Lezione di medicina

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???:«Che strano... Eppure giuro di aver sentito qualcosa...»

Dalla voce Strecatto poteva solo intuire che si trattava di un maschio, ma non riuscendolo a vedere non sapeva se sarebbe stato capace di fuggire o se lo avrebbe preso prima.

Lena(?):«Sarà stato Aaron probabilmente, anche perché oggi non dovrei ricevere visite da nessuno.»

Ora si era aggiunta una voce femminile, che parlando dall'altra stanza era difficile da riconoscere, ma sembrava essere quella di Lena.

Cosa sta succedendo esattamente?

Mentre Strecatto era distratto nel tentar di comprendere quel che era e che stava succedendo, venne colto di sorpresa da due occhi azzurri, in cui poteva vedere riflesso il suo volto terrorizzato, che sbirciavano da sotto il lenzuolo che prima lo teneva noscosto.

Lena:«Boo!»

A causa della tensione mista a confusione che Strecatto provava in quel momento anche solo quel 'Boo' era bastato per farlo saltare abbastanza da sbattere la testa contro la rete del letto.

Stre:«Ahi ahi, che dolore...»

Piagnucolò Strecatto coprendosi con le mani la testa, per poi uscire dal suo nascondiglio.

Lena:«Eri a caccia di topi o avevi qualche strana intenz-»

Stre:«Pensavo che ci fosse un intruso! Tutto qui!»

Disse prima che Lena finisse di parlare, lei si limitò a ridacchiare e poi indicò un ragazzo che le stava affianco.

Lena:«Non ti preoccupare, se avesse voluto ucciderci non saresti neache riuscito ad entrare nello studio vivo!»

Strecatto osservò il ragazzo, era abbastanza basso, aveva una carnagione abbronzata e occhi e capelli neri, addosso aveva un camice da labboratorio, e sotto sì intravedeva un maglione a collo altro nero e dei jeans, sempre neri.

Stre:«Da queste parti il 'all black' va di moda o sbaglio-?»

Momiji:«Nah, hanno solo tutti e tre gusti molto simili in vestiti»

Disse affacciandosi dalla porta da cui erano usciti gli altri.
Strecatto notò un particolare, tutti e tre indossavano un camice da labboratorio.

Stre:«Ho forse interrotto qualche esperimento o roba così?»

Lena:«Oh no, affatto, io e Mario stavamo insegnando come usare alcuni nuovi veleni messi sul mercato.»

Mario:«E a crearne ovviamente.»

Stre:«Oh capisco, ora ha senso il discorso di pri- Aspetta un secondo... INSEGNARE A FARE VELENI?»

I tre lo guardarono confusi, come se per cercare di capire cos'è che non andasse in ciò che hanno detto.

Stre:«Perché state insegnando a Momiji cose del genere?»

Chiese massaggiandosi le tempie.
In quel momento di sentì uno sbadiglio.

Aaron«Perché li vende, non può di certo vedere robaccia no? Tenersi sempre aggiornati sul mercato è un suo dovere. E poi mi fa utile quando me ne presta alcuni.»

Strecatto era stupito da quanto la facevano sembrare semplice.
Anche se forse non era poi tanto strana come cosa, Aaron è diventato un assassino in giovane età per guadagnare abbastanza da mantenere lui ed il fratello, perciò che Momiji abbia preso questa strada non è poi tanto sorprendente.

Stre:«Perciò, fatemi capire bene, Aaron è un assassino, Momiji crea e vende veleni, Lena ha uno studio segreto, e Mario cos'è? Uno scienziato pazzo ricercato?»

Disse come se stesse contando sulle dita per non tralasciare nessuno e poi ridacchiò.

Lena:«Beh in un certo senso... sì?»

Strecatto si gettò di peso su uno dei lettini vuoti.

Stre:«Mi sembra di essere Alice nel paese delle meraviglie, solo che al posto di pazzi ci sono psicopatici un po' ovunque!»

Lena:«La psicopatia è una cosa molto seria, non ci scherzare sopra a caso.»

Disse con uno sguardo molto freddo.

Mario:«Non le dare troppo ascolto, prende la mente umana molto seriamente nonostante lei sia la prima a volerci giocare per studiarla.»

Disse con un tono privo di preoccupazioni, però anche lui sembrava prendere il suo lavoro sul serio, nel taschino del camice al posto di penne per prendere appunti aveva delle provette etichettate con formule che Strecatto non era ben capace di comprendere.
All'improvviso si ricordò perché era venuto lì, e si rimise in piedi.

Stre:«Non so se è il momento giusto, ma ho un favore da chiedervi»

Lena:«Mario, torna a fare lezione a Momiji, quando avrò finito vi raggiungo.»

Mario senza aggiungere altro andò nell'altra stanza e chiuse la porta.

Aaron:«Cosa ti serve?»

Stre:«Ecco... tra tre giorni arriverà il sarto a portare i vestiti per la festa, ma mi è stato detto che se volevo petevo ideare il mio... perciò volevo chiedervi una mano a riguardo»

Disse tirando dalla tasca della giacca l'agenda e porgendola ad Aaron.
Lui la prese e si sedette sul bordo del letto, Lena gli si sedette accanto per dare uno sguardo all'agenda.
Entrambi studiavano attentamente i vari bozzetti.

Stre:«Cosa ne pensate...?»

Lena:«Sono fantastici! Non sono cose che indosserei a causa dei miei gusti, ma sono comunque pezzi straordinari!»

Alle parole di Lena Aaron scosse la testa in segno di approvazione.
Strecatto era felice che ai suoi amici piacessero i suoi bozzetti.

Lena:«Ho più o meno capito il tuo gusto in vestiti, ma prima di darti consigli. Tu hai già qualcosa in mente?»

Stre:«Su per giù. Avevo in mente di provare a creare qualcosa che fosse elegante, ma comodo. Probabilmente si dovrà anche ballare, perciò qualcosa che sia anche dinamico e leggero.»

Aaron e Lena si scambiarono uno sguardo d'intesa e si alzarono, tendendo ognuno la propria mano a Strecatto.

Aaron:«Seguici, abbiamo la cosa giusta.»

Strecatto fu colto di sorpresa dai suoi due amici, era abituato a vederli bisticciare, e ora si muovono come se fossero uno il riflesso dell'altro.

Stre:«Voi fate paura-»

Ma nonostante le sue parole, Strecatto afferrò le mani dei due è si lasciò guidare verso un'altro luogo, un luogo fuori dallo studio stranamente.
Il loro percorso sembrava quasi esser stato organizzato, poiché in quel attimo non c'era anima viva oltre a loro nei corridoi.

Chissà dove stiamo andando

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01, 2022 ⏰

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