capitolo 14.

178 6 5
                                    

Uscendo dal locale ringrazziammo Sevika che non ci aveva fatto pagare né  l'ingresso né il pearcing come regalo di compleanno per Vi.
stavamo ripercorrendo la strada per tornare a casa quando ci passarono accanto due guardie che per poco non ci scoprirono.
V: baciami
M: eh?
V: muoviti scema
mi baciò prima che potessi accorgermi dei due soldati.
Erano sempre belli i suoi baci, il suo nuovo pearcing tintinnava nella mia bocca facendomi il solletico. Siccome quei due non se ne andavano Vi iniziò a palparmi il sedere mentre premeva il mio corpo contro il muro della via tentando di intimorirli, effettivamente riuscì nell'intento perché se ne andarono subito dopo.
Ci vollero 5 minuti buoni per riprendermi dall'accaduto perché mi era alquanto piaciuto
V: allora? andiamo pasticcino?
M: ah, hem, ehhh, si si 😦
V: HAHAHAHA
eravamo quasi arrivate al locale di Vander quando si sentì un forte rumore  e la terra tremava.
Ci guardammo intorno per capire cosa fosse successo, era letteralmente crollato un palazzo.
al centro della piazza c'era il capo dei soldati di mia madre che stava urlando un annuncio
X: CHIUNQUE ABBIA AVVISTATO MEY KIREMANN, FIGLIA DELLA SCIENZIATA DI PILTOVER, È TENUTO AD AVVISARE LE FORZE DELL'ORDINE, FINO A QUEL MOMENTO SI TENTERÀ DI SCOVARLA IN QUALSIASI MODO USANDO , SE NECESSARIO, LA VIOLENZA SU CHIUNQUE SI RIFIUTERÀ DI COLLABORARE.
Violet mi guardò furiosa, mi prese per il braccio e mi trascinò dentro al locale desolato,dove c'erano solo Ekko e Vander.
V: MA SONO SERI? TI SEI RESA CONTO DI QUELLO CHE È SUCCESSO???
M: Violet  io-...
V: NO, NON CAPISCO PERCHÉ DOPO QUELLO CHE ABBIAMO PASSATO INSIEME, PER COLPA TUA, DEI COGLIONI FANNO A PEZZI LA MIA CITTÀ
M: per colpa mia...? io non volevo davvero-
V: senti fatti un favore, ritorna nella tua grossa e luccicante casa e dimenticami. Scordati tutto quello che abbiamo passato insieme e quello che ci siamo dette, ma devi andartene.
M: Violet, sei seria? Cinque minuti fa stavamo nel tuo letto a baciarsi e adesso per qualcosa che non dipende da me mi lasci così?
V: siamo come...olio e acqua.
mi si riempirono gli occhi di lacrime che, senza accorgermene, iniziarono a rigarmi le guancie. Vander stava tentando di far ragionare Vi, ma lei chiuse la porta lasciandosi la discussione alle spalle
E: hey Mey aspetta, sai com'è fatta Violet-
M: no non lo so, è questo il problema.
È come se non ci conoscessimo affatto.
uscì dall'edificio e rimettendomi il cappuccio corsi fino all'ascensore che speravo mi avrebbe fatto dimenticare tutto e tutti.

♥︎𝕠𝕚𝕝 𝕒𝕟𝕕 𝕨𝕒𝕥𝕖𝕣♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora