- Pronto? - dico rispondendo distrattamente al telefono mentre cerco di cambiare canale.
- Pronto Asia. Sono Emma -
- Che vuoi? - rispondo annoiata, sinceramente non ho voglia di parlare con qualcuno, nemmeno Emma, voglio solo dormire e mangiare sul divano per tutto il week-end, lo shock d'inizio scuola si è fatto sentire in questi giorni e ora devo recuperare.
- Hai deciso che metterti stasera? - chiede con tono quasi preoccupato, e fa bene ad esserlo perché ho un vuoto totale su quello che dovrebbe esserci stasera, sento che dovrei ricordarmi qualcosa di anche molto importante ma non mi viene in mente. Sono ridotta proprio male.
- Ti ricordano qualcosa le parole: Louis... Harry... Partita di basket... Temple? -
I ricordi mi illuminano la mente come un fulmine a ciel sereno che sta a significare una pioggia in arrivo, la pioggia nel mio caso sono i ragazzi ed Emma che se me lo fossi dimenticata sarebbe stata la fine per me.
- Scusa! - dico urlando e aggiungo - andiamo al centro commerciale vero? - chiedo speranzosa che questa fosse la sua idea dall'inizio.- Certo tesoro. Passo a prenderti tra 10 minuti. - dice e riattacca.
Senza perdere tempo mi precipito su per le scale per andarmi a cambiare, ora come ora sembro una barbona presa dal porto di Londra; che paragone strano. Passo i primi cinque minuti a fissare l'armadio davanti a me, cercando dei vestiti adatti per uscire; alla fine scelgo di indossare una canottiera bianca che infondo sfuma su un blu scuro come la notte, della stessa tonalità sono la giacca e i pantaloni che abbino ad essa mentre ai piedi metto un paio di converse che un tempo erano bianche, dico " un tempo" perché ora da quanto le ho usate sono più tendenti al grigio polvere.
Dopo passo dal bagno per darmi una sistemata al trucco, ripassando l'eye-liner e dando un po' di fondotinta sul viso che comincia di già a sfumarsi su quel colorito cadaverico che porta l'autunno e l'inverno.
Faccio appena in tempo a scendere le scale che suona il campanello, saluto velocemente Charlotte e mi precipito nei posti dietro della macchina del babbo di Emma, Richard.
- Buongiorno Asia - mi saluta nel suo solito tono gioviale.
- Buongiorno Richard - dico cercando di imitare quel suo tono che
stavolta mi viene abbastanza bene.Il viaggio in macchina procede veloce ed infine Richard ci lascia davanti all'entrata dicendo che sarebbe tornato alle sei per portarci poi direttamente alla partita di basket.
Emma ed io ci precipitiamo subito dentro il centro commerciale con l'intenzione di trovare dei vestiti il prima possibile per prendere poi qualcosa da mangiare, non si può andare a giro senza fermarsi a fare merenda è contro ogni legge sociale.Cominciamo a uscire ed entrare dai negozi uno dopo l'altro senza avere nessun risultato positivo, siamo andate in tutti i nostri negozi preferiti ma non c'era nulla che ci piacesse per stasera, così per tirarci su di morale anticipiamo l'ora del gelato e andiamo in un bar dentro il centro per affogare i nostri problemi nel cibo.
Entriamo dentro il primo bar-gelateria che ci capita davanti ed entriamo dentro senza far vedere la fame che stava distruggendo le nostre anime; dopotutto siamo sempre delle ragazze di prima classe. Raggiungiamo con passo lento ma deciso il bancone dove un ragazzo con la testa china dai capelli scuri sta armeggiando con la macchina da caffè.
- Buongiorno - inizio gentilmente e aggiungo - vorremmo due gelati. -
- Aspettate un attimo e sono da voi - dice con una voce familiare.
- Va bene, non è difficile fare un caffè- cerco di mettere nella voce un tono scherzoso anche se sotto sotto sono seria.
Il ragazzo alza lo sguardo spostandosi i capelli dal viso, sicuramente pronto per rispondere a tono alla mia battuta, però all'ultimo rimane a bocca aperta senza parole, con lo sguardo sorpreso, molto simile al mio visto che davanti a me si trova Zayn Malik.
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One Shot •Liam Payne•
Fanfiction- Avevi solo un tiro Liam - dico senza mostrare nessuna emozione. - Sicuramente ho centrato il canestro. Io non sbaglio mai. - risponde sorridendo, come se nulla fosse successo. - Forse questa volta hai sbagliato. - dico mentre una lacrima mi riga i...