capitolo 12

210 7 1
                                    

Dopo la doccia, siccome non avevo nessun vestito di ricambio, violet tirò fuori tutti i suoi vestiti e mi disse che potevo scegliere qualsiasi cosa volessi.
Alla fine scegli un paio di boxer e una maglietta oversize.
M: Violet?
Vi: dimmi
M: voglio uscire
Vi: dopo quello che è successo? no no te lo scordi
M: Ma è da tre giorni che non vedo la luce del sole, mi sento peggio di una carcerata.
Vi: sei esagerata, ma penso che un po d'aria ti faccia bene, vieni con me.
Si arrampicò sulla finestra della camera e per un attimo il mio cuore mancò un battito.
Mentre stava in piedi sul cornicione della finestra mi porse la mano, mi avvicinai.
Dopo che lei si arrampicò sul tetto aiutò anche me.
Mi fece sedere su una parte del tetto piatta in modo tale da stare comoda.
Vi: che dici, quest'aria ti va bene?
M: va... benissimo, è stupendo.
C'era una vista stupenda, si poteva vedere tutta la città sotterranea tra le insegne a neon dei negozi ai bambini che si rincorrevano tra la gente. Era uno spettacolo totalmente diverso da Piltover.
Rimanemmo abbracciate a vedere quella bella vista per tutto il pomeriggio.

la mattina seguente mi svegliò Violet che si era stranamente alzata prima di me, aveva un bel sorriso in volto ma io ero ancora troppo addormentata per ragionare.
V: hey pasticcino, dai vestiti che dobbiamo uscire!!
M: uscire? dove? ma avevi detto che non potevo
V: si ma avevi ragione tu, stai diventando una prigioniera e hai tutto il diritto di uscire.
M: non oggi ti prego..
V: ma come ieri avevi così tanta voglia di uscire? che succede?
il mio cuore mancò un battito, nessuno si era mai preoccupato così tanto per me, ne tanto meno mi aveva chiesto di raccontare cosa mi turbava.
M: non vorrei metterti nei casini come l'altra volta..
V: nei casini? non scherzare, questa cosa riguarda tutte e due, perciò la risolviamo entrambe
M: ok, come facciamo?
V: Ekko ci ha procurato due felpe larghe con il cappuccio, così le guardie non ti riconosceranno
M: guarda sarò una persona completamente diversa._.
Scoppiai in una risata che durò a lungo mentre mi rigiravo nelle coperte e Vi, particolarmente permalosa, iniziò a prendermi a cuscinate.
feci molta fatica ad alzarmi perché avevo dolori ovunque
V: amore ti fa male la gamba? aspetta che ti aiuto.
M: NON MI FA MALE LA GAMBA, MI FA MALE LA-.......... IERI MI HAI LETTERALMENTE SFONDATO
V: AH... CAZZO È VERO
in quel momento entrò Ekko con due felpe in mano e ci fissò basito prima di andarsene senza aver detto nulla per l'imbarazzo.
la felpa era effettivamente abbastanza grande da coprire tutte le mie forme fisiche e il cappuccio nascondeva perfettamente il mio volto.
eravamo pronte ad uscire, anche se io non avevo ben capito dove saremmo andate.

♥︎𝕠𝕚𝕝 𝕒𝕟𝕕 𝕨𝕒𝕥𝕖𝕣♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora