Un leggero venticello tira per le vie di Londra sventolando la gonnella della mia divisa scolastica e muovendo leggermente alcuni dei ciuffi dei capelli. Persone di ogni eta mi passano accanto indifferenti, chi di fretta per un motivo chi per un attimo, alcune distratte al telefono, altre intente a leggere il quotidiano.
La canzone "The A Team" di Ed Sheeran suona dentro le mie cuffiette isolandomi dal resto della città: i rumori assordanti della città e tutto ciò che appartengono ad essa sembrano essere situati come dietro alla vetrina di un negozio, quei negozi che ti fermi a guardare ma a cui non dai veramente importanza perché hai già in mente un altro negozio, il negozio a cui sei tanto affezionata e che sai già avrà quello che stai cercando, non può non averlo.
In questo momento, mentre cammino sopra uno dei tremila marciapiedi di Londra ascoltando la musica e tirando calci a qualche sassolino per terra, non so precisamente chi o cosa sto cercando ma come già successo mi ritrovo a cercare "quel negozio" che ancora non ho trovato e che forse nella mia vita non esisterà.
Alzo lo sguardo al cielo osservando per un millisecondo le nuvole sopra la mia testa, ovviamente non faccio in tempo a riabbassare lo sguardo che mi scontro con una persona che si era fermata in mezzo alla strada.
- Scusi - dico distrattamente e procedo senza neanche aspettare una risposta.
Faccio qualche passo prima che una mano afferri il mio braccio fermandomi di colpo; provo a non farci caso andando avanti e sperando che molli la presa, ma niente, più tiro più stringe la presa. Mi giro irritata per vedere chi sia e rimproverarlo del gesto poco cortese.
Dietro di me Zayn sta sorridendo innocentemente, con ancora il mio braccio stretto nella presa della sua grande mano. Per qualche secondo rimango senza parole, incontro sempre questo ragazzo nelle circostanze più strane, prima o poi lo prenderò per uno stalker.
Vedo le labbra del ragazzo muoversi dicendo qualcosa, così con la mano libera mi tolgo una cuffietta e a quel punto lui lascia la presa sul mio braccio.
- Asia Styles. - dice sorridendo.
- Zayn Malik - rispondo allo stesso modo e aggiungo scherzando: - devo pensare che tu sia uno stalker? -
- Non saprei. Forse è solamente destino che continuiamo ad incontrarci, non credi ? - dice alzando un sopracciglio in un gesto un po' troppo sexy.
- Non credo nel destino. - dico con tono innocente mentre scrollo le spalle.
- Forse cambierai idea - dice facendo un attimo di pausa, poi aggiunge forse per spezzare il silenzio: - dove stavi andando? -
- A casa - rispondo indicando la strada dietro di me che porta verso la mia "modesta" casetta, oggi non avevo voglia di andare in macchina e così ecco che mi ritrovo per strada a parlare con un agente segreto che mi perseguita. Wow.
- Se vuoi ti accompagno... - chiede quasi timidamente, io sorrido e gli faccio cenno di si con la testa, mi sembra che in questo momento le parole possano essere superflue.
Camminiamo in silenzio per un po', con Zayn che ogni tanto mi lancia un occhiata sorridendo e con l'intenzione di iniziare una conversazione ma rinunciandoci in fine. Io vorrei parlare con lui, anche di cose stupide, ma non so in che argomento andare, non sarebbe carino chiederli: "Hey come mai giri sempre a vuoto per le strade di Londra?". Proprio no.
- Che cosa ascolti? - chiede indicando gli auricolari.
Mi ero proprio dimenticata di averli, ero così immersa nei miei pensieri dopo l'incontro con Zayn che la musica si era trasformata in un sottofondo a cui non facevo più caso. Guardo il telefono per vedere che canzone sta iniziando ora, compare la scritta: "Numb" dei Linkin Park, solitamente non faccio ascoltare la mia musica a tutti, è come entrare in una piccola parte di me e preferisco che questa rimanga nascosta nei meandri della mia testolina, alla fine in pochi hanno il permesso di scorrere la mia playlist e di certo non la faccio ascoltare al primo che capita.
Zayn però non è il primo che capita a dirla tutta, ogni volta che lo vedo è come se lo conoscessi da un infinità di tempo, come Emma o Niall e, che come loro, possa permettersi la mia fiducia.
- Prendi - gli dico alla fine porgendogli l'auricolare che mi ero tolta prima che senza pensarci due volta si infila nell'orecchio, cominciando a muovere la testa a ritmo di musica.
- L'adoro questa canzone - dice senza nemmeno accorgersene.
- Ascolti i Linkin Park? - dico con occhi sognanti. Se fosse possibile avere la faccia stile emoji a quest'ora avrei quella con i due cuoricini al posto degli occhi.
- Si, chi non gli ascolta? - dice prendendo il suo telefono dalla tasca dei pantaloni e mostrandomi la sua playlist: abbiamo le stesse canzoni, dalla prima all'ultima escludendo che nella mia ci sono anche canzoni della Disney.
Sorrisi al pensiero che finalmente avevo trovato un vero intenditore di musica e non un amante della musica da discoteca come tutti i ragazzi che conosco; ora non dico che odio quella musica, ma non la puoi ascoltare fuori dalla discoteca, ti si sfondano le orecchie!
- Ti adoro - dico scherzando.
- Chi non mi adora? Ceh sono Zayn Malik! - dice con voce femminile come ad imitare le cinquanta ragazze che gli vanno dietro.
- Ma sta' zitto vah - dico dandogli un piccola spinta con la mano mentre rido.
Ridendo e scherzando alla fine arriviamo davanti a casa mia così dopo averlo inviato ad entrare ed avendo ricevuto un "no" come risposta con varie scuse, lo saluto dandogli un bacio sulla guancia per poi entrare nel giardino di casa.
Mi avvio a passo lento per il vialetto che porta all'ingresso, salutando Fred il giardiniere intento a potare un aiuola. Che passione ci vuole per essere un giardiniere, cosa ci può essere di divertente a potare un aiuola?!
Prendo le chiavi dal mio zaino ed entro in casa sospirando, felice di aver raggiunto un po' di pace finalmente.
- Fra tutti i ragazzi proprio Zayn Malik?- dice Harry con tono di disgusto.
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One Shot •Liam Payne•
Fanfiction- Avevi solo un tiro Liam - dico senza mostrare nessuna emozione. - Sicuramente ho centrato il canestro. Io non sbaglio mai. - risponde sorridendo, come se nulla fosse successo. - Forse questa volta hai sbagliato. - dico mentre una lacrima mi riga i...