gocciolava lentamente sulla mia gamba ma,per l'adrenalina del momento, non provavo più di tanto dolore.
Violet e Ekko misero le mie braccia intorno al loro collo e mi riportarono da Vander.

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