capitolo 13.

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Questa volta eravamo solo io e Violet ad uscire, ero curiosa di sapere dove saremmo andate però lei non voleva dirmelo.
M: dai mi dici dove andiamoooo
V: nooo, abbi pazienza
M: uffaaa
V: che bimba
A causa della felpa che mi copriva gli occhi non riuscivo a vedere bene dove stavamo andando però per fortuna c'era Vi che mi dava indicazioni.
Ad un certo punto, passando per cunicoli molto stretti, arrivammo davanti ad un locale che però non aveva nessun insegna.
M: che ci dobbiamo fare qua?
V: sai, domani è il mio compleanno e Vander mi ha fatto un regalo in anticipo
M: ovvero????
V: UN PEARCING
Entrammo in questo locale che era pieno di gente ubriaca o che stava facendo a botte. Ci abbassammo il cappuccio e siccome dovevamo attraversare una folla di gente presi la mano di Violet. Nel bel mezzo del branco sentii qualcuno che mi sfiorò il fianco, era un uomo alto e robusto la quale aveva tutto tranne che buone intenzioni.
V: hey, guardare ma non toccare, è proprietà privata.
Mi spostò dietro di lei mentre sfoggiava a quell'individuo il suo tipico sguardo di sfida.
per fortuna non scattò nessuna rissa, non volevo vedere altri cadaveri picchiati a sangue da Violet.
La musica nel locale era talmente forte da farmi battere il cuore a ritmo, le luci stroboscopiche mi abbagliavano la vista.
Violet mi trascinò dall'altra parte del locale, incrociando una bodyguard gli disse qualcosa che non riuscì ad udire a causa del volume troppo altro.
Successivamente, passando per una specie di corridoio nascosto dal bancone degli alcolici, ci ritrovammo in una stanza più grande di quella precedente. C'erano guardie ovunque, gente nuda che ballava e che giocava d'azzardo, in un angolo si trovava uno studio per tatuaggi e pearcing.
Mi sentivo particolarmente in soggezione ma guardando la tranquillità con cui Vi si muoveva nella stanza capii che c'era già stata.
si avvicinò a noi una donna alta e robusta, aveva i capelli legati che facevano intravedere la rasatura, aveva un mantello scuro e i vestiti erano molto rovinati.
X: Heyyyy chi si rivede, chi è questa bella bambolina?
V: ahahah hey, lei è la mia ragazza Mey, Mey lei è Sevika.
M: piacere
S: piacere mio, cosa posso fare per voi?
V: io mi dovrei fare un pearcing alla lingua.
S: ok, lo facciamo subito, vieni.
Sevika fece accomodare Violet su un lettino grigio, mentre la donna preparava gli attrezzi Vi tirò fuori la lingua e guardandomi mi fece l'occhiolino, le sorrisi.
Decisi di non starle appiccicata nonostante mi sentissi molto a disagio, perciò mentre lei si faceva bucare la lingua io andai a giocare a carte con un gruppo di donne molto eleganti.
Quando ero bambina giocavo spesso con mio padre a carte,a 9 anni battevo già mio padre a Blackjack, non feci molta fatica a vincere tutti i round anche in questa occasione.
Le donne eleganti, non facevano altro che farmi complimenti.
Dopo poco Violet mi fece segno di andare da lei, mi seguirono anche due signore con cui avevo giocato.
X: Violet~ la tua ragazza è proprio brava a giocare a carte, quando la riporti da noi????
V: davvero? mhh non sapevo di questa tua dote :)
scoppiai a ridere probabilmente per l'imbarazzo.
M: ti sta benissimo il pearcing
V:grazie amore, perché non fai qualcosa anche tu?
M: hemm, non ho l'età per farlo 
V: aspetta.... quanti anni hai?
S: non sai l'età della tua ragazza? che fidanzata di merda
V: ZITTA TU
M: hem...17
V: ODDIO GRAZIE AL CIELO, PENSAVO FOSSI MOLTO PIÙ PICCOLA, tranquilla amore non è un grosso problema.

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