Una singola firma

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Maggiordomo:«Bentornato ragazzo»

Stre strinse i pugni per la frustrazione,
Non voleva lavorare sotto il comando di qualcun'altro, ma non aveva altra scelta.
Mascherò il tutto con un debole sorriso.

Stre:«La ringrazio per l'accoglienza,verrei chiederle se mi può condurre dal Sgr.Cico...»

Maggiordomo:«Con piacere,mi segua»

Strecatto seguì il maggiordomo che lo stava conducendo a quello che stava per diventare il suo capo.
Lungo il tragitto l'unico suono udibile era quello dei loro passi che riecheggiavano nei corridoi.
Dopo una lunga "camminata" il maggiordomo bussò ad una porta.

???:«Avanti.»

Disse una voce femminile,
Il maggiordomo si mise di fianco alla porta e la aprí, facendo cenno d'entrare a Strecatto.
Dopo essere entrati Stre notò una scrivania delicatamente incisa a mano con sopra una pila enorme di scartoffie varie e ogetti che di solito si trovavano negli uffici che lui vedeva in TV quando guardava film polizieschi con sua sorella.
Dietro la scrivania c'era seduto Cico,
Che con aria seria maneggiava con timbri e e fogli.
Di fianco alla scrivania c'era una donna che gli sembrava familiare,

Solo una segretaria probabilmente

Pensò superficialmente, ma la donna lo guardò immediatamente come se sapesse già cosa il ragazzo avesse pensato.

Segretaria(?):«Cosa vi portà qua?
Voi dovreste sapere che a quest'ora il Sgr.Cico lavora e non accetta visite.»

Disse guardando il maggiordomo come se gli stesse facendo una ramanzina.

Strecatto:«Sono qui per l'offerta di lavoro»

Cico avendo riconosciuto la voce del ragazzo mise da parte i fogli su cui stava lavorando e alzò il capo, guardando la presupposta segretaria.

Cico:«Ci lasci soli.»

Segretaria:«C-certo...»

Disse chinandosi in una piccola riverenza per poi uscire stringendo i denti dal nervoso.

Cico:«Come mai hai cambiato idea?»

Stre puntò lo sguardo nel vuoto, perchè non voleva ammettere che aveva bisogno di quel lavoro a causa tutti i costi delle bollette e del cibo.

Strecatto:«...»

Cico:«Capisco,non vuoi parlare.»

A quel punto la voce di Cico divenne seria, e ciò prese alla sprovvista Stre,
che pur avendolo visto poche volte,
si era già abituato al tono stuzzicante e scherzoso che gli rivolgeva.

Strecatto:«Ho bisogno di soldi per riuscire a mantenermi...»

Cico:«Non ti bastano i soldi che ti ho dato in precedenza?»

Strecatto iniziò a sentirsi sempre più a disagio sentendo il tono gelido del superiore.

Strecatto:«Preferisco tenerli da parte per studi futuri...»

Cico sembrò notare subito lo sguardo tremolante di Strecatto, una smorfia gli apparve sul viso, quasi come se si fosse punto, probabilmente perché raggiunto dal senso di colpa,

Cico:«Capisco...»

Ci fu un attimo di silenzio,
Ma dopo poco venne interrotto dal suono di una busta.

Strecatto:«Tieni...»

Disse il giovane porgendo una busta contenende i vestiti che gli furono prestati il giorno "dell'offerta" puliti e stirati.
Cico notò immediatamente una cosa...

Cico:«Tulipani...»

Strecatto:«Ho notato che nella camera in cui mi ero risvegliato era caratterizzata da tulipani minuti intagliati nello schienale del letto,
e anche il tuo giardino aveva delle aiuole molto ben curate di tulipani...
E anche nel vostro ufficio ci sono vari quadri che rappresentano quest'ultimo fiore...»

Cico rimase senza parole,
Nonostante persino critici fossero stati accorti della sua dimora ancora nessuno si accorto di tale "insignificante" dettaglio.

Cico:«Grazie... e scusa per come ti ho trattato qualche giorno fa. So che avrei potuto trovare un modo migliore parlarti da persone civili...»

Stecatto si sentì rincuorato da codeste parole, lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso.

Cico:«Tornando all'offerta,
Se acetti dovrai vivere presso la mia residenza come mio maggiordomo personale,
Ciò significa che ti occuperai del pulire determinate zone della villa e rispettare i miei ordini»

Stre sobbalzò per un secondo,

Strecatto:«Beh,io ho una sorella... e non posso lasciarla incustodita.»

Cico:«Portala.»

Strecatto:«C-cosa-?»

Cico:«Ho detto P-o-r-t-a-l-a,
Le assegnerò una domestica e una camera, così non dovrai preoccuparti e la potrai visitare quando vuoi.»

Strecatto:«Siete serio...?»

Disse il ragazzo incredulo.

Cico:«Ovvio,non posso lasciarmi sfuggire l'occasione di avere un micio!»

Disse ridacchiando per poi ricomporsi subito dopo,

Cico:«Questo è il contratto»

Disse porgendo una penna e un documento a Stre che afferrò la penna per poi prepararsi a firmare,
Ma si fermò prima che la penna toccasse il foglio.

Strecatto:«Perché sei così gentile con me...?»

Quell'incontro proibito (Strecico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora